Se temete la solitudine non sposatevi

Siamo sicuri che il matrimonio o, comunque, il rapporto di coppia, ci protegga dalla solitudine? Si può essere sposati ma comunque soli? Alcuni consigli pratici potrebbero aiutarci.

24 OTT 2014 · Tempo di lettura: min.
Se temete la solitudine non sposatevi
La frase dello scrittore russo Anton Cechov “Se temete la solitudine non sposatevi” sembrerebbe trovare riscontro in alcuni studi secondo i quali il senso di solitudine verrebbe sperimentato più frequentemente da chi ha un partner piuttosto che da chi è single.

Potremmo immaginare che il matrimonio ci possa proteggere dalla solitudine: sembra non essere così. La solitudine infatti è determinata dalla soggettiva qualità delle nostre relazioni piuttosto che dalla loro quantità oggettiva; pertanto non è sufficiente vivere insieme ad altre persone per non sentirsi soli.

La solitudine, intesa come l’esperienza di sentirsi separato dagli altri, è caratterizzata dal senso di estraneità e di non appartenenza. La solitudine è mancanza di condivisione. Spesso è proprio questa mancanza di condivisione di significati che ci fa sentire davvero soli.

La coppia e la famiglia sembrerebbero infatti i luoghi in cui si possono sperimentare i più forti sentimenti di solitudine. Sentirsi incompresi dal partner (o dai genitori durante l’adolescenza), è tra le sensazioni più dure da sopportare. A volte presenze “assenti”, fanno sentire profondamente soli.

Ecco alcuni consigli pratici che potrebbero aiutarci ad uscire dall’isolamento sperimentato all’interno della coppia:

1. Prendere l'iniziativa. Se vi sentite soli, è probabile che anche il vostro partner sperimenti la solitudine. Ma siete anche, probabilmente intrappolati in un ciclo di disconnessione emotiva e vi sentite incapaci di interromperlo. Cercate di avviare conversazioni che non sono dei dettagli transazionali. Chiedete le loro opinioni su qualcosa che si preoccupa e dimostrate che li state ascoltando. Non aspettatevi che loro ricambino subito, cambiare le abitudini richiede tempo, ma dopo un paio di gesti di buona volontà probabilmente avrete restituito il favore.

2. Creare esperienze condivise. Se il vostro coniuge è nell'altra stanza a guardare il suo show preferito, potreste sedervi accanto a lui (all'inizio dello spettacolo) e dire: “Questo spettacolo ti piace così tanto che voglio fare un tentativo.” Si può anche suggerire qualche attività che richiede poco sforzo (ciò ridurrà al minimo le possibili obiezioni) come una passeggiata, cucinare un pasto insieme, guardare il video del matrimonio o i video dei figli (che ricordano un periodo di maggiore unione), organizzare un album di foto insieme, o scrivere una lettera insieme ad un amico comune.

3. Provare ad assumere la prospettiva dell’altro. Più anni di matrimonio abbiamo alle spalle e più forte è la convinzione di sapere che cosa sta pensando l'altra persona. Ma la ricerca indica chiaramente che non è così! Capire la prospettiva di un'altra persona (noto come l'assunzione di prospettiva) è un esercizio di pensiero che non possiamo ignorare. Noi in realtà dobbiamo chiudere gli occhi e concentrarci per alcuni minuti (non secondi) sulla prospettiva dell'altra persona, immaginando il suo mondo e il suo punto di vista. Acquisire una maggiore comprensione dei pensieri e dei sentimenti del nostro partner ci permetterà di esprimere più simpatia e comprensione verso di lei o lui.

La solitudine ha conseguenze drammatiche sulla salute, tra le quali: disturbi del sonno, aumento della pressione sanguigna, riduzione del funzionamento del sistema immunitario, riduzione del benessere soggettivo complessivo e aumento del cortisolo, l'ormone dello stress.

Pertanto, quando si sperimenta la solitudine e non si riesce ad uscirne fuori è opportuno rivolgersi ad uno psicoterapeuta che, instaurando con noi una relazione terapeutica ci dà la possibilità di sperimentare nuovi modi di entrare in relazione con gli altri.

Fonti:
“5 Tips for Improving a Lonely Marriage”
“Loneliness is killing us – we must start treating this disease”

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Scritto da

Dott. Alessio Cammisa

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