Preoccupazione o ansia?

“Preoccupazione” e “ansia” sono due stati psicologici molto diversi eppure vengono usati in modo indiscriminato. Come distinguerli?

18 MAR 2016 · Tempo di lettura: min.
Preoccupazione o ansia?

Le persone spesso usano i termini "preoccupazione" e "ansia" in modo intercambiabile, pur essendo stati psicologici molto diversi. Sebbene sia la preoccupazione che l'ansia siano associati ad un generale senso di apprensione e inquietudine, in che modo si provino e le implicazioni che hanno per la nostra salute emotiva e psicologica sono ben distinti.

10 Differenze tra preoccupazione e ansia

  1. Noi tendiamo a sperimentare la preoccupazione nelle testa e l'ansia nel corpo. La preoccupazione tende ad essere più focalizzata sui pensieri, mentre l'ansia è più viscerale in quanto il corpo trattiene ciò che si prova.
  2. La preoccupazione tende ad essere più specifica, mentre l'ansia più diffusa. Ci si preoccupa di raggiungere l'aeroporto in tempo (minaccia specifica), e si prova ansia di 'viaggiare' (inquietudine vaga e più generica).
  3. La preoccupazione è focalizzata sull'aspetto verbale mentre l'ansia comprende sia la verbalizzazione di pensieri che immagini mentali. Questa differenza è importante per comprendere come immagini mentali di carattere emotivo, come quelli associati all'ansia, provochino una maggiore risposta cardiovascolare rispetto a pensieri verbali emotivi (come quelli associati alla preoccupazione). Questo è un altro motivo per cui l'ansia si percepisce in tutto il corpo.
  4. La preoccupazione spesso innesca la soluzione dei problemi, l'ansia no. La preoccupazione può portare a pensare a strategie per affrontare una determinata situazione. L'ansia, invece, è più simile alla ruota di un criceto che continua a girare senza, però, arrivare a soluzioni efficaci (anzi, la natura diffusa dell'ansia porta a percepirsi come meno efficaci nel problem solving).
  5. La preoccupazione crea lieve stress emotivo, l'ansia può crearne anche di gravi. L'ansia è uno stato psicologico molto più potente e, di conseguenza, dirompente e problematico della preoccupazione.
  6. La preoccupazione è causata da questioni più realistiche rispetto a quelle legate all'ansia. Se si è in apprensione per un licenziamento perché si è consapevoli di aver svolto male un determinato compito, si è preoccupati. Se siete in apprensione per un licenziamento perché il vostro capo non si è informato su come è andato il saggio di pianoforte di vostro figlio, si è in ansia.
  7. La preoccupazione tende ad essere controllabile, l'ansia molto meno. Tramite il problem solving e il pensare a strategie per affrontare la causa della preoccupazione, questa si può ridurre notevolmente. Si percepisce molto meno controllo sull'ansia perché è molto più complesso 'parlare a noi stessi al netto di essa'.
  8. La preoccupazione tende ad essere uno stato temporaneo, l'ansia può perdurare. Una volta che il problema viene risolto, la preoccupazione diminuisce fino a sparire. L'ansia può indugiare per lunghi periodi e passare da un focus all'altro (ad esempio, una settimana ci si sente in ansia per il lavoro, poi per la salute, poi per i figli...).
  9. La preoccupazione non influisce sul funzionamento professionale e personale, a differenza dell'ansia. Nessuno si prenderebbe un giorno di malattia per sedersi e preoccuparsi se il proprio figlio adolescente farà bene l'esame di maturità. Ma l'ansia può far sentire così irrequieti, a disagio e incapaci di concentrarsi che si potrebbe percepire davvero troppa difficoltà nello svolgere il proprio lavoro.
  10. La preoccupazione è considerata uno stato psicologico di regolazione mentre l'ansia no. Ad una certa intensità e durata, l'ansia è considerata un vero e proprio disturbo mentale, che richiede un trattamento psicologico e, in situazioni di forte compromissione del funzionamento personale, anche farmacologico.

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Scritto da

Anonimo-151736

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