Valutazione psicologica nella chirurgia bariatrica: In cosa consiste?

Come si svolge una valutazione psicologica per la chirurgia bariatrica? In cosa consiste questo tipo di valutazione? Scopritelo.

24 GEN 2023 · Tempo di lettura: min.
Valutazione psicologica nella chirurgia bariatrica: In cosa consiste?

L'obesità definita dall'OMS "una condizione medica caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso corporeo", è una malattia che dipende da fattori genetici, metabolici, ormonali, psichici e sociali. L'eccesso di peso può avere effetti dannosi sulla salute ed è la principale causa di morte a livello mondiale. Aumenta il rischio di molte malattie non trasmissibili: cancro, malattie cardiovascolari, diabete mellito di tipo due e malattie respiratorie croniche.

Principali problemi psicologici che possono causare o aggravare l'obesità

A livello psicologico, la persona obesa è spesso soggetta a pregiudizi, stereotipi, discriminazioni, problemi lavorativi e relazionali, che possono avere gravi conseguenze sul benessere psicologico, come ansia, depressione, ritiro sociale, bassa autostima, insicurezza, sentimenti di inadeguatezza e autostima riguardo all'immagine corporea e, nei casi più gravi, suicidio.

Questi problemi creano un circolo vizioso per cui più la persona vuole uscire da questo stato, più cerca conforto e consolazione nel cibo, per modulare un "rapporto conflittuale e problematico" con il cibo, legato al suo stato emotivo, in cui si scontrano il desiderio incontrollabile di mangiare e la frustrazione che ne deriva.

Questa situazione può anche portare a un'alimentazione emotiva (nota anche come fame emotiva - Macht, 1999), che comporta l'uso del cibo per modulare le emozioni (negative e positive) che il soggetto non è in grado di gestire. La fame emotiva è scatenata da una o più emozioni, positive o negative, dalla noia (vissuta come assenza di stimoli), dalla stanchezza fisica o dal bisogno di rilassarsi; può durare per un periodo di tempo variabile (da pochi minuti a qualche ora) dopo l'insorgere dello stato emotivo.

Il comportamento alimentare della persona obesa può manifestare diverse peculiarità come: ipergagia prandiale, rappresentata dall'ingestione rapida di una grande quantità di cibo al momento del pasto; frequenti "piluccamenti", abbuffate infragruppo, desiderio incontrollabile di cibi appetibili (cioccolato, ecc.) e abbuffate.

Il binge eating è stato classificato come disturbo alimentare nel DSMV ed è caratterizzato da episodi ricorrenti di "mangiamento compulsivo" con una marcata angoscia per il comportamento bulimico stesso. Il B.E.D. causa sovrappeso e obesità, ma questo disturbo psichiatrico deve essere distinto dalla vera obesità ed è auspicabile una diagnosi differenziale. È emerso che il 25% delle persone obese soffre di un disturbo alimentare incontrollato.

Come si può trattare l'obesità con la chirurgia bariatrica?

L'obesità viene attualmente trattata con diverse terapie, tra cui la chirurgia bariatrica, un complesso di procedure che favoriscono la perdita di peso attraverso la riduzione e/o l'assorbimento del cibo. Attualmente, sembra appropriato solo per i pazienti con obesità grave (BMI >40, e altri con BMI >35), che non sono riusciti a migliorare con un programma dietetico e presentano patologie associate all'obesità come ipertensione, diabete mellito, iperlipidemia, apnea ostruttiva del sonno.

Sembra invece controindicato per chi soffre di: disturbi psicotici, depressione grave, disturbi della personalità e dell'alimentazione, alcolismo e tossicodipendenza; oppure per chi non è in grado di prendersi cura di sé o non ha un adeguato sostegno familiare e sociale. Per essere idoneo all'intervento, è importante che il paziente sia motivato e determinato a seguire linee guida dietetiche rigorose e ad essere fisicamente attivo dopo l'intervento.

