Salve, ho una bimba di 30 mesi ed io lavoro 7 ore al giorno x 5gg a settimana erientro per le 18.00.
Il papà lavora sui turni ed è quello che sta di + con lei e la tratta da principessa con una pazienza da "Giobbe" che nemmeno io ho!
Lei va al nido da quando ha compiuto 18 mesi ed io sono dovuta rientrare a tempo pieno.
A volte il pomeriggio, quando mio marito lavora sta da mia madre.. altrimenti col papà.
Il problema è che lei vuole solo me.
Rifiuta il papà adesso nn gli vuole dare nemmeno il bacetto e lui ci sta malissimo.
Io ho solo 1 e 1/2 di spacco quando torno a casa x il pranzo il papà l'ha già presa al nido ed io devo fare in fretta così verso le 13.50 la porto a fare la nanna.
Lei ha sempre voluto me per addormentarsi e anche se adesso dorme nella sua cameretta vuole solo me per addormentarsi sia di pomeriggio che di notte. e da qualche settimana nn vuole rimanere col papà e se nn riesco ad addormentarla il pomeriggioe e si corica il papà affianco inizia a fare la pazza ma da manicomio tanto che sbatte la testa vicino al muro.. lei dice ...solo con mamma!
Ho provato a farla addormentare il pomeriggio da sola inserendo nel momento dell'addormentameno il papà ma il risultato nn cambia alla fine si alza grida e mio marito è avvilito.
Quando ritorno la sera al max x le 18.00 la prima cosa che mi fa sono le botte a mamma e poi vuole venire in braccio e nn si stacca nemmeno x andare in bagno.
Non so che fare ....mio marito ha bisogno spesso di riposare il pomeriggio dato che fa le notti ma nn ci riesco ad addormentarla così sto pensando al nido fino alle 16.30 ma ho paura xchè da dopo l'estate si tira le pellicine vicino alle dita o si mordicchia le labbra e a volte si fa uscire il sangue.
So che è una cosa nervosa ma che devo fare?
Come mi devo comportare?
Il mio pediatra dice che devo aspettare i 3 anni ma come faccio per il lavoro?
Grazie.
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25 FEB 2015
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Anche io sono un papa' che ha lo stesso problema : soffro veramente tanto perché capisco che il mio bimbo di 31 mesi vuole stare solo con la mamma o la nonna (madre di lei) perché sono quelle che lo accudiscono durante il giorno. Io purtroppo sto fuori tutto il giorno per lavoro quindi riesco a giocare con lui solo un po' a sera. Ci sto malissimo ma so anche che i bimbi son fatti cosi' , vanno dietro a chi li segue e ci gioca per piu' tempo. Fa davvero tanto male pero'
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5 Risposte
7 OTT 2014
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Sono un padre pure io e soffro Tanto Che Mio figlio non vuole stare con me e sono molto triste e a volte Vorrei morire x non soffrire
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3 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno gentile Cinzia,
la sua bambina le sta comunicando qualcosa di importante, qualcosa che richiede la sua presenza per sentirsi rassicurata. Ha fatto bene a parlarne con il pediatra che conosce bene la bambina, ma la sua situazione richiede anche l'aiuto paziente di altre figure parentali oltre suo marito se Lei proprio non può ridurre anche solo per un periodo la sua presenza a lavoro. Il papà potrebbe intanto frequentare degli incontri di gruppo sulla genitorialità che aiuterebbero entrambi a imparare strategie amorevoli per superare questo tipo di problemi con i figli piccoli.
Cordialmente
3 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gent.le Cinzia,
seppur andrebbe valutata la situazione con più precisione e approfondimento, penso potrebbe trattarsi di ansia da separazione della bambina nei suoi confronti.
Bisognerebbe anche valutare come è stato il distacco, quale "preparazione-significato" è stata data alla bimba, ecc.
Sarebbe utile cercare un/a psicoterapeuta che si occupi dell'età evolutiva e famiglia, che valuti la situazione, modalità e strategie di intervento, per la figlia e per voi.
Intanto arricchirei di rassicurazione i momenti di "rientro" a casa dal suo lavoro, quelli passati insieme, con piccoli progetti da fare insieme, voi due e tutti e tre insieme, in modo da stimolare la bimba nell'attesa , per aiutarla a tollerare la sua frustrazione.
Includerei anche il papà in questo obiettivo , ponendo evidenza sugli aspetti piacevoli di stare con lui in mancanza (motivata) della mamma (è successo qualcosa in presenza del papà? il papà cerca di rassicurarla e contenerla?la bambina è mai stata portata sul luogo del lavoro della mamma per farle vedere cosa fa e dove è mentre è assente? è possibile farlo?)
un cordiale saluto.
2 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Gentile Cinzia,
la sua preoccupazione e l'urgenza di trovare una soluzione sono evidenti dalle sue parole e, da quanto descrive, la situazione sta assumendo i tratti di un legame a due eccessivamente stretto tanto da escludere ogni altra persona, in primo luogo il padre. E' probabile che la bimba assuma questi atteggiamenti e comportamenti per segnalare il disagio che vive nella separazione dalla mamma, facendola poi sentire in colpa per le conseguenze della sua assenza. In situazioni simili alla sua un consiglio dato senza una conoscenza diretta della situazione può non esserle di alcun aiuto, perché ogni bambino e ogni dinamica familiare è un mondo unico e, nonostante possano esserci tratti simili, è importante considerare la specificità di ogni caso. Le suggerirei quindi di rivolgersi direttamente ad uno psicologo che si occupi di bambini e di genitorialità per valutare insieme le soluzioni migliori. Se lo desidera può contattarmi attraverso questo stesso sito, resto a sua disposizione per eventuali sue domande in merito. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
2 APR 2013
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Cinzia,
Le manifestazioni di sua figlia farebbero pensare ad una forma d’ansia da separazione. Mancano però alcuni elementi. Da quanto tempo si sono verificati questi episodi della bambina ? E’ possibile che qualche atteggiamento del padre possa averla involontariamente intimorita o fatta arrabbiare ? Ha provato a parlare con la bimba del perché non vuole stare con il papà, per cercare di capire come mai manifesta questo cambiamento radicale di comportamento?
Intanto può tranquillizzarla e farle piccole promesse, che può mantenere, circa cose piacevoli da fare insieme al suo ritorno del lavoro.
Un saluto
Dott.ssa Cristina Mencacci