Buongiorno a tutti.
Vi scrivo per chiedervi un consulto o forse anche un incoraggiamento. Sono un ragazzo di Roma, 25 anni, laureato in Scienze Politiche alla Luiss con 98/110 e adesso sto per conseguire la laurea magistrale in Public Policies (indirizzo in inglese) che concluderò tra un anno. Mi ritroverò a 26 anni con una doppia laurea... di cui non so cosa farmene. Sento che la laurea che sto prendendo è inutile, mi proietto nel futuro con scarsa speranza se penso a come passo le giornate attualmente.
Mi sveglio abbastanza tardi, ai corsi vado raramente ma riesco lo stesso a dare gli esami anche con buoni esiti (media del 27 per ora). Passo le mie giornate però a fare tutt'altro...faccio il cantante e suono la chitarra, ho anche un discreto seguito...ma non penso ce la farò a farne una professione, nonostante mi piacerebbe e soprattutto mi sarebbe piaciuto. Ho una ragazza, con il quale sto da 6 mesi, e le cose vanno piuttosto bene. Non sono mai andato in Erasmus e questo mi pesa, ho sempre vissuto a Roma e temo che questo sarà un enorme limite nel futuro lavorativo. La realtà è che io non ho la più pallida idea di che lavoro io voglia ottenere con questa laurea, e non mi sembra di seguirla con la dovuta passione. Ho il serio timore che mi ritroverò fallito e pieno di rimpianti da qui a qualche anno...e soprattutto senza capacità spendibili nel mondo del lavoro. Non ho idea di come orientarmi, sento che non è troppo tardi, tutti me lo dicono: "datti da fare", ma io non so cosa fare per realizzare questo. Se devo pensare a me domani, non ho la minima idea di cosa farò nè di che lavoro dovrei fare per sentirmi felice. Vi richiedo un consulto, forse un incoraggiamento anche, ma soprattutto che mi ascoltiate...ne ho davvero tanto bisogno.
Vi ringrazio anticipatamente.
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24 MAG 2019
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Buongiorno Giorgio,
L'idea di avvicinarsi al mondo del lavoro può spaventare, facendoci sentire persi e alimentando timori circa le proprie capacità e risorse.
Laurearsi e cercare un lavoro significa anche entrare nel "mondo degli adulti" e questo è un passaggio critico e come tale richiede un nuovo adattamento, una nuova idea della persona che vogliamo essere, assunzione di nuove responsabilità, nuovi progetti di vita, ma anche un lutto per la spensieratezza e la leggerezza del periodo precedente in cui tutto è più lecito, le passioni possono essere vissute e godute appieno e ci sentiamo più fiduciosi e liberi di sognare il nostro futuro.
Scrivo questo perché leggendola ho avuto la sensazione che stia disinvestendo da una parte importante della sua vita a cui finora ha dato molto spazio e in cui traspare il piacere che prova: la musica. Mantenga questo piacere, in qualsiasi forma, anche nella vita futura!
Sento da parte sua molte risorse, seppur offuscate in questo momento da una patina di sfiducia.
Una consulenza potrebbe aiutarla ad affrontare questo momento di passaggio e riorientarla.
25 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Giorgio,
in qualità di clinico non esperto in formazione, penso che per gli studi che sta facendo dovrebbe poi cercare lavoro facendo concorsi nelle pubbliche amministrazioni e magari continuare a coltivare la sua passione per il canto e la musica come hobby o anche come attività secondaria.
Poter fare un lavoro che appassiona non è molto frequente ma per fortuna la nostra mente spesso si adatta correggendo la dissonanza cognitiva e facendoci man mano trovare interessanti le cose in cui inizialmente ci impegniamo per una questione di solo dovere o convenienza.
Tuttavia, quello che in lei si evince con chiarezza è il suo basso livello di autostima per cui le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente ad indirizzo cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Giorgio, dal suo racconto emergono tante risorse in lei (possesso di una doppia laurea, buoni voti nonostante la poca presenza durante le lezioni, passione per la chitarra...) ma allo stesso tempo è chiaro come abbia anche tanta confusione dentro di lei. E' possibile che in alcune fasi della nostra vita non si sappia bene che strada intraprendere nonostante la diverse scelte possibili. Dalle sue poche parole, tuttavia, è difficile poterla aiutare a capire quale percorso sia più adatto a lei; bisognerebbe conoscerla meglio, fare un bilancio delle sue competenze e soprattutto approfondire la sua situazione per iniziare a mettere un pò di chiarezza. Per questo motivo le consiglio di valutare l'ipotesi di realizzare qualche consulenza. Rimango a disposizione se volesse valutare questa ipotesi.
22 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giorgio,
Il disorientamento che sente è frequente al termine del percorso universitario, non si è sicuri di nulla, non vi sono certezze. Lei possiede risorse e potenzialità da mettere in campo, non si lasci spaventare dal vuoto iniziale.
Per chiarirsi rispetto alla professione futura ed iniziare a progettare dei piccoli cambiamenti le consiglio di effettuare qualche colloquio di counseling per uscire dalla situazione di stallo.
Lei è giovane e diverse opportunità la attendono sicuramente!
Resto a disposizione
Dr.ssa Donatella Costa