L'intervento richiede quindi un'accurata valutazione medica e psicologica del paziente, nella fase preoperatoria, per verificare sia la sua predisposizione a un cambiamento di vita sia la sua consapevolezza che avrà bisogno di un periodo di recupero e adattamento che sarà monitorato da frequenti controlli medici. In questo contesto, la valutazione preoperatoria non è quindi solo un momento diagnostico, ma anche il primo momento per la creazione di una relazione terapeutica duratura finalizzata alla "cura" multidisciplinare a lungo termine del paziente bariatrico.

Come viene effettuata la valutazione psicologica per la chirurgia bariatrica?

Nella procedura di valutazione, lo psicologo analizzerà lo stato mentale del paziente, il livello di autostima, la resilienza, le strategie utilizzate per risolvere un problema, le capacità di problem solving, l'eventuale co-morbilità con altre patologie, la resistenza al cambiamento e le strategie di coping.

Verrà elaborata un'anamnesi approfondita, che comprenda la storia del peso corporeo del paziente ed eventuali disturbi alimentari, l'uso di diete che evidentemente non hanno prodotto i risultati desiderati, l'esclusione di malattie tiroidee o metaboliche, la familiarità con l'obesità, il comportamento alimentare attuale, la motivazione al cambiamento, la capacità di rispettare le prescrizioni, le aspettative, l'immagine corporea, la qualità della vita e le risorse finanziarie.

Chirugia bariatrica

Gli strumenti con cui viene effettuata la valutazione psicologica sono il colloquio clinico e l'indagine psicometrica che, attraverso strumenti mirati e corrispondenti alle aree da indagare, possono fornire dati oggettivi sulla personalità, sulla presenza di pattern o tratti sintomatici rispetto alle variazioni dell'umore e dell'ansia, sul rapporto con il cibo, sull'immagine corporea, sulla presenza, l'intensità e la qualità della componente impulsiva, sulla qualità di vita del paziente.

È importante valutare se il paziente è consapevole dei rischi, delle complicanze associate all'intervento e delle difficoltà conseguenti, e se è attivo nel "futuralizzare", visualizzando i possibili comportamenti da mettere in atto, ritenendoli fattibili per sé ed essendo consapevole delle possibili difficoltà future.

Un altro aspetto da tenere in considerazione sono le aspettative del paziente. Spesso i pazienti nutrono aspettative irrealistiche nei confronti della perdita di peso, che possono poi sfociare in ansie depressive.

Oltre alle aspettative legate alla perdita di peso, ci possono essere anche aspettative legate al miglioramento di alcuni problemi personali, come la riduzione dell'ansia, l'aumento dell'autostima e la risoluzione dei conflitti legati al lavoro. La delusione di tali desideri può portare a una perdita di motivazione e al conseguente fallimento della procedura di intervento.

Inoltre, è importante prendere in considerazione la valutazione che il paziente fa della propria immagine corporea, un costrutto complesso che comprende aspetti percettivi, emotivi, valutativi e relazionali legati all'aspetto fisico.

Molte persone obese hanno la percezione di rifiutare la propria immagine corporea, con conseguenti difficoltà relazionali e di auto-accettazione. Anche da questo punto di vista, un approccio psicologico, sia in fase diagnostica, sia successivamente all'operazione, è indispensabile per ridurre le preoccupazioni ossessive rispetto al proprio aspetto fisico e alle aspettative irrealistiche affidate alla perdita di peso.

Concludendo, il processo valutativo può essere inquadrato come un breve percorso di presa in carico preliminare, finalizzato a rendere il paziente più consapevole delle proprie criticità e delle difficoltà di adattamento che dovrà affrontare con un corpo che cambia, che dimagrisce e che può anche non riconoscere.

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Scritto da

Dottoressa Ornella Pastrengo

Bibliografia

  • Busseto, L (2011). Suggerimenti per la valutazione psicologico-psichiatrica del pazienteobeso candidato alla chirurgia bariatrica. Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche.  https://www.sicob.org/00_allegati_news/valutazione_%20psicologico_psichiatrica.pdf
  • Trunfio, A (2021). La Chirurgia Bariatrica funziona? Indagine con follow-up sugli effetti nel tempo dell’intervento di chirurgia bariatrica. State of Mind.  https://www.stateofmind.it/2021/05/chirurgia-bariatrica-psicologia/

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