Selfie, ovvero: quanto mi piaccio!!!!

In una cultura sempre più "narcisistica", si è creata una stretta correlazione fra uso di fb e tratti narcisistici di personalità

12 FEB 2018 · Tempo di lettura: min.
Selfie, ovvero: quanto mi piaccio!!!!

Nel 2013 il termine selfie è stato eletto parola dell'anno e inserito nell'Oxford Dictionary, lo Zingarelli lo ha incluso nel 2015. Inizialmente era un fenomeno tipico della cultura giovanile, via via ha incluso sempre di più anche i diversamente giovani.

Se il clic del fotografo cattura il tempo, il touché del selfie lo scorre, rispondendo al bisogno di condividere e di apparire. La possibilità di esporre il proprio sé idealizzato sui media, si coniuga con il bisogno di ammirazione di una personalità con tratti narcisistici. La ricerca del "like" risponde ad una domanda di piacere, di apparire, di sentirsi ammirati.

L'importante non è essere valorizzati dallo sguardo altrui, ma essere gratificati dall'interesse che gli altri ci dimostrano. Lo scopo diventa prima di tutto provare a se stessi che si è capaci di suscitare interesse. Questa tendenza va senza dubbio distinta da un disturbo, recentemente annoverato come patologia, sotto la definizione di: Selfie-Syndrome che inquadra un disturbo psichico tipico delle persone impegnate compulsivamente a proporre la propria immagine digitale sui social network.

E' stato dimostrato che esiste una stretta correlazione fra l'uso di facebook e l'aumentare dei tratti narcisistici. Già da diversi anni si parla di" cultura narcisistica", tipica di una società caratterizzata dalla paura della vecchiaia, della morte, proiettata al culto della bellezza esteriore. L'amore verso se stessi supera quello nutrito per gli altri e l'ambiente, la notorietà è ritenuta più importante della dignità, il successo più importante del rispetto.

Appare certo che un'attenzione eccessiva a ciò che accade al proprio profilo sui social induce a focalizzarsi eccessivamente su se stessi e questo corrisponde inevitabilmente ad una minore capacità di comprendere il punto di vista altrui, di guardare gli eventi da una prospettiva diversa dalla propria, di considerare l'altro come persona che ha gli stessi diritti, oltre che doveri, come noi. Meno culto per la propria persona e una maggiore attenzione agli altri, ti rende anche più simpatico.

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Scritto da

M. Piera Nicoletti

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