Riordinare e pulire la casa: terapia per il corpo e la mente

La casa è uno dei luoghi in cui trascorriamo molto tempo: prendersi cura della propria casa è un po’ come prendersi cura di sé.

27 MAR 2020 · Tempo di lettura: min.
Riordinare e pulire la casa: terapia per il corpo e la mente

Vi è un profondo legame tra l’uomo e l’ambiente dove vive, sia a livello macro, ossia a livello di luogo inteso in senso lato, sia a livello micro, ossia la nostra casa.

È importante prendersi cura di entrambe queste dimensioni per poter crescere e vivere in un ambiente che ci faccia sentire bene. In questo senso quello che cercheremo di approfondire è come vivere al meglio sia le relazioni all’interno delle 4 mura domestiche, perché non si trasformino in tossiche, e allo stesso tempo, non trasformino in tossico il nostro spazio, sia per quanto riguarda la parte di rendere confortevole lo spazio in cui viviamo, per sentirci meglio con noi stessi.

Vivere lo spazio


Da un punto di vista antropologico vi è una profonda correlazione tra spazio e corpo. Come sottolinea infatti l’antropologa Vanessa Maher, già dallo stesso verbo “curare” che si usa in riferimento a “prendersi cura della casa”, fa riferimento a un atto che normalmente si riferisce al corpo o al sé (prendersi cura di sé stessi).

Lo spazio in cui viviamo (ovvero la nostra casa), allo stesso modo che il corpo definisce ed è (o potrebbe essere) riflesso di molti dettagli della nostra personalità: dall’età, al genere alla classe sociale.

L’antropologa Mary Douglas parla anche di come la sporcizia sia vista come un sintomo del disordine in ogni società e come tale vada combattuta. La sporcizia porta infatti confusione e contaminazione, ed è per questo che è necessario mettere ordine.

Le categorie pulito/sporco, ordine/disordine diventano una metafora per categorizzare non solo gli ambienti, ma anche le persone e la rispettiva accettazione nella società.

Se da un livello sociale lo spazio in cui viviamo è rappresentazione, in parte, di quello che siamo, come viviamo a livello psicologico questo spazio e la sua cura?

ordinare la casa e la mente

Riordinare la casa per ordinare la mente

A livello psicologico riordinare la casa è visto come una maniera di mettere ordine e schiarire anche la nostra mente. Infatti le condizioni dell’ambiente in cui viviamo possono influire sul nostro stato mentale: per questo mettere in ordine e sistemare, sono azioni che possono aiutare anche i nostri pensieri. Allo stesso modo, procrastinare e lasciare la casa in disordine può essere dovuto a un momento di caos mentale e potrebbe rubare energie al nostro quotidiano, impedendoci di realizzare altre attività.

Bisogna puntualizzare due cose:

  • in alcuni casi il disordine può essere associato a persone creative che trovano un ordine nel loro disordine
  • La pulizia maniacale della casa non è positiva: potrebbe essere un indicatore di un disagio più profondo legato a un disturbo ossessivo-compulsivo.

La pulizia e l’ordine, come altre attività quotidiane e tratti comportamentali, non sono delle verità assolute, ma ciascuno deve trovare la comodità e l’equilibrio dentro uno spettro di possibilità che lo fanno stare bene.

A livello, invece, di relazioni interpersonali con le persone con cui viviamo è importante creare e mantenere alcuni comportamenti sani (e non tossici) per vivere al meglio l’ambiente in cui viviamo: la nostra casa è il nostro rifugio.

Comportamenti tossici in casa

Relazioni negative e comportamenti tossici in casa

La casa dovrebbe essere in generale un luogo comodo e confortevole, dove ci sentiamo amati e dove prevale il benessere. Questo non vuol dire solo creare uno spazio fisico dove sentirci bene, ma anche cercare di evitare di avere comportamenti tossici verso le persone che stanno vivendo con noi, che siano famigliari, partner o coinquilini.

È importante avere rispetto degli altri e dello spazio in cui viviamo, per non creare un ambiente tossico e negativo.

Approfondiamo alcuni comportamenti negativi che sarebbe meglio lasciare fuori dalla porta di casa:

