Rapporti di coppia: l’importanza dell’“aver cura” dell’altro

Ammirazione, affetto, concepire la coppia come squadra, conoscenza dell’altro, condivisione dei momenti di incontro e scontro: prendersi cura dell’altro è impegnativo ma fondamentale.

7 FEB 2020 · Tempo di lettura: min.
Rapporti di coppia: l’importanza dell’“aver cura” dell’altro

" E guarirai da tutte le malattie

Perché sei un essere speciale

Ed io, avrò cura di te".

Cantava Battiato nella sua canzone forse più celebre "La cura". Alla sua amata prometteva sollievo da paure e ipocondrie, da dolori, sbalzi d'umore, ossessioni e manie: meglio di uno psicologo o psicoterapeuta, verrebbe da dire!

Già…l'amore che cura dalle malattie. Ma forse sarebbe più giusto affermare che l'amore, nel suo prendersi cura, contribuisce a evitare che le malattie, specie quelle afferenti alla sfera psichica, insorgano.

Ma cosa significa prendersi cura dell'altro?

Accudire, ascoltare, accogliere: prendersi cura dell'altro significa pensare ai grandi progeti insieme così come ai piccoli particolari.

Ecco un piccolo "vademecum della cura":

  • Attenzioni, mai farle mancare

Potrà sembrare ovvio, ma la verità è che la prima cosa che si finisce per trascurare è proprio questa. Il difficile infatti non è la conquista della persona amata, ma la quotidianità, il mantenere alta l'attenzione nei suoi riguardi. Quando si tratta di mettere in pratica queste attenzioni ogni giorno, finiamo per danneggiare la nostra relazione a causa di atteggiamenti di indifferenza o di trascuratezza, rinviando a un altro momento le piccole accortezze.

  • Bando alle recriminazioni

Quando diamo per scontato che l'altra persona abbia l'obbligo di fare determinate cose per noi, in quei momenti stiamo mettendo in pericolo la relazione. In questo modo infatti rischia di innescarsi un circolo vizioso malsano, che se non interrotto può determinare la fine di una storia. Ricordate: nulla è obbligatorio in un rapporto d'amore!

  • Uscire dalla routine

Le abitudini sono spesso all'origine della mancanza di cura, di cui l'unica responsabile è la coppia che non nutre più l'amore. Se non ci prendiamo l'impegno di dedicarci all'altro, rischiamo di far svanire l'entusiasmoe il desiderio di mantenere vivo quell'affetto. Diamo per scontato che il nostro partner o le persone che ci circondano siano sempre disposte ad aspettarci, di sopportarci o di comprenderci di fronte a tutto.

  • Esserci!

Di fronte alle difficoltà, alle incomprensioni, agli ostacoli che la vita ci pone, per mantenere una relazione in salute, è vietato sparire! Sono sempre più numerosi gli episodi di ghosting ovvero il "diventare fantasmi". Il ghosting consiste infatti nel "mettere fine ad una relazione interrompendo tutti i contatti ed ignorando i tentativi di comunicazione del partner". Parliamo di ghosting dunque quando una persona magicamente scompare, non rispondendo più al telefono, non facendosi più vedere in giro o cancellandosi da tutti i social. Ma si può "essere fantasmi" pur rimanendo presenti: basta non ascoltare ciò che l'altro ha da dirci, diventando simili a muri di gomma. Cambia la forma, ma la sostanza è sempre un partner che non c'è più!

  • Assumersi le proprie responsabilità

Condividere o meno una casa, sposarsi o no, avere o non avere dei figli… Sono scelte importanti sia che si decida in un senso o nell'altro. Prendersi cura dell'altro significa mettersi in ascolto delle sue esigenze e di ciò che egli desidera/spera/progetta per il futuro della coppia. Se è vero infatti che certe scelte non possono essere imposte è altrettanto vero che il loro rifiuto può comportare fragilità e senso di insicurezza in chi ci sta accanto. Abbiate il coraggio dei vostri sì e dei vostri no.

Ricordandoci sempre che: non esistono gli amori eterni ma esistono gli amori ben custoditi!

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Scritto da

Dott.ssa Valeria Tramannoni

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