Perché sabotiamo le nostre storie d’amore e come smettere di farlo

I rapporti sentimentali sono estremamente complessi, che succede quando oltre a questo ci aggiungiamo il nostro motore di auto-sabotaggio?

19 NOV 2020 · Tempo di lettura: min.
Perché sabotiamo le nostre storie d’amore e come smettere di farlo

I rapporti sentimentali sono estremamente complessi, che succede quando oltre a questo ci aggiungiamo il nostro motore di auto-sabotaggio?

Prima dobbiamo chiarire a cosa ci riferiamo quando parliamo di sabotaggio delle relazioni amorose. Stiamo parlando di quell'insieme di comportamenti tossici che spingono il partner ad allontanarsi o a porre fine alla relazione. Ti capita spesso di entrare in una relazione con la sensazione perenne di condanna imminente, assumendo che in un modo o nell'altro si tradurrà in un fallimento, che l'altro ti lascerà?

Tutte queste preoccupazioni potrebbero spingerci verso la decisione di staccare la spina, quando le cose si fanno più complicate o non destano la stessa forma di entusiasmo.

Raquel Peel, una ricercatrice e psicologa americana ha deciso, mossa dalla curiosità di comprendere le dinamiche dei suoi stessi vissuti, di indagare il fenomeno del sabotaggio nelle relazioni sentimentali.

Lo ha fatto in due modi: intervistando psicologi esperti in consulenza di coppia per comprendere le caratteristiche specifiche dell'auto-sabotaggio, e intervistando ben 600 persone nel mondo che si sono definite sabotatrici delle loro storie sentimentali, per comprendere il significato che avrebbe spinto le loro azioni. È venuto fuori che, nonostante si trattasse di un campione di persone molto vario, che differiva per età, background culturale ed orientamento sessuale, i soggetti intervistati fornivano risposte molto simili. Secondo la ricercatrice, pare che manifestassero quelli che lo psicologo e ricercatore americano John Gottman chiama i "quattro cavalieri dell'apocalisse", ossia critica, stare sulla difensiva, disprezzo e ostruzionismo. Si tratta di quattro stili comunicativi che secondo il ricercatore possono portare alla fine di una relazione.

Vediamoli nello specifico.

I "quattro cavalieri dell'apocalisse"

  1. La critica implica tutti quegli attacchi mirati verso il partner riferiti alla sua personalità piuttosto che ad un comportamento specifico. "Sei un irresponsabile. Dovevi portare fuori l'umido" Al posto di "Hai dimenticato di portare fuori l'umido."
  2. Il disprezzo si manifesta in tutti quei comportamenti svalutanti e offensivi verso l'altra metà mirati a denigrare, ridicolizzare l'altro con espressioni di disappunto o un uso sistematico di sarcasmo punzecchiante. Si tratta di un vero segno di mancanza di rispetto.
  3. Lo stare sulla difensiva è sicuramente un meccanismo automatico all'interno di una dimensione conflittuale ma non risulta funzionale per un rapporto. Quando ci mettiamo sulla difensiva, finiamo per vivere una forte tensione facendo fatica a sintonizzarci con l'oggetto della discussione in atto. Non saper riconoscere i propri errori e le proprie responsabilità, trovare sempre giustificazioni, rispondere ad una critica con un'altra tentando di avere solo ragione sono esempi di un comportamento eccessivamente incentrato sulla difensiva.
  4. Ostruzionismo. Chi fa ostruzionismo, si rifiuta di fornire risposte. Adottare questa modalità all'interno di una relazione di coppia può risultare controproducente con il tempo. Quando diventa una risposta sistematica, finisce per rivelarsi un modo per dirigersi verso l'uscita di una relazione piuttosto che un tentativo di farla funzionare.

Tutte le coppie finiscono per mettere in atto queste modalità, se pure con grado e modo che risultano variabili. Tuttavia, secondo la ricercatrice Peel, la motivazione che spinge a sabotare le nostre relazioni amorose è sempre la stessa: per proteggerci. Sebbene autotutelarsi sembri essere il motivo emerso all'interno delle interviste, le spiegazioni sottostanti collegate all' auto-sabotaggio sono molto complesse e radicate.

Come smettere di sabotare le proprie relazioni amorose

  • Smetti di entrare in relazioni che sono spacciate in partenza

Smettila di focalizzarti su persone che non sono emotivamente disponibili o che sono oggettivamente sbagliate per te. Non puoi perseguire qualsiasi rapporto che ti trovi di fronte. Impara a ricercare quelle relazioni che hanno le caratteristiche per funzionare per te.

  • Comincia ad osservare i tuoi comportamenti nelle relazioni

Prova ad osservare i tuoi comportamenti e chiediti se sei il tipo di persona che richiede costanti rassicurazioni dal proprio partner. Chiediti se ti riesce facile andare in agitazione quando le cose si fanno "serie". Pensa ai quattro stili comunicativi descritti poco fa. Quanto spesso li tiri fuori? Cosa li fa scattare? Quali sono le credenze associate a te e al tuo partner quando ti comporti in questo modo? Prova ad osservare le tue azioni o rifletti su quelle del passato, cerca di comprendere le ragioni che ci sono dietro.

  • Prova a vedere il tuo partner come compagna/compagno della stessa squadra

È importante comprendere in che modo possiamo collaborare con la nostra metà e al contempo in che modo possiamo renderci vulnerabili insieme. Prova a chiederti se tu e il tuo partner siete dalla stessa parte, se condividete gli stessi obiettivi di coppia. È fondamentale prima di ogni cosa comunicare cosa ci aspettiamo da un rapporto con chiarezza. Va da sé che questo aspetto non va esteso ad una prima fase, quella della conoscenza. Tuttavia, in una relazione stabile è importante entrare nella prospettiva che in coppia si crea una sorta di "lavoro d'arte" a cui si prende parte insieme in un processo complesso di co-creazione. Questo aiuta a vedere un rapporto come un progetto che viene costruito insieme piuttosto che vedere l'amore come qualcosa che ci accade e di cui abbiamo poco controllo e padronanza, finendo inevitabilmente per spezzarci il cuore.

Molti auto-sabotatori di relazioni amorose fanno spesso riferimento a quella sensazione scoraggiante di sapere che sono in un rapporto che sta per avere fine, creando una profezia che si auto-adempie. Avvalendoci invece di un filtro mentale diverso, quello di cui parlavamo poc'anzi, ossia l'amore come lavoro d'arte si può provare a smussare la visione pessimistica, secondo la quale, le cose prima o poi finiranno. Prima di tutto, va focalizzata l'attenzione non su quello che stiamo ottenendo o perdendo nella relazione, quanto su quello che abbiamo da offrire.

  • Sii gentile con te stessa/o

Sebbene dietro l'auto-sabotaggio ci sia una motivazione collegata al tuo bisogno interno di proteggerti da quello che percepisci come minaccia, lo stai facendo nel modo sbagliato. Il modo più funzionale per proteggersi in una relazione è quello di sviluppare con il tuo partner uno spirito di squadra e aiutarla/o a conoscerti, provando insieme a identificare il tuo pattern di sabotaggio per sconfiggerlo. Per quanto le storie d'amore non saranno mai facili da gestire, se la smettiamo di sabotarci, forse possono risultare più semplici da raggiungere.

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Scritto da

Dott.ssa Maria Teresa Caputo

La dott.ssa è Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo Cognitivo-Comportamentale, iscritta all'ordine degli Psicologi della Regione Campania. Svolge la professione privatamente occupandosi di disturbi d’ansia, depressione, disturbo ossessivo compulsivo, lutto nell’ età evolutiva e nell’età adulta.

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Bibliografia

  • Gottman , J. M. ( 1993 ). A theory of marital dissolution and stability . Journal of Family Psychology, 7 , 57 – 75 .
  • Peel, R. ( 2020 ).Why Do we Sabotage Love? A Thematic Analysis of Lived Experiences of Relationship Breakdown and Maintenance. Journal of Couple & Relationship Therapy.

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Commenti 2
  • Barbara Recine

    Perché le Storie impegnative costano!

  • Miriana Tortora

    Salve, vorrei avere un parere sulla mia situazione. Ho sempre avuto relazioni di scarso valore, un primo fidanzatino che mi ha fatto scendere l'autostima sotto 0, un ragazzo che mi ha tradito con mia cugina, un altro con la mia migliore amica. Quest'estate esco finalmente con un ragazzo, senza nessuna aspettativa. Le cose vengono da sé abbiamo entrambi voglia di vederci, di passare del tempo insieme e stiamo davvero bene. Una favola. Dopo 3 mesi, inizio a creare continuamente discussioni insensate, ad essere gelosa e possessiva a livelli psicopatici. Chiunque penso se la sarebbe data a gambe levate, lui invece mi resta accanto, capisce la mia storia e vuole risolvere queste cose con me. Mi capisce più lui che io stessa. Dopo l'ultimo litigio grande, parlo con un'amica (di solito tengo tutto per me) di questa situazione. Lei mi aiuta a far chiarezza. Mi rendo conto che davvero voglio questa persona. Che è davvero una bella persona, sana ed equilibrata. Dunque dal quel momento in poi (ovvero dal 9 Gennaio in poi) 0 discussioni, tutto e tranquillo e sereno. Tuttavia lo sento un po' distaccato, un po' più freddo del solito gliene parlo e mi risponde che un po' è il lavoro e un po' i suoi pensieri tornano sempre ai nostri litigi, mi dice che non sa se vuole una persona così al suo fianco, che ha 28 anni e non ha più tempo di scherzare. Mi dice che pensa che io adesso sto fingendo solo per non perderlo. Cerco di spiegargli che io normalmente non sono così, che non potrei mai stare con una persona con cui non posso essere me stessa. Giovedì decide di prendersi del tempo per pensare. Purtroppo credo che si sia arrivati ad un punto di non ritorno. Io ci sto davvero malissimo perché penso di aver perso una gran bella persona solo per le mie paranoie. Credo di aver attuato un vero e proprio auto sabotaggio, e di essermi fatta dominare dall'incoscio. C'è qualcosa che si può fare in questi casi? Ovviamente, vorrei tanto non perderlo. Anche se ne dubito che ormai sia possibile. E soprattutto vorrei capire qual è la terapia più adatta al mio caso

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