  • Urlare: Urlare significa voler imporre la propria volontà sugli altri è può essere una forma di violenza e un tentativo di sottomissione nei confronti dell’altro. Sui bambini in particolare questo comportamento può provocare danni a livello di personalità ed equilibrio emotivo, ma anche nel caso di adulti questo atteggiamento non crea certo situazioni piacevoli. Bisogna cercare di trovare una comunicazione empatica e assertiva tra tutti i partecipanti alla conversazione. Urlarle è solo un sintomo di mancanza di controllo e di incapacità di gestire la situazione.
  • Ostilità: la negatività e l’ostilità sono sensazioni che sono palpabili nell’aria. E se questo tipo di comportamento persevera tra gli abitanti di una casa, potrebbe essere molto difficile e angosciante passare del tempo nella nostra dimora. Soprattutto potrebbe essere molto difficile rilassarsi e riposarsi in un ambiente del genere, peggiorando così le nostre condizioni di vita generali. Bisogna cercare di risolvere i problemi e non generare conflitti, imparando a comunicare e a mettersi in gioco, nel rispetto degli altri e di sé stessi.
  • Il dramma: tutti attraversiamo durante il corso della vita momenti drammatici. Esistono però persone che vivono come se ogni giorno fosse un dramma, vivendo ogni cosa con negatività e creando problemi laddove non esistono. Se ci troviamo accanto a una di queste persone (o se siamo noi la persona in questione) potremmo trovarci in un ambiente che poco a poco finirebbe per diventare tossico e pessimista, contagiato dall’atteggiamento negativo. Cosa possiamo fare in questi casi? Anche in questo caso è importante cercare di comunicare con queste persone, mostrandogli come l’atteggiamento che stanno avendo stia condizionando tutti quanti e creando un ambiente negativo. Potremmo provare a proporgli alternative positive e un clima più sereno per la quotidianità.
  • La confusione. Abbiamo visto come la confusione e il disordine in un ambiente, possano condizionare o essere riflesso di uno stato mentale altrettanto confuso. In questo senso può generare stress e il nostro cervello allo stesso tempo ha più difficoltà ad elaborare le informazioni. La confusione può portato portare a un sentimento di saturazione che influisce sul nostro benessere e sulla produttività. È importante avere delle regole in casa, che definiscano bene i limiti e i ruoli della convivenza, per ritrovarsi in un ambiente positivo, ordinato e pulito.
  • Denigrazione: Soprattuto all’interno di una famiglia, se le persone che ne fanno parte, vengono denigrate in continuazione da altre, potrebbero passare dei difficili momenti, oltre al fatto di crescere un bassa autostima ed avere difficoltà poi nel corso della vita. Esistono diversi tipi di denigrazione: dal giudiacare qualcuno attribuendogli un ruolo, per esempio quello di pecora nera o attribuendogli o meno capacità. Questo influisce negativamente sia sulla persona in questione ma anche su tutti i componenti della famiglia, perché nessuno identifica bene cosa è giusto o sbagliato, come neanche responsabilità e conseguenze. Se ci troviamo in una situazione del genere, per cercare di uscirne possiamo provare prima a capire e a far capire che ogni persona ha un suo valore intrinseco e che ciascuno ha qualità e difetti che vale la pena conoscere e sperimentare.

pulizie di primavera

Arredare, pulire e riordinare lo spazio per prendersi cura di sé

Abbiamo già detto come pulire, ordinare e abbellire la propria casa, faccia bene al corpo, allo spirito e alla mente.

Pensiamo alle pulizie di primavera, al riordino dopo il freddo dell’inverno, all’aria fresca che entra dalla finestra e al rinnovo dell’armadio e di una nuova luce che tutto questo suppone.

Ma come possono le pulizie di primavera farci sentire meglio?

Secondo gli esperti pulire casa ha diversi effetti benefici:

  • Pulire casa elimina germi e batteri, portando al fatto che una casa pulita rafforza il tuo sistema immunitario e aiuta ad evitare le malattie
  • Inoltre una casa in ordine e pulita, aiuta a ridurre lo stress e gli incidenti domestici, e a prevenire la depressione.
  • Promuove la concentrazione e la riflessioni in periodi difficili o molto intensi.
  • Alcuni studi collegano l’ordine e la pulizia, con la decisione di seguire uno stile di vita attivo e consumare cibo più salutare.

Siete pronti per migliorare il vostro benessere?

  • Ci sono tante visione antiche e tradizionali, sia nella nostra cultura che in quella orientale, che studiano e approfondiscono il concetto del riordino e dell’architettura come mezzo per fomentare il benessere.

Di seguito ci concentreremo su due visioni: la filosofia del feng shui e il metodo Konmari (la cui massima esponente è Marie Kondo).

Abbiamo scelto questi metodi perché crediamo vi siano importanti spunti di riflessioni e suggerimenti, e non per forza perché debbano essere seguiti alla lettera. Vediamoli più da vicino!

benessere e feng shui

Cercare il benessere attraverso il Feng Shui

Il Feng shui è un’antica arte che si è sviluppata in Cina e che parte dallo studio della natura e delle sue regole per applicarle alle abitazioni e all’architettura. Feng Shui significa rispettivamente vento e acqua, e sono i due elementi principali su cui in passato venivano realizzate le scelte di insediamento: sono gli elementi che con la loro azione plasmano la vita.

Per applicare il Feng Shui all’interno della propria cosa normalmente si ricorre a un esperto, però possiamo lasciare qui alcuni consigli:

  • simmetria: La pianta della casa dovrebbe essere quadrata o rettangolare (ossia il più possibile simmetrica), per evitare punti morti (anche se si può ovviare a questo problema inserendo mobili alti).
  • Punti cardinali: la disposizione interna delle stanze deve seguire i punti cardinali. L’ingresso è preferibile al nord, mentre al sud si situano le camere destinate alle relazioni.
  • Colori: i colori sono collegati alle diverse stanze. I colori caldi saranno usati nelle stanze con disposizione a sud, mentre i colori freddi saranno utilizzati nelle stanze con orientamento al nord.
  • Arredamento: i mobili e l’arredamento devono essere disposti in modo tale da non ostacolare il flusso (e il passaggio) che scorre in una stanza. Quindi è meglio evitare mobili appuntiti e ingombranti. Per quanto riguarda la posizione del letto nel FengShui, normalmente si consiglia di porre la testata del letto a Nord, ma in realtà dipende da alcune variabili legate alla disposizione della stanza (per es, più o meno vicinanza alla porta).
  • I 5 elementi: il Feng Shui inoltre consiglia di includere nell’arredamento, mobili e decorazioni che permettano di controllare i 5 elementi (per esempio un acquario per l’acqua, oggetti di ferro (mettallo), piante (legno), vasi (terra), candele (fuoco).
  • Finestre di grandi dimensioni con una forma regolare, che vanno però posizionate non di fronte alla porta.
  • Interno ed esterno armonico. Se si dispone di uno spazio esterno è importante “coltivarlo” perché sia in armonia con lo spazio interno… e la presenza di piante e di un orto aiuta la mente e il corpo!
  • Eliminare il superfluo. Secondo il Feng SHui, gli oggetti che non usiamo ci rubano energia e ci trasmettono energia negativa. Per questo è importante liberarsene per lasciare l’energia libera di fluire.

 

Il metodo Konmari e Marie Kondo

Marie Kondo è l’autrice del libro “Il magico potere del riordino” che cerca di trovare il modo migliore per riordinare casa (e la mente).

Alcuni dei principi fondamentali sono:

  • Effetto Boomerang: riordinare casa significa non solo riordinare, ma anche liberarsi delle cose che non ci servono. Perché se accumuliamo cose, anche se cerchiamo di metterle in ordine, finiremo prima o poi per ritrovarci pieni di oggetti sparpagliati e disordinati in tutta casa.
  • Imparare a buttare ciò che non ci serve. Questo vuol dire lasciare andare e donare le cose. Tra gli oggetti ce ne sono alcuni che hanno un significato che è viscerale e ci rende felici, mentre altri ci lasciano indifferenti. Se davanti a un oggetto ci troviamo incerti se buttarlo o meno, allora probabilmente non ci interessa davvero ma siamo vittime di un impulso nevrotico. Gli oggetti indifferenti ostruiscono la casa, e pertanto è importante liberarsene. Ma prima dobbiamo trovare un attimo, per ringraziare l’oggetto e salutarlo (per non provare sentimenti colpa e dare valore all’oggetto e allo sforzo che abbiamo fatto per comprarlo).

Per realizzare questo compito, il metodo Marie Kondo si sviluppa attraverso 9 passaggi, da realizzare uno di seguito all’altro e passando al successivo solo quando si è completato il primo.

  1. Buttare tutto ciò che ci risulta indifferente e che non ha significato per noi (ricordandosi sempre di ringraziare e salutare)
  2. Conservare solo ciò che apporta allegria e benessere alla nostra vita
  3. Una cosa alla volta: Ordina per categorie, non per zona. Per esempio inizia dall’armadio non da tutta la stanza! Inizia dai vestiti: è una scelta più facile, perché siamo al corrente di cosa indossiamo e cosa no.
  4. Organizza in maniera verticale i vestiti, realizzando piccoli triangoli per poi appenderli, Una sorta di libreria degli indumenti.
  5. Non rimandare. È importante iniziare e concludere ogni categoria.
  6. Conservate gli oggetti che hanno valore. Tutto ciò che è intorno a voi deve avere un senso.
  7. Realizzate questo lavoro da soli, perché insieme ad altri potreste confondervi, rimandare o farvi convivere a non gettare gli oggetti.
  8. Non spendere soldi in mobili. Molto spesso sarà sufficiente ordinare nella maniera giusta e buttare il superfluo per farvi bastare i mobili a disposizione.

E voi cosa ne pensate? Siete pronti a mettere ordine nella vostra casa (e magari anche nella vostra vita)?

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Bibliografia

  • Dalle parole ai fatti - il linguaggio fra immaginario e agire sociale - Vanessa Maher 
  • https://es.wikipedia.org/wiki/Mary_Douglas
  • https://www.healthline.com/health-news/5-health-benefits-of-spring-cleaning
  • https://www.healthline.com/health/depression-and-a-clean-home
  • https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15581103
  • https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0956797613480186
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Marie_Kond%C5%8D
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Feng_shui

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