Non capisce i miei bisogni!

Amare vuol dire dare all’altro ciò di cui lui ha bisogno e non ciò che noi pensiamo possa andar bene.

17 GEN 2014 · Tempo di lettura: min.
Non capisce i miei bisogni!
A volte il rapporto di coppia può rivelarsi una gabbia dorata dalla quale vorremmo solo scappare perché i problemi sono lievitati a tal punto che la fuga sembra essere l'unica soluzione davvero realizzabile che possa mettere fine a conflitti. Ormai si è arrivati alla conclusione che le cose sono messe così male che risolverle non sia più possibile.

Sentiamo che il nostro compagno dopo anni trascorsi insieme nel tentativo di arrivare ad un compromesso non cambierà mai, che quell' aspetto della vita (ambito sociale, ambito sessuale, ambito familiare, ambito lavorativo) non sarà mai come avremmo voluto, siamo stanchi ed avviliti.Di fronte a noi c'è un bivio: mettere fine a quella relazione oppure tentare ancora in extremis di salvarla per l'ultima volta?È una scelta difficile, intima e personale.

Molto dipende da quanta energia ci è rimasta ancora da investire, da ciò che quella relazione significa per noi e per la nostra rete sociale (famiglia, amici, ecc.).L'amore rischia di morire quando non soddisfiamo più i bisogni primari del nostro compagno. Per questo motivo lui smette di sentirsi amato. Non sentirsi più amati costituisce l'arma più distruttiva che può portare direttamente al capolinea di un matrimonio.

È difficile dare al nostro partner quello che vuole e non ciò che noi avremmo necessità di ricevere. Spesso crediamo di amare, e in effetti è così ma non stiamo dando alla nostra compagna ciò che lei ci chiede da una vita. Si crea così una situazione di stallo in cui entrambi i partner pensano di dare più amore di quanto ne stiano ricevendo, nessuno dei due però riceve ciò che di cui ha bisogno. Amarsi senza capire i bisogni dell'altro vuol dire vivere un rapporto che prima o poi sprofonderà nelle sabbie mobili. Diamo all'altro ciò che manca a noi, se fossimo noi a riceverlo saremmo felici, ma nel nostro compagno non accende nessuna fiammella.

Proviamo con un esempio: è inutile informarsi in continuazione sulla giornata della nostra compagna credendo che partecipazione e sostegno possano compensare, ad esempio, il suo bisogno di relazioni sociali. Per una donna estroversa, è chiaro che frequentare altre coppie oppure le sue amiche sia un bisogno più prioritario rispetto al bisogno di essere sostenuta. Non soddisfarla in questo significa deluderla e in automatico contribuisce a creare un risentimento che ammazza ciò che di buono abbiamo dato (nell’esempio il sostegno).

È chiaro che questo non è altro che un singolo caso e non può essere considerato una regola generale proprio perché la scale dei bisogni di ciascuno è strettamente personale e legata alle sue necessità. 

La cosa importante è riuscire a guardare il proprio compagno non unicamente come l’oggetto del nostro amore ma anche come una persona staccata dal “noi” che mantiene quindi la sua individualità, solo così saremo in grado di soddisfarlo completamente.

 Dott.ssa Debora Stranieri, psicologa psicoterapeuta relazionale.

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Scritto da

Dott.ssa Debora Stranieri

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