New addiction: la dipendenza affettiva, quando la mia felicità è affidata a un altro diverso da me

Quando ìl potere della mia felicità è affidato a un altro diverso da me, mi trovo in una prigione psicologica inconsapevole e pericolosa. Forse parliamo di dipendenza affettiva.

30 AGO 2022 · Tempo di lettura: min.
New addiction: la dipendenza affettiva, quando la mia felicità è affidata a un altro diverso da me

Quando il potere della mia felicità è affidato a un altro diverso da me

La dipendenza affettiva, pur non essendo presente nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM 5), è stata nominata tra le new addiction, ovvero quelle forme di dipendenza dove si diventa dipendenti da un comportamento, da una relazione, da una persona, da un gruppo etc.

La dipendenza affettiva è la continua e assoluta ricerca nel mantenere relazioni con persone considerate, percepite importanti per se stessi. Da queste persone non è tollerato il benché minimo allontanamento, una vera e propria paura dell'abbandono. L'altro, ed essere con l'altro, diventa l'unico modo di stare, apparentemente, bene.

Nella dipendenza affettiva si osserva un'alterazione del comportamento della persona, volto all'estenuante tentativo di tenere sotto controllo emozioni considerate intollerabili (tristezza, paura e ansia). Se nella dipendenza da sostanze il comportamento in questione è l'assunzione di droghe, nella dipendenza affettiva i comportamenti ricadono su: legami con persone, fantasie illusorie romantiche, tutto volto a scongiurare la paura della solitudine, dell'abbandono, del rifiuto.

Tra le cause abbiamo insicurezza, bassa autostima, esperienze di abbandono, bisogno di amore, etc.

Caratteristiche di una relazione caratterizzata da dipendenza affettiva: eccessivo controllo dell'altro, dare all'altro il potere decisionale, mettere al primo posto i bisogni dell'altro, dare all'altro il potere di decidere per noi, allontanarsi dalle altre persone, accettare ogni critica dell'altro come se fosse vangelo.

Curarsi dalla dipendenza affettiva è importante, per la propria libertà psicologica, per non rischiare una depressione, per non isolarsi dal mondo, e riacquistare fiducia in sestassi, riprendersi la propria vita e tanto altro.

La dipendenza affettiva ha conseguenze devastanti sulla qualità di vita, conducendo al totale annullamento della persona che ne soffre. Pe guidare il paziente a riconquistare la propria autonomia e recuperare il potere sulla propria vita, è fondamentale aiutarlo a riconquistare la fiducia in se stesso, cosi da portarlo a sviluppare la consapevolezza della propria vulnerabilità.

Ogni percorso di cura dalla dipendenza affettiva deve includere un aiuto al paziente che garantisca il recupero della propria autonomia relazionale: è importante quindi aiutarlo a non sentire il bisogno di altre persone senza le quali non può esistere. Questo percorso ha lo scopo di permettere a chi soffre di dipendenza affettiva di recuperare la propria autonomia e la fiducia in se stesso/a, e di renderlo/a cosapevole del fatto che, per poter essere felici, non si deve dipendere dagli altri.

Un passo importante è l'accettazione della solitudine non come una paura, ma come una dimensione che ci permette di focalizzarci su noi stessi, una dimensione fondamentale da non evitare, ma da accettare e riconoscere come fondamentale per la libertà psicologica dell'individuo.

Per liberarsi dalla dipendenza affettiva occorre avere più fiducia in se stessi, avere una buona autostima, non avere timore della solitudine, amare se stessi e riconoscere se stessi per il proprio valore. È un vero e proprio percorso di ricentramento su se stessi, per riappropriarsi della propria vita. Fondamentale è anche il reciproco rispetto di se stessi e degli altri, quindi non avere paura del giudizio altrui.

Rinforzando il proprio Sé si può uscire dalla quella condizione di "schiavitù" di cui soffre la persona che soffre di dipendenza affettiva. Il processo di cura dovrebbe aiutare a gestire emozioni negative derivanti dal senso di colpa, vergogna, paura dell'abbandono, paura della solitudine, dando spazio a nuove risorse come più fiducia in se stessi e maggior amor proprio.

Senso di colpa e vergogna, dunque, camminano di pari passo: la vergogna porta il soggetto a svalutarsi completamente, arrivando a provare emozioni negative verso se stesso, aspetti che tendono a far aumentare parallelamente anche il senso di colpa.

Il dipendente segue il partner come un idolo, che spesso inizia a pretendere sempre di più dal dipendente e a gratificarlo sempre meno, conducendolo a provare vergogna anche quando non dovrebbe (De Totrou, 2002).

Quest'insieme di sensazioni negative conduce ad un'estrema paura dell'abbandono.

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Scritto da

Dott.ssa Di Blasio Carmela

Bibliografia

  • S. Lauri " Trappole della dipendenza affettiva"
  • D. Faccovio Ed, Guerreschi C., "La dipendenza affettiva".
  • Franco Angeli, H.Josephine, "Il danno". Universale Economica Feltrinelli
  • R. Norwood "Donne cha Amano troppo" Universale Economica Feltrinelli.

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