L'importanza di perdere tempo

«Nel nostro mondo l'ozio è diventato inattività, che è tutt'altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia, è costantemente alla ricerca del movimento che gli manca», (Milan Kundera).

«Non mi sembra un uomo libero quello che non ozia di tanto in tanto", scriveva Cicerone. L'attuale cultura occidentale, invece, ci spinge sempre a fare qualcosa di produttivo. Abbiamo 5 minuti liberi? Controlliamo la mail. Una serata libera? Meglio approfittarne per terminare le faccende domestiche. In molti momenti della giornata, "oziare" ci sembra una assurdità, una perdita di tempo. Eppure, perder tempo non è affatto inutile.

La smania di essere produttivi a tutti i costi non riguarda solamente il nostro lavoro. Spesso, infatti, anche se non stiamo lavorando, non abbiamo il coraggio di prenderci delle pause reali che ci aiutino a non pensare alle attività di tutti i giorni. Sembra che tutto debba avere uno scopo preciso, siamo ossessionati dalle cose che dovremo fare fra un'ora, domani o fra una settimana. Per questo, non riusciamo a rilassarci per qualche ora o addirittura per qualche minuto.

Per molti, inoltre, la disconnessione non avviene mai da dispositivi elettronici come computer e cellulare. Spesso pensiamo che il riposo sia sinonimo di dare un'occhiata alle reti sociali o visitare siti web, magari mentre controlliamo l'email di lavoro. Leggere, andare a fare una passeggiata, fare un pisolino, guardare fuori dalla finestra, andare a prendere un caffè o qualsiasi attività di questo genere ci fanno sentire in colpa, perché pensiamo che quel tempo potrebbe essere impiegato in attività più "produttive". Gli hobby o le altre attività al di fuori del contesto lavorativo o delle faccende domestiche si trasformano in responsabilità. Non riusciamo a provare realmente piacere o a rilassarci se le interpretiamo in questo modo. Lo stesso concetto di ozio, attualmente, sembra sia un sinonimo di produttività e di consumo frenetico.

L'idea di essere "multitasking" ci fa credere che possiamo fare mille cose alla volta e che possiamo permetterci di essere sempre impegnati. Prendiamo ad esempio i lavoratori freelance che rischiano di usare la loro giornata solamente per dedicarsi al lavoro. Molti lavoratori mangiano davanti al computer per non perdere minuti, secondo loro, preziosi. Prendono il treno per tornare a casa e continuano a lavorare, invece di godersi il viaggio e di staccare dalla giornata lavorativa.

In realtà quest'atteggiamento non ci rende assolutamente più produttivi, al contrario, ci rende più stanchi.

L'ozio, invece, è tempo ben speso perché ci aiuta a migliorare il nostro benessere psico-fisico e ad evitare di soffrire di disturbi come l'ansia o la depressione.

Non riesci a lasciarti andare al "dolce far niente"? Ecco alcuni consigli per rilassarti e mettere da parte le responsabilità e i sensi di colpa:

• decidi quanto tempo dedicare al lavoro e, salvo emergenze, non usare il resto del tempo per questioni professionali;
• non utilizzare il tuo tempo libero solamente per usare computer e smartphone, prendi una pausa anche dalla tecnologia;
• il tempo libero ha la stessa importanza delle altre attività che svolgi durante la giornata. Dedica dei momenti solamente a te stesso e a ciò che ti fa stare bene, senza sensi di colpa o senza interpretarli come una responsabilità;
• prova la meditazione, a iscriverti a un corso di mindfulness o di tecniche di rilassamento;
• esci, solo o in compagnia, e sperimenta nuove cose e attività che ti aiutino a "staccare la spina".

Che aspetti? Spegni il computer e regalati del tempo per essere totalmente "improduttivo"!

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in psicologia del benessere.

Le informazioni pubblicate da GuidaPsicologi.it non sostituiscono in nessun caso la relazione tra paziente e professionista. GuidaPsicologi.it non fa apologia di nessun trattamento specifico, prodotto commerciale o servizio.