Un mondo di pillole

Negli ultimi 10 anni nei Paesi industrializzati l'uso di antidepressivi è raddoppiato a fronte di una prevalenza stabile del Disturbo depressivo Maggiore.

4 MAR 2014 · Tempo di lettura: min.
Un mondo di pillole
Il report annuale dell’OECD (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) rivela che nei Paesi industrializzati l’uso degli antidepressivi è raddoppiato negli ultimi 10 anni nonostante la prevalenza dei disturbi sia rimasta invariata.

L’organizzazione spiega tale dato a causa della tendenza a diagnosticare il disturbo anche laddove non è presente e a estendere il trattamento farmacologico anche a forme lievi di depressione, a disturbi d’ansia e alle fobie.

I criteri diagnostici verrebbero quindi utilizzati in modo non appropriato e sarebbero già all’origine troppo generici: secondo l’OECD, non ci sarebbe un’adeguata distinzione tra forme moderate e gravi di depressione maggiore e non sarebbero sufficientemente restrittivi i criteri per forme depressive lievi.

La tendenza a una prescrizione “facile” degli antidepressivi sarebbe anche alla base dell’aumentato consumo di antidepressivi tra i bambini: negli Stati Uniti l’11% dei bambini sotto i 12 anni ha utilizzato questo tipo di farmaci nel 2011.

Inoltre i trattamenti tendono a diventare sempre più lunghi e con dosi maggiori antidepressivi.

Fonte: La Repubblica, 04/02/14, pag. 38

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Scritto da

Dott. Alberto Vignali

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