Psicosi: cos'è, i sintomi e il trattamento

La psicosi potrebbe essere il risultato di fattori psicologi, genetici, biologici e sociali.

23 FEB 2017 · Tempo di lettura: min.
Dal film Psyco di Alfred Hitchcock.

Quali sono i sintomi della psicosi? Quali sono i principali disturbi psicotici?

II termine "psicosi" fu utilizzato per la prima volta nel XIX secolo. In quel momento, questa parola indicava principalmente una malattia mentale. Nonostante ciò, con il passare del tempo, il termine psicosi (o disturbo psicotico) ha iniziato ad indicare un grave alterazione della psiche che porta gli individui che ne soffrono a perdere il contatto con l'ambiente circostante e con i propri sentimenti. Questo disturbo, che può presentarsi in diverse forme, rende complesso vivere la vita di tutti i giorni sia a livello relazionale che lavorativo. Quando si presenta, la psicosi rende complicata l'autonomia dell'individuo, la formazione della personalità e il controllo di sé.

Tutti i disturbi che caratterizzano la psicosi solitamente compaiono durante l'adolescenza e sono spesso causati da un'insieme di cause che non sono ancora del tutto chiare. La psicosi, infatti, potrebbe essere il risultato di fattori psicologi, genetici, biologici e sociali.

I sintomi del disturbo psicotico

Per poter intervenire in tempo, i sintomi della psicosi devono essere riconosciuti il prima possibile. Questi campanelli d'allarme possono variare da persona a persona ma, in generale, comprendono dei sintomi che vi elencheremo di seguito.

  • Allucinazioni: la persona vede, sente, gusta o odora cose che in realtà non esistono.
  • Deliri: si manifestano attraverso convinzioni errate e perdita del senso della realtà.
  • Catatonia: la persona resta in una posizione fissa o ripete determinati movimenti, non rispondendo agli stimoli esterni.
  • Eloquio disorganizzato: si tratta dell'incapacità di parlare in maniera logica per poter farsi comprendere dagli altri.
  • Appiattimento dell'affettività: la persona non mostra segni di emozioni e ha il viso immobile e la voce monotona.
  • Abulia: si manifesta attraverso la perdita di iniziative e interesse che non permettono di portare a termine le attività.
  • Alogia: l'individuo ha difficoltà nella fluidità del linguaggio e si esprime in maniera breve ed essenziale.

Generalmente, l'episodio di psicosi viene suddiviso in prodromo, fase acuta o attiva e recupero. Nella prima fase i sintomi sono ancora poco visibili ma la persona comincia ad avere un cambiamento nelle proprie sensazioni e percezioni. Nella fase acuta i sintomi sono forti e maggiormente riconoscibili. Nel recupero, infine, i sintomi terminano.

Fra i principali disturbi psicotici troviamo la schizofrenia, il disturbo psicotico condiviso, il disturbo delirante, il disturbo schizofreniforme, il disturbo psicotico condiviso, il disturbo psicotico breve e il disturbo schizoaffettivo.

Il trattamento della psicosi

Per poter evitare la fase acuta, sarebbe preferibile affrontare la situazione fin da subito, con l'apparizione dei primi sintomi. Un intervento rapido e deciso, infatti, può migliorare di gran lunga la vita quotidiana del paziente e quella dei suoi famigliari. Per trattare la psicosi è necessario intraprendere sia un percorso psicoterapeutico che il trattamento farmacologico. Negli ultimi decenni, infatti, sono stati fatti grandi passi in avanti nella creazione di nuovi farmaci antipsicotici maggiormente efficaci.

In questo percorso, è fondamentale l'aiuto della famiglia che dev'essere parte della terapia per poter essere in grado di accompagnare il paziente verso la guarigione.

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