Perché i bambini trattengono la cacca?

Nell'articolo qualche riflessioni in merito al controllo sfinterico del bambino e qualche utile suggerimento per genitori e educatori.

25 NOV 2015 · Tempo di lettura: min.
Perché i bambini trattengono la cacca?

Il controllo sfinterico (anale e vescicale) è contraddistinto dal passaggio evolutivo da un riflesso del tutto automatico ad uno volontario, acquisito grazie allo sviluppo cognitivo ed emotivo. Si impara a gestire prima quello anale, successivamente quello vescicale.

Il controllo sfinterico vescicale/anale

Dai O ai 12 mesi: la motricità vescicale e anale è contraddistinta da un certo automatismo infantile. Il periodo critico è il il passaggio da una alimentazione liquida, dal latte, alla pappa: è il primo passaggio critico dell'evoluzione funzionale del controllo sfinterico.

Dai 12/36 mesi: è stadio della inibizione.

A partire dai 36 mesi che coincide con l'ingresso in materna, si consolida il vero e proprio controllo sfinterico anale e vescicale.

La defecazione e il suo controllo ha un significato e un senso ben preciso da un punto di vista psichico: è come se il bambino sperimentasse per la prima volta la dimensione del controllo di sé, del proprio fisico e delle proprie emozioni.

E' come se chiedesse:

a) "posso controllare una parte di me: ce la farò?

b) "e la mamma così non si occupa più di me: ho paura!"

c) "divento grande: ce la farò?"

e esprimesse in questo modo sentimenti di disorientamento, apprensione, angoscia e ansia.

La stipsi infantile

Un bambino che trattiene la cacca e non la fa né nel vasino, né nel water, né nel pannolino è un bambino che soffre di stipsi infantile, un bambino " che sciopera" e che provoca negli adulti che lo accudiscono una profonda angoscia e ansia.

A volte alcuni bambini interrogati sulle ragioni per le quali trattengono la cacca così rispondono:

  • "Ma io devo giocare!
  • "Dove va la cacca?"
  • "No, non voglio sedermi!"
  • "La cacca è sporca"
  • "Fa male!!..."

dimostrando di avere delle ragioni valide e convincenti che non soddisfano però l'adulto e così la preoccupazione perdura negli adulti e provoca disagio e apprensione per tutti.

Che fare?

  1. Innanzitutto, armarsi di pazienza e amore, essere disponibile al dialogo, incoraggiare e sostenere ogni successo... così come ogni insuccesso.
  2. Adottare un approccio soft al vasino o al riduttore: che libri e giochi arredano anche il bagno, che così diventa un luogo piacevole e persino divertente.
  3. Applicare lo slogan "Dare tempo al tempo": ciascun bambino ha un proprio ritmo, non bisogna avere fretta o misurare le tappe evolutive facendo dei paragoni con amichetti e fratelli.
  4. Non sgridarlo... (vergogna, senso di sporco).
  5. Organizzarsi sempre e non farsi cogliere impreparati: se si esce, avere sempre un cambio pulito; lasciare un cambio a disposizione al nido o presso chi si occupa del bambino- nonni/tate.
  6. Fare attenzione alla alimentazione e alla pulizia.
  7. Non proporre il vasino in concomitanza con la nascita di un fratellino, un trasloco, un evento che può risultare destabilizzante e stressante per il bambino.

E infine:

  • Con gli educatori: confrontarsi con gli educatori per definire insieme tempi e modi relativi al passaggio al vasino, o nel caso di stipsi come questo disagio si presenta, si caratterizza nella relazione bambino-scuola-famiglia
  • Con il pediatra: rivolgersi al pediatra per escludere origini organiche. (gli stessi pediatri riferiscono che nella maggior parte dei casi il problema ha origini funzionali ossia legate al comportamento del bambino, piuttosto che origini organiche)
  • Con lo psicologo: in caso di stipsi che perdura fino all'età di 4/5 anni per il quale genitori e educatori manifestano una serie preoccupazione, rivolgersi ad uno psicologo.

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Scritto da

Dott.ssa Cristina Fumi

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Commenti 6
  • Albinotti Maria Lucilla

    Buongiorno sono la nonna di un bambino di dieci anni e un Dsa iperattivo . Il problema che il problema che ci affligge è il trattenere le feci e sporcarsi di conseguenza A momenti alterni viene portato da una psicologa ma nulla .Mi può dare qualche suggerimento? Grazie mille buonagiornata

  • Francu Silvia

    La mia bimba che ha fatto 3 anni a dicembre da un mese che si rifiuta di fare la cacca neanche ne panolino se la yratiene dopo 5 giorni le faccio la perfetta con tanta fatica xche non vuole, cosa posso fare xche sono preocupata. Grazie mille.

  • Annarita Cecalupo

    Buonasera sono già sette giorni che mia figlia si rifiuta di fare la cacca in qualsiasi modo che può essere vasino o wc o pannolino dice ripetutamente NO e se la, trattiene stringendo forte il culetto abbiamo davvero provato di tutto e in tutti i modi cercando di mantenere la calma e tanta pazienza ma sta diventando difficile gestire la situazione, la pipi la fa tranquillamente Cosa possiamo fare? Grazie

  • Annalisa Aquilanti

    Mio figlio ha 5 anni e mezzo, non è autonomo nel fare la cacca al bagno, si sporca di continuo, ha paura di sporcarsi Le mani pulendosi da solo, cerca sempre il sostegno.della nonna poiché lei asseconda le sue esigenze, è seguito da una psicologa ma senza avere nessun riscontro, sa che tanto verrà pulito da qualcuno, io faccio di tutto per fargli fare le cose da solo, non so che fare.

  • Elena Telemakova

    Salve, mio bambino ha 2 anni e mezzo, e da un mese che fa pipì nel vasino da solo senza problemi, invece non riesce fare la cacca neanche nel pannolino, si trattiene dentro. Certo che lui mangia molto poco fin dalla nascita, però ha sempre fatto la cacca tutti giorni. Adesso fa fatica fare al terzo giorno, sono costretta a mettere la supposta .Sono molto preoccupata!

  • Laura Caporioni

    La mia nipotina di 2 anni e mezzo prima della quarantena faceva tranquillamente la cacca e durante la quarantena trattiene la cacca e si rifiuta di farla nel vasino

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