Quali effetti ha l’insonnia sul nostro cervello?

Sono molti gli studi che dimostrano le conseguenze che ha sulla salute il non dormire o il dormire poco e male.

19 DIC 2018 · Tempo di lettura: min.
Quali effetti ha l’insonnia sul nostro cervello?

L’insonnia è un indicatore della presenza di problemi in corso, della presenza di stati d’animo ancora non elaborati, spesso legati al troppo lavoro, alle vicende della giornata appena trascorsa o a quelle del periodo di vita che stiamo vivendo. L’insonnia poi porta anche con se altri problemi dovuti al mancato riposo.  

Obesità, diabete, rischio di soffrire di problemi cardiovascolari, pressione arteriosa alta, depressione, problemi al sistema immunitario…Sono molti gli effetti negativi che comporta non dormire le ore che dovremmo. In più, l’insonnia non solo danneggia la nostra salute fisica e psicologica ma anche il funzionamento del nostro cervello ne risente in modo significativo.

L’insonnia non è patologia in sé, ma un effetto secondario di un’altra, che può essere fisica o mentale. Problemi come i dolori muscolari o lo stress possono provocare difficoltà per conciliare il sonno o che si dorma meno ore di quelle raccomandate dagli specialisti, ossia tra 6 e 8 ore al giorno. Metterci molto ad addormentarsi, non riposare profondamente o dormire una media di 4 o 5 ore al giorno può provocare importanti problemi alla nostra salute.

I ricercatori della School of Medicine David Geffen dell’Università di Los Angeles e dell’Università di Tel Aviv dicono che l’insonnia è dannosa come ubriacarsi e causa gli stessi problemi mentali, visto che altera il corretto funzionamento del cervello. L’attività neuronale viene danneggiata e, per questo, abbiamo problemi nel nostro modo di percepire il mondo e, di conseguenza, nell'interagire con tutto quello che lo costituisce.

La capacità cognitiva viene profondamente deteriorata, i neuroni si muovono con lentezza e il funzionamento del cervello rallenta, compromettendo la comprensione e la realizzazione di qualsiasi tipo di attività. Per valutare le conseguenze nocive che ha non riposare bene, il team di lavoro analizzò il comportamento di 12 soggetti con epilessia a cui avevano impiantato elettrodi nel cervello. I ricercatori volevano capire dove e quando iniziano gli attacchi.

Durante lo studio vennero fornite attività che consistevano nell’ordinare, attraverso categorie, una serie di immagini. Il gruppo di lavoro sottolineò che, man mano che passavano le ore e i partecipanti all’esperimento iniziavano a essere stanchi, l’esercizio gli risultava più complesso.

I professionisti hanno analizzato il funzionamento del lobo temporale, che ospita la capacità mnemonica e il riconoscimento visivo, e hanno constatato che l’insonnia rallenta il funzionamento delle cellule cerebrali e, per questo, la comunicazione dei neuroni.

Allo stesso modo, hanno scoperto che le cellule cerebrali rispondevano in maniera lenta agli stimoli e che rallentava anche il funzionamento delle onde cerebrali, il che si traduceva in problemi nel realizzare esercizi e nel presentarsi di lapsus mentali. Gli specialisti, infatti, hanno comparato gli effetti che provoca l’insonnia nel cervello con quelli di un’ubriacatura: stanchezza, attività cerebrale lenta, problemi di perdita della memoria, trasmissione neurale scarsa, lapsus mentali e vuoti di memoria, ecc. A lungo andare, questi problemi sono negativi quanto il bere tutti i giorni e andare a dormire ubriachi.

Curare l’insonnia, dunque, è necessario per avere un cervello sano e un’attività cognitiva completa.

Articolo rivisto e corretto dalla Dott.ssa Patrizia Mattioli    

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Commenti 1
  • Falcone Francesco

    Grazie Mille Dottoressa!

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