Problemi a dormire: come combatterli
Dormire bene è difficile per molte persone, preoccupazioni o disturbi della digestione influiscono molto sulla qualità del sonno. Piccoli e semplici consigli possono migliorare la situazione
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Le cause più comuni sono lo stress e la depressione ma a volte si tratta anche di cause esterne: rumori nell’ambiente circostante, luce che penetra nella stanza o la poca ventilazione della camera da letto per dirne alcuni.
L’insonnia consiste in una riduzione della capacità di dormire nel soggetto, non solo nel prendere sonno ma anche nel mantenerlo. È il problema più frequente e si manifesta soprattutto fra donne e anziani.
Soffrono d’incubi e crisi notturne in cui ci fa prendere dalla paura di qualcosa soprattutto i bambini. Cosa abbastanza comune, che tende a scomparire con l’adolescenza. Più raramente colpisce gli adulti, che ne soffrono solo se sono sottoposti a forte stress o se hanno vissuto un evento traumatico. Sono sogni dai contenuti spaventosi, che arrivano nella fase REM (la più profonda) e svegliano il bambino. I terrori notturni sono più gravi. Chi ne soffre si sveglia gridando, con tachicardia o forte sudorazione. Dopo un episodio simile ci si sente frastornati e non si ricorda cosa si è sognato, a differenza di quello che capita con gli incubi.
Questo problema di solito si manifesta nel primo terzo della notte, e fa accadere che il soggetto compia azioni semplici come sedersi sul letto, o più complesse come nascondersi, vagare per le stanze e in alcuni casi aprire anche la porta per uscire.
Se ci è capitato di non dormire per alcuni giorni per colpa dell’insonnia, può anche succedere che iniziamo a preoccuparci eccessivamente per il fatto di non dormire. L’American Accademy of Sleep Medicine riporta che fra un 10 e un 15% degli adulti soffre di problemi di insonnia e che si affligge durante il giorno per colpa di questo problema. Si tratta di un circolo vizioso perché ci si mette a letto con il dubbio di non dormire, e andare a letto preoccupati è la maniera migliore per non dormire.
Bisogna associare il letto all’idea di dormire, non con la frustrazione e i problemi di insonnia. Meglio non fare nessun’altra attività a letto: niente tv, cibo, radio o libri.
- Vai a dormire solo quando hai sonno
- Se non riesci a prendere sonno nei primi 15 minuti meglio alzarsi, rilassarsi in altro modo e tornare a letto dopo
- Prova a stabilire un ritmo regolare di sonno e veglia, andando a dormire e svegliandosi sempre alla stessa ora, anche nel fine settimana e durante le vacanze
- Fumare e bere alcol diminuiscono in maniera importante la qualità del sonno, quindi meglio evitarli
- Meglio mangiare due o tre ore prima di andare a dormire e fare pasti leggeri, per evitare problemi di digestione
- È consigliabile non bere liquidi poco prima di dormire, si aumenta il rischio di svegliarsi per andare al bagno
- Evita caffè e the nel pomeriggio
- Non prendere assolutamente sedativi o sonniferi senza aver visto un medico
Se il problema si presenta in maniera continuativa per tanti giorni di fila è meglio consultare uno psicologo o uno psichiatra, giacché a volte si tratta di disturbi psicosomatici che hanno una base ansiogena e depressiva, il che non fa altro che peggiorare la situazione.
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Quest'anno compirò 80 anni e dormo in maniera disturbata dai miei tre anni, quando all'improvviso morì mia madre. Non ho mai affrontato sistematicamente tale problema perché lo ritengo difficilmente risolvibile. Preferisco affrontare i problemi che riguardano la mia psiche e sono più o meno convinta che prima o poi recupererò le notti disturbate e interrotte.