Nuove dipendenze: il Gioco d'Azzardo problematico

Il Gioco d'Azzardo problematico: anche i fattori emotivi e cognitivi "giocano" un ruolo.

23 GEN 2014 · Tempo di lettura: min.
Nuove dipendenze: il Gioco d'Azzardo problematico
Negli ultimi anni l'aumento delle opportunità di gioco d'azzardo ed il significativo incremento numerico dei giocatori hanno fatto emergere la questione delle conseguenze di questa pratica come un problema di sanità pubblica, alla luce dell'impatto del fenomeno sul benessere e sulla salute degli individui.

L'American Psychiatric Association considera il gioco d'azzardo patologico come un comportamento persistente, ricorrente ed in grado di compromettere le attività personali, familiari o lavorative (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders - DSM IV), riconoscendolo come un disturbo dl controllo degli impulsi non classificati altrove. Esistono inoltre similarità tra il gioco d'azzardo patologico e i disturbi correlati all'uso di sostanze.Alcuni autori hanno valutato il gioco d'azzardo lungo un continuum che va dal non gioco o non gioco d'azzardo problematico (I livello), al gioco d'azzardo a rischio (II livello), al gioco d'azzardo patologico (III livello).

Il gioco d'azzardo problematico, quindi, si riferisce a tutte quelle forme di gioco che si collocano al livello II o superiore. I giocatori d'azzardo utilizzano il gioco primariamente per alleviare le proprie emozioni negative e provare forme di eccitamento e fuga dalla realtà. Il comportamento problematico, infatti, risulta essere influenzato dagli stati d'umore e dalla possibilità offerta dal gioco di evadere dalla realtà.

Gli interventi di prevenzione e trattamento dovrebbero, quindi, considerare il ruolo dei fattori emotivi e delle credende e convinzioni di pensiero dei giocatori.

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Scritto da

Dr. Vittorio Sacchi

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