Letteratura e psicologia: analisi di Murakami

Leggerezza, sensibilità ma allo stesso tempo durezza sono solo alcune delle caratteristiche principali dello stile di Murakami che lo hanno reso celebre in tutto il mondo.

30 MAG 2017 · Tempo di lettura: min.
Letteratura e psicologia: analisi di Murakami

«Cerca di pensare che la vita è una scatola di biscotti. [...] Hai presente quelle scatole di latta con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prendere subito tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. È quello che penso sempre io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi di mezzo, poi tutto andrà bene. Perciò la vita è una scatola di biscotti, (Tokyo Blues).

Leggere è come vivere molte vite e ci permette di visitare culture e luoghi lontani. Senza dubbio lontani dalle nostre tradizioni culturali sono gli scenari delle opere di Haruki Murakami, scrittore giapponese, fra gli autori orientali più famosi in occidente. Norwegian Wood (in Italia pubblicato con il nome di Tokyo Blues), La ragazza dello Sputnik o 1Q84, sono solo alcuni dei libri che hanno fatto da ponte fra la nostra cultura e quella giapponese, nonostante i primi racconti di Murakami non furono ben accolti dalla critica in Giappone a causa della rottura con la tradizione della letteratura del paese. Leggerezza, sensibilità ma allo stesso tempo durezza sono solo alcune delle caratteristiche principali dello stile di Murakami e che lo hanno reso celebre in tutto il mondo.

La sua scrittura, carica di dettagli, pur essendo uno specchio della cultura giapponese, trasmette messaggi universali e la particolare visione dell'autore su distinti temi della vita.

Ecco alcuni delle tematiche più presenti e interessanti nelle opere di Murakami.

Le donne

I personaggi femminili sono fondamentali in ogni opera di Murakami, come ad esempio Naoko e Midori, le protagoniste femminili di Tokio Blues. Speciali, bellissime, sessuali, piene di vita o piene di solitudine, le donne dei romanzi dell'autore giapponese fanno da contraltare ai personaggi maschili spesso insicuri e monotoni. Questa tipologia di relazione è spesso il pretesto per parlare di temi tanto cari a Murakami come la morte, la solitudine, la nostalgia o il sesso.

La solitudine

Nonostante l'importanza dei personaggi femminili, nella maggior parte dei casi il protagonista dei romanzi di Murakami è un ragazzo solitario, come nel caso de "L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio". La solitudine non si manifesta solamente attraverso la mancanza di rapporti con gli altri ma soprattutto tramite una sorta di oppressione e di disconnessione dalla vita reale. Questa monotonia permette da una parte di essere al riparo del mondo urbano e dai suoi lati negativi, dall'altra trasforma la solitudine in un rifugio, nell'entrata al proