L'identikit della resilienza

È possibile tracciare una fotografia di una persona che pensa resiliente. L'utilizzo di una strategia linguistica può mettere d'accordo terapeuta e cliente per riformulare una nuova realtà

14 AGO 2015 · Tempo di lettura: min.
L'identikit della resilienza

Proviamo a tracciare un identikit di un uomo resiliente? Una persona resiliente ha numerose caratteristiche identificative; ad esempio la perseveranza, l'umorismo, l'ottimismo, la speranza, la curiosità, la creatività, l'empatia, l'umiltà, l'altruismo, e la gratitudine. Solitamente è caratterizzato da spontaneità, dal rispetto dell'etica ed è caratterizzato da nobiltà d'animo. I tratti di personalità che possono identificare le persone resilienti sono l'impegno, il controllo, e il gusto per le sfide.

A livello concreto e professionale, però, come si presta uno psicologo-psicoterapeuta, a questo nuovo concetto? A livello professionale, lo psicologo o lo psicoterapeuta, durante situazioni di colloquio o di training specifici, utilizzerà sia a livello pratico che dialogico, la metafora; compito del professionista sarà quello di cogliere emozioni, sentimenti, relazioni, sensazioni che il cliente riferirà attraverso il racconto del suo vissuto metaforico.

In questo modo la metafora è considerata lo strumento terapeutico e comunicativo principale, in quanto permetterebbe alle persone di narrarsi e descriversi, utilizzandole come zone sicure, perché altrimenti non saprebbero come raccontarsi. Il terapeuta potrà cogliere eventuali schemi disfunzionali di riferimento, utilizzati dalle persone stesse nel loro racconto metaforico, per costruire quella propria realtà di disagio.

Pensiamo prima di tutto all'etimologia greca della parola metafora: troviamo in essa indicato il concetto di "portare oltre"; se pensiamo al linguaggio quotidiano, possiamo notare la ricchezza di espressioni metaforiche del tipo: sei un uomo di ferro, oppure sei un leone, eccetera. Come si può notare la metafora è quindi una struttura che crea sintesi; chi crea una metafora presenta un dialogo interiore che mette in contatto il linguaggio analogico immaginativo (emisfero destro) con la comunicazione logica verbale (emisfero sinistro); le metafore quindi, in qualche modo, collegano e integrano due modalità di pensiero diverso.

La metafora, per altri autori, rappresenterebbe lo strumento che porta al cambiamento. L'altra funzione della metafora è quindi, quella di offrire al cliente che la elabora, la possibilità di esprimere ciò che vive ma non comprende fino in fondo perchè ancora confuso o spaventato. La metafora in questo modo rappresenta una fase neutra.

La funzione della metafora quindi, così come degli aneddoti o dei racconti, è di essere utile nel fornire al cliente un maggior numero di soluzioni da intraprendere di tipo emotivo, comportamentale e relazionale, così come richiede un'educazione resiliente protesa all'integrazione nella collettività

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Scritto da

Dott.ssa Michela Morin

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