Relazioni tossiche

Questo articolo tratterà di relazioni tossiche, fornendo sei campanelli d'allarme per valutare se si sta vivendo una relazione disfunzionale.

30 NOV 2021 · Tempo di lettura: min.
Relazioni tossiche

Il noto rapper Marracash racconta, nelle interviste a "L'assedio" e a "Noisey Italia", di aver vissuto una relazione tossica per un anno e mezzo con una ragazza che definisce "narcisista maligna". Parla di una relazione tossica, costellata di denunce, risse, di una vita di coppia che gli ha davvero "tolto la vita".

Afferma di essersi rivolto ad un Psicologo dopo aver vissuto questa storia, provato da un senso di disistima per se stesso, in quanto si chiedeva spesso come avesse potuto farsi coinvolgere e restare in un rapporto così nocivo.

Certamente non bisogna essere un famoso rapper per rischiare di cadere in relazioni tossiche. Ognuno di noi può ritrovarcisi dentro, per un momento di fragilità personale, per solitudine o per un particolare incastro relazionale con l'altro. Non è semplice, quando si è direttamente coinvolti, riconoscere che la propria relazione di coppia sia tossica. Infatti, esistono relazioni più o meno visibilmente problematiche.

2 tipologie relazioni disfunzionali

Possiamo riassumere due categorie relazionali disfunzionali:

  • con manifestazioni eclatanti, attivo-aggressive, come quella descritta da Marracash;
  • con manifestazioni più silenti, passive, con movimenti interpersonali più difficili da riconoscere a prima vista.

2 tipi di violenza

A tal proposito, occorre segnalare che esistono due tipi di violenze:

  • fisiche, con atti di aggressività perpetrati contro il corpo dell'altro, che lasciano segni evidenti e visibili sulla pelle;
  • psicologiche, con atti di aggressività perpetrati contro la mente, che lasciano segni e solchi emotivi molto profondi.

6 campanelli d'allarme per capire se si tratta di una relazione tossica

Ecco 6 campanelli d'allarme per capire se rischi di essere in una relazione tossica. Valuta se:

  1. vivi situazioni di aggressività attiva o passiva, fisica o psicologica;
  2. ti senti controllato/a e non libero/a di essere te stesso/a;
  3. la tua relazione è molto intensa e cronicamente instabile;
  4. nella tua coppia si oscilla tra idealizzazione e svalutazione dell'altro, tra un atteggiamento estremamente bisognoso ed il rifiuto, tra aggressività e sottomissione;
  5. se il/la partner si atteggia spesso a vittima e ti fa sentire in colpa anche quando non hai la percezione di aver commesso errori;
  6. ti senti accusata/o di qualcosa che non senti tuo, che percepisci non ti appartenga, in quanto possono essere messi in atto meccanismi di proiezione sull'altro di aspetti di sé che non si accettano come propri.

Cosa fare, dunque, in questi casi?

  • Affidati spesso alle tue sensazioni.
  • Non ricorrere ad agiti (azioni non pensate), ma rifletti sulla tua situazione personale e di coppia.
  • Poniti delle domande su di te, sull'altro e sulla vostra coppia.
  • Comunica nella coppia, verbalizzando i tuoi vissuti all'altro.
  • Non sentirti in colpa per aver vissuto in una relazione che si è verificata per te dannosa, inautentica, non sentirti "stupido/a" per aver creduto ad una veridicità che si è verificata fasulla. Infatti, quando si è coinvolti in una relazione di coppia non si ha sempre la capacità di vederci chiaro, nitido, limpido, anzi, soprattutto nelle relazioni tossiche, il clima è confusivo, caotico e fumoso.
  • Se hai la percezione di non vederci chiaro e di non stare bene in relazione, puoi chiedere aiuto ad un professionista, Psicologo e/o Psicoterapeuta, per rendere meno fumosa la sensazione del vivere in coppia. Ricorda che i panni sporchi NON si lavano necessariamente in casa propria. Come infatti le lavanderie si adoperano per sistemare e gestire i capi più difficili e delicati, esistono professionisti che si occupano di questioni personali-emotivo-affettive complesse, fragili e bisognose di aiuto.

Questi sono solo alcuni riferimenti a segnali e suggerimenti pratici che possono essere utili a chiunque intenda informarsi sulla tematica, pensi o tema di trovarsi in una relazione non funzionale o conosca persone care che possano viverne.

L'aspetto fondamentale per chiunque legga è porsi degli interrogativi sulla propria relazione. È importante chiedersi: "il gioco vale la candela?", "gli aspetti positivi sono tanto forti da superare quelli negativi?", "la relazione che sto vivendo mi sta facendo sorridere dentro?". Se le risposte sono negative, è bene farsi coraggio e chiedere aiuto.

"Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi" (R. Benigni).

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Scritto da

Dott.ssa Michela Benini

Bibliografia

  • Filippini, S. Relazioni perverse: la violenza psicologica nella coppia. Franco Angeli, 2016.
  • Carli, L., Cavanna, D., Zavattini, G.C. Psicologia delle relazioni di coppia. Il Mulino, 2014.

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