Disturbo evitante di personalità: qualcuno ne è uscito?

Salve, mi sono appena iscritto al sito e volevo condividere con voi il mio problema.
Ho 40 anni e, dall'adolescenza, soffro di sintomi quali timidezza sociale, senso di inadeguatezza, paura di sbagliare, di cadere in imbarazzo. I sintomi di questo disturbo li ho tutti. Purtroppo la mia vita è stata pesantemente condizionata da questo problema.
Ho provato vari antidepressivi (da qualche anno sono caduto in depressione e sono stato costretto a fare qualcosa per la mia salute) , ma i troppi effetti collaterali mi hanno impedito di continuare. Faccio psicoterapia cognitivo comportamentale ed EMDR da due anni.
C'è qualcuno che ne è uscito? C'è un indirizzo terapeutico più efficace di altri?
Volevo avere un confronto con chi soffre di questo disturbo maledetto. Magari ci si può confrontare.
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Commenti
Ciao Alessio,
penso però che dei veri progressi li comincerai a fare anche quando, oltre alle terapie che segui, inizierai ad allenarti in gruppo. Hai provato a contattare dei gruppi di aiuto/ascolto o meditazione?
Buongiorno Alessio,
Sono Cristina, benvenuto nella comunità di GuidaPsicologi.
Nel Forum puoi trovare delle discussioni già aperte da altri utenti su questo tema, ti consiglio di dare un'occhiata e di partecipare. Puoi condividere il tuo caso con gli altri e magari qualcuno potrebbe darti qualche consiglio in più.
Ti lascio i link:
https://www.guidapsicologi.it/comunita/disturbo-evitante-di-personalita-5117
https://www.guidapsicologi.it/comunita/disturbo-evitante-di-personalita-ho-provato-di-tutto-4467
Grazie e buona fortuna!
Cristina - Amm del Forum
Ciao anche io soffro di questo disturbo, che poi si è accentuato grazie al covid19.... Mi fa stare davvero molto male....
Ciao. Segui delle terapie?
Ciao Diletta. Segui delle terapie?
Non ancora ma se continua così dovrò fare qualcosa... Tu come hai cominciato?
Secondo me la cosa migliore per cercare di affrontare questo problema è allenarsi ad aprirsi. E lo si fa proprio da dove stai iniziando tu: chiedendo aiuto. Ad esempio, già il fatto di avere un colloquio con uno psicologo o iniziare una psicoterapia, ti consentirà di iniziare a scavare profondamente nei tuoi blocchi e col tempo allenare a scivolarci dentro ritrovando pian piano serenità e fiducia.
Se il tutto lo riesci ad accompagnare anche alla frequentazione di gruppi di aiuto/ascolto (ve ne sono online) e con la meditazione quotidiana, vedrai che il processo sarà ancora più concreto.
Prima inizi e prima migliorerai.
Ok va bene, però in questo periodo non me la sento per via del coronavirus... A me sta bloccando parecchio, anzi mi ha fatto chiudere ancora di più in me stessa.... Facendomi avere più paranoie di prima. Adesso vedremo, però proprio non se ne viene fuori e io mi sento quasi sconfitta a rassegnarmi che anche se pur potendo migliorare, non ci sia via di uscita. É un ostacolo insormontabile questo virus,anche perché non è come prima e mi fa allontanare di piu 'di quello che era.
Io ne soffro da quando ho 16 anni , ora ne ho 35 e ancora ne soffro purtroppo, anche se in forma più lieve meno invalidante, nonostante sia andato in analisi per 4 anni circa e abbia preso medicine SSRI fino ad un anno fa per più di 10 anni.
Da quando ho smesso con gli SSRI circa un anno fa ( a causa di alcune ricerche che ho fatto su internet sugli effetti negativi a lungo termine che mi hanno mandato in paranoia, anche se si trovano opinioni contrastanti a riguardo, rigiardanti problemi di infertilità o sindrome post-SSRI, e anche a causa anche di alcuni effetti collaterali a livello intestinale che mi provocavano) il dialogo interno di attacco e giudizio ed il rimuginio e l'ansia sociale sono molto aumentati.
Ora sto valutando iniziare di nuovo a prendere gli SSRI, perchè alla fine la vita è una sola, quindi meglio stare bene , e poi i gruppi di mutuo aiuto:
Qualcuno conosce gruppi di mutuo aiuto specializzati in questo disturbo, a Roma o anche online???