Tutto per gestire l'ansia
La vita quotidiana ci sommerge di continue richieste e responsabilità che diventano spesso stressanti e ci fanno accumulare tensioni e insoddisfazioni.

La psicologia si è occupata molto di tecniche per la gestione di conflitti, stress e ansia e in questo articolo vi presento le caratteristiche principali dell’ansia e le tecniche di rilassamento per ritrovare un rapporto positivo con il proprio corpo e superare le tensioni.
Gli eventi della vita quotidiana, la famiglia, il lavoro, le responsabilità e gli impegni richiedono al nostro corpo e alla nostra mente un continuo adattamento. Ci troviamo spesso a combattere con uno stato di allarme continuo, che può inficiare il nostro benessere psicologico e fisico.
Queste richieste dell’ambiente in cui viviamo mettono a dura prova le risorse interne di cui tutti disponiamo, e lo stress dipende dal SIGNIFICATO CHE ATTRIBUIAMO agli eventi, il significato personale e soggettivo che ci fa considerare una situazione stressante.
E’ importante sottolineare questo aspetto: un evento che per una persona può rappresentare qualcosa di bello o un’opportunità (come ad esempio un nuovo lavoro) per un’altra può provocare ansia e senso di inadeguatezza. La tendenza dunque, ad ammalarsi in condizioni di forte stress dipende dalle caratteristiche della personalità che può influire sulla salute tramite anche le motivazioni, il modo in cui l’individuo valuta le circostanze o il modo in cui affronta lo stress come ad esempio fumando, evitando di parlarne, allontanando le emozioni negative; queste modalità di affrontare il problema allontana momentaneamente il disagio emotivo, che però rimane nascosto.
Da qui un semplice stress può trasformarsi in qualcosa di più grave, come un vero e proprio disturbo d’ansia, come attacchi di panico, ansia generalizzata, fobie, ecc. mi è sempre sembrato molto significativo l’esempio del bicchiere che trabocca: se siamo sottoposti a forti stress e preoccupazioni, il bicchiere lentamente si riempie fino all’orlo; poi però basta una piccolissima goccia per farlo traboccare.
Questo accade anche con l’ansia: la nostra mente è in grado di sopportare un determinato livello di stress, che se viene oltrepassato può creare problematiche molto serie. L’ansia infatti si caratterizza sia per dei vissuti psicologici sia per una serie di fenomeni neurovegetativi come l’aumento della frequenza del respiro (iperventilazione), del battito cardiaco (tachicardia), della sudorazione e vertigini.
Questi fenomeni sono del tutto normali e funzionali per l’organismo che, ipotizzando di trovarsi in una situazione di pericolo, ha bisogno della massima energia muscolare a disposizione, per poter reagire in modo efficace ed immediato per garantirsi la sopravvivenza. Manifestare un disturbo d’ansia non significa essere “pazzi”, ma in quel modo il corpo e la mente ci stanno mandando dei chiari messaggi. Il nostro organismo non riesce più a tollerare e contenere lo stress e ci invita a fermarci e prenderci cura di noi stessi.
Esistono diverse tipologie di tecniche utili per abbassare i livelli di ansia, come il Training Autogeno, il Rilassamento Muscolare progressivo, la respirazione controllata, respirazione profonda o diaframmatica. Queste tecniche sono utilizzate per gestire e calmare i livelli di ansia poiché aiutano a ristabilire un equilibrio psico-fisico, ma possono essere apprese ed utilizzate nella vita quotidiana per migliorare il proprio benessere, per potenziare le proprie capacità ed abilità.
Il training autogeno è una tecnica che consente di raggiungere uno stato di calma attraverso una serie di esercizi di concentrazione ed immaginazione. La parola Training suggerisce che il rilassamento e l’autodistensione si realizzano con l’allenamento costante e quotidiano di esercizi del livello inferiore (o somatico) e superiore (o psichico). Il primo livello attraverso i 6 esercizi somatici (la pesantezza, il cuore, il calore, il respiro, il plesso solare e la fronte fresca) è finalizzato al raggiungimento di uno stato di calma, distensione e consapevolezza del proprio corpo.
Il secondo livello, caratterizzato da esercizi psichici, permette alla persona di raggiungere il suo inconscio e fa emergere le sue produzioni a livello di immagini. Questi esercizi vanno appresi con la guida di uno psicologo esperto, poiché gli esercizi del primo livello agiscono e producono delle modificazioni a livello corporeo, come una diminuzione della pressione sanguigna, un cambiamento nella modalità di respirazione, una consapevolezza diversa del proprio corpo che necessariamente devono essere controllati insieme ad un professionista esperto.
Il training è utilizzato nella pratica clinica dove risulta particolarmente indicato per i seguenti disturbi:
• Ansia
• Attacchi di panico
• Disturbi psicosomatici
• Insonnia
• Stress
• Problemi Respiratori (Asma, Rinite, Bronchite); e Gastroinstestinali
• Problemi Della Pelle (Irritazione Cutanea, Eczema, Psoriasi);
• Deficit Dell'attenzione (Cefalea Muscolo Tensiva, Emicrania, Insonnia);
• Problemi Cardiocircolatori (Tachicardia, Ipertensione);
• Problemi Sessuali (Frigidità, Impotenza, Eiaculazione Precoce, Difficoltà Al Concepimento)
• Controllo E Gestione Dello Stress
• Controllo Delle Reazioni Emotive Eccessive
• Autoinduzione Di Calma
• Autodeterminazione
• Potenziamento Della Memoria
• Potenziamento Delle Prestazioni Sportive
• Gestione Del Dolore, Fumo, Alcool
Il training autogeno respiratorio (R.A.T.) viene efficacemente usato nella preparazione al parto dove la donna in gravidanza impara a gestire autonomamente il travaglio, imparando a controllare e sopportare efficacemente la paura, la tensione e il dolore.
Il training autogeno è applicabile anche con bambini e ragazzi per potenziare le capacità di memoria, apprendimento e attenzione.
Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.
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