Trattamento dei traumi con l’EMDR

Introduzione all’ EMDR come trattamento per episodi traumatici di diverso tipo e per la promozione del benessere psicologico nella vita quotidiana

28 MAR 2025 · Tempo di lettura: min.
Trattamento dei traumi con l’EMDR

L'approccio con cui svolgo percorsi terapeutici è integrato, questo significa che a seconda della persona che ho davanti, attingo a diversi modelli teorico-pratici per creare un percorso a partire dalle esigenze che emergono in seduta, piuttosto che utilizzare con tutti un modello univoco.

L'importanza dell'elaborazione dei traumi

Tra le conoscenze più preziose ottenute negli anni trovo senza dubbio quella correlata all'elaborazione dei traumi, ovvero esperienze significativamente disagevoli che "hanno lasciato un segno" e che in qualche modo tutti abbiamo attraversato. Sto parlando dell EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), per la quale nel corso degli anni mi sono abilitato alla pratica come Esperto europeo nello svolgimento della stessa (Pratictioner). Grazie al suo approccio strutturato e basato sulle neuroscienze ho verificato come permetta una rielaborazione profonda del trauma per molti versi sorprendente.

Come funziona l'EMDR

L'EMDR si basa sull'idea che il cervello sia dotato di un naturale sistema di elaborazione delle esperienze, questo può però “congelarsi" quando viviamo un evento traumatico. In questa situazione, una parte dei nostri ricordi traumatici viene "fissata" nella mente in un tempo specifico nel quale si è verificato l'evento (possiamo anche parlare di periodi o contesti di vita vissuti per anni poco sani). Queste esperienze possono essere accompagnate da sintomi come ansia, flashback, pensieri intrusivi e iperattivazione emotiva senza che la persona sia consapevole del collegamento al trauma.

La terapia EMDR utilizza una stimolazione bilaterale, tipicamente attraverso movimenti oculari guidati dal terapeuta, per facilitare la rielaborazione del ricordo traumatico. Questo processo permette di ridurre l'intensità emotiva del ricordo e di integrarlo in modo più adattivo nella memoria autobiografica, favorendo il passaggio di informazioni tra diverse aree del cervello "smuovendo" il materiale congelato in quella sezione storica.

Le basi neurobiologiche e gli effetti positivi

Sono numerose le ricerche scientifiche e modelli neurobiologici a suggerire che la stimolazione bilaterale favorisca la comunicazione tra gli emisferi cerebrali, facilitando l'elaborazione del trauma e promuovendo un senso di integrazione tra le diverse parti di Sé.

Oltre alla sua applicazione nei disturbi legati a eventi traumatici, l'EMDR è stato utilizzato con successo anche in contesti più ampi, come la gestione dello stress, il miglioramento della resilienza e il potenziamento del senso di sé. L'elemento distintivo di questa terapia è la rapidità con cui molte persone riferiscono miglioramenti significativi, quantomeno nell'attenuazione dei sintomi collegati ai contenuti traumatici che si riattivano nell'oggi.

Nella psicotraumatologia si distinguono traumi chiamati con la T maiuscola o con la t minuscola a seconda della tipologia, intensità e impatto degli eventi traumatici sulla vita.

Trauma con "T" e trauma con "t"

La "T" si riferisce a eventi gravi e chiaramente riconoscibili come traumatici, la persona è stata in pericolo di vita o abbia visto la propria incolumità fisica e psicologica minacciata. Alcuni esempi si ritrovano nelle esperienze di incidenti stradali, aggressioni o abusi, perdere una persona cara, vivere un terremoto; sono situazioni che superano la normale capacità di elaborazione dell'individuo, lasciando segni profondi.

Con la "t" minuscola vengono descritte esperienze meno eclatanti ma comunque emotivamente dolorose, tendenzialmente vengono vissute nel tempo e in età precoce andandosi a sedimentare alla radice del nostro Sé e impattando in modo significativo sul nostro benessere psicologico (spesso sono sottovalutati).

Alcuni esempi li ritroviamo nel vivere in un ambiente familiare emotivamente trascurante, ricevere umiliazioni e critiche costanti, vivere relazioni tossiche o periodi di bullismo ed esclusione sociale. Il loro impatto può emergere più tardi nella vita quando (e se) la persona inizia a cogliere la disfunzionalità nei suoi modelli relazionali o nel senso di insicurezza e bassa autostima persistente.

Riconoscere e validare le proprie esperienze

Comprendere questa distinzione aiuta a dare il giusto peso alle proprie esperienze e a riconoscere la necessità di prendersi cura della propria salute mentale, anche quando i traumi non sembrano "grandi" o "legittimi".

Le fasi del trattamento EMDR

L'EMDR si sviluppa in otto fasi e i protocolli di cui è composta la rendono strutturata e creano un campo protetto entro cui la persona può sentirsi guidata dal terapeuta e contemporaneamente efficace a partire da Sé, di fatto è il cervello di quest'ultima che sa esattamente dove porre attenzione e promuovere un processo di cura.

Queste fasi hanno il senso clinico di introdurre gradualmente la persona all'interno del percorso di elaborazione del trauma, sono tutte necessarie, come nella costruzione di una casa, si parte dagli scavi per la strutturazione delle fondamenta fino al suo arredo conclusivo.

Cosa accade durante le sedute

Le esperienze che si raccolgono nel corso delle sedute sono le più disparate, durante il movimento oculare si possono sperimentare emozioni sensazioni e pensieri collegati o meno al target traumatico. Sono comuni le impressioni di spaesamento iniziale, tuttavia anche la persona stessa andando avanti nel processo si rende sempre più consapevole di come tutto sia collegato Nella pratica si parla di "attenzione duale", ovvero della capacità simultanea di trovarsi nel qui ed ora della seduta e di richiamare esperienze anche molto lontane, è anche grazie a questa modalità che è possibile integrare l'esperienza passata nell'oggi.

Conclusione

L'obiettivo di questo articolo non è stato quello di esaurire un argomento così complesso, ma di offrire un'infarinatura rispetto alla ricetta di come sia possibile avvicinarsi all'elaborazione di episodi traumatici, gli ingredienti infatti sono molti e vanno dosati con cura, ma grazie alla capacità del nostro cervello e a una guida adeguata è possibile addolcire quanto vissuto.

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Scritto da

Dott. Russo Riccardo

Bibliografia

  • Shapiro, F., & Laliotis, D. (2019). EMDR: Principi fondamentali, protocolli e procedure. Giunti Editore.
  • Fernandez, I. (2012). EMDR e psicoterapia: L'elaborazione adattiva dell'informazione. Mimesis Edizioni.

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