Credo di essere arrivato al Burnout!

Sono sempre stata una persona molto disponibile e poco assertiva, per un lungo periodo ho fatto di queste caratteristiche un modo errato di farmi benvolere sul lavoro.
Da mesi però, complice dei cambiamenti in azienda in cui non ho visto riconoscimenti e non ultimo il periodo di lockdown, ho cominciato a provare un disagio crescente. Intolleranza verso i colleghi superiori, percezione di essere degradato, disorientamento. Da qui inefficienza, calo prestazionale, irritabilità. Fino ad arrivare ad un vero e proprio crollo. Ora passo ore ed ore a cercare le forze per cominciare a lavorare (sono informatico) e a combattere la repulsione e spesso arrivo a fine giornata sopraffatto. Il tempo libero lo passo chiuso in casa nel nulla.
Avevo iniziato mesi fa un percorso di terapia ma mi rendo conto che, pur con tutta la professionalità e la competenza, non sono riuscito ad intraprendere un percorso efficace di miglioramento.
Ho 54 anni e l'età non aiuta a darmi forza per un cambiamento professionale.
Continuo a pensare che anche qualora cambiassi il mio approccio disponibile e poco assertivo non riuscirei a migliorare, anzi.
Non so più da che parte ricominciare a ricostruire questo puzzle che è andato in mille pezzi.
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Commenti
Ricordati che anche quando il puzzle è andato distrutto i pezzi sono comunque tutti ancora li. Nel tuo caso e per la tua età penso sia meno difficile cambiare te stesso piuttosto che pensare di risolvere tutto sperando di trovare un altro lavoro. La tua affermazione "qualora cambiassi...non riuscirei a migliorare" è in contraddizione. Qualunque cambiamento non sarà una passeggiata. Ma non vedo altre soluzioni. Prova ad iniziare con la meditazione seria, quella che lavora sulla compassione di sé stessi e degli altri. Il tuo atteggiamento mentale potrebbe cambiare davvero e non di poco.