Sintomi e cura dell'anoressia nervosa

L'anoressia è una malattia che colpisce adolescenti e giovanissimi. E' un disturbo che spesso mette a serio rischio la salute fisica e mentale di chi ne soffre

7 SET 2020 · Tempo di lettura: min.
Sintomi e cura dell'anoressia nervosa

Disturbi del comportamento alimentare: anoressia e bulimia

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) sono patologie gravi che necessitano di trattamenti specializzati e integrati. L'anoressia e la bulimia nervosa sono le più frequenti e hanno effetti devastanti sulla qualità di vita di adolescenti e giovani adulti. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nei paesi industrializzati come l'Italia la bulimia nervosa ha una prevalenza dell'1-3% e l'anoressia nervosa dello 0,5-1%, mentre nelle forme meno gravi, ma non per questo meno preoccupanti, colpiscono il 6-10 % della popolazione di sesso femminile.

Se non trattati tempestivamente questi disturbi possono diventare cronici o nei casi più gravi portare alla morte. I tassi di mortalità per anoressia superano il 10%. Se trattati i DCA possono risolversi nel giro di pochi anni e nel 70-80% dei casi la guarigione è stabile.

I sintomi più frequenti sono: eccessiva preoccupazione per il peso corporeo, restrizione alimentare, oppure alimentazione incontrollata seguita da vomito. Dal punto di vista psicopatologico si riscontra un carente sviluppo del Sé, distorsione dello schema corporeo, dell'autostima, dell'identità personale. Si sentono inadeguati, impotenti, perfezionisti, timorosi di compiere errori e molto sensibili alle critiche degli altri dai quali cercano costante approvazione.

Il rifiuto del cibo o il consumo spropositato sono il sintomo di un malessere che ha origine nell'esperienza personale intima della persona.

I fase:

- formulazione di una diagnosi che comprenda: i sintomi, lo studio dell'organizzazione di personalità dalla tenera età fino all'età adulta e la valutazione delle relazioni familiari.

Nelle situazioni più complesse la diagnosi va integrata con una visita psichiatrica per eventuale supporto farmacologico e visita nutrizionale allo scopo di valutare il peso corporeo e le carenze alimentari.

II fase:

- comprensione dello scompenso e inizio dei digiuni/abbuffate;

- analisi degli episodi in cui avvengono grossi digiuni o abbuffate al fine di aumentare la consapevolezza che il disturbo alimentare ha a che fare con la propria vita emotiva;

- ridimensionamento del ruolo giocato dal sintomo alimentare attraverso nuove strategie;

- utilizzo di un diario alimentare analizzatoin seduta insieme alle emozioni e alle convinzioni legate al cibo;

- messa in discussione del perfezionismo, esposizione al giudizio altrui;

- scoperta guidata di nuovi desideri e obiettivi di vita che rispecchino le proprie preferenze.

III fase:

- approfondimento delle relazioni sentimentali ponendo attenzione all'aspettativa, ricerca di approvazione e di conferma da parte degli altri, delusione al momento della fine della relazione. Questi e altri elementi relazionali dei DCA se ben compresi portano alla costruzione di un sé più stabile e forte;

- ricostruzione della storia di sviluppo e delle problematiche familiari: elaborazione di ricordi dolorosi e integrazione di questi ricordi nella vita attuale.

- miglioramento della comunicazione familiare, amicale e sentimentale attraverso l'apprendimento di strategie assertive.

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Scritto da

Dr. Leonardo Scirpoli

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