L'importanza del corpo in psicoterapia
Nella psicoterapia a mediazione corporea il corpo è protagonista fondamentale del lavoro e permette di trasformare pensieri, emozioni e schemi disfunzionali che impediscono gioia e salute.
Tutti noi conosciamo l’importanza del linguaggio del corpo, inteso come gesti, postura, tono di voce, sguardo.
Ma pochi sanno quanto il corpo sia una lavagna sopra cui scriviamo, sin dalla più tenera età, la nostra storia, le emozioni trattenute, i sentimenti negati, le tensioni rimosse.
Lo scopo del percorso terapeutico a mediazione corporea è aiutare le persone a recuperare la piena potenzialità del proprio essere.
Questo obiettivo secondo Alexander Lowen si articola in tre fasi:
· Acquisire la consapevolezza di sé, del proprio corpo delle prorie sensazioni ed emozioni.
· Accedere alla piena espressione dei sentimenti spesso frustrati nell’infanzia, come rabbia, paura, tristezza ma anche gioia.
· Infine giungere alla padronanza di sé, ovvero la libertà di essere pienamente se stessi.
Nella psicoterapia corporea, il corpo è inizio, strumento e obiettivo.
Il corpo è centrale nel lavoro terapeutico perché dentro al corpo si iscrivono le nostre emozioni più profonde, si incarnano le ferite psicologiche precoci e si annidano le tensioni croniche e le somatizzazioni che spesso sono i sintomi visibili del disagio.
Le tecniche dell’approccio bioenergetico e psicosomatico permettono di aiutare e sostenere la persona nel suo complesso, perché permettono di comprendere, analizzare e sciogliere sia l’aspetto cognitivo, tipico di ogni processo di psicoterapia verbale, ma anche la manifestazione fisica e corporea del problema.
Franz Alexander definiva la terapia una “esperienza emotiva correttiva”. In terapia spesso si ragiona sulle emozioni o si cerca di gestirle, ma la comprensione intellettuale da sola non basta. Questo è un passaggio necessario ma non sufficiente perché gli schemi sottostanti sono fondamentalmente basati su emozioni e si sono stabilizzati nell’esperienza corporea.
Le tecniche della psicoterapia a mediazione corporea ci permettono di fare riaffiorare vissuti intensi, spesso legati a inibizioni o divieti o privazioni, che sono stati appresi non per via verbale, attraverso le parole, ma spesso esclusivamente attraverso il linguaggio non verbale fatto di emozioni e di sensazioni corporee.
La terapia psicosomatica permette di rientrare in quel vissuto, sotto la guida del terapeuta esperto, e pertanto di modificare lo schema automatico cui è riferito, ristrutturane il significato e quindi riappropiarsi pienamente della propria autenticità.
Questo approccio, confermato anche dalle più attuali ricerche delle neuroscienze e dalla PNEI, permette una visione sistemica e unitaria dell’uomo, in cui i processi corporei ci consentono di trasformare emozioni, pensieri, schemi e rappresentazioni mentali per raggiungere una maggior pienezza dell’essere.
Dott.ssa Nicoletta Travaini, Psicoterapeuta, Specializzata in Psicosomatica, Conduttore di Classi di Bioenergetica, Consulente Tecnico del Tribunale, Busto Arsizio e Milano
Riferimenti:
- F. Alexander, Thomas M. French et al.,Psychoanalytic Therapy: Principles and Application. New York: Ronald Press.
- Documenti dell'Istituto di Psicosomatica PNEI, Lucca
- A. Lowen, Il linguaggio del corpo, Feltrinelli, Milano
- A. Lowen, La voce del corpo. Il ruolo del corpo in psicoterapia, Astrolabio-Ubaldini, Roma
- Immagine tratta da Lowen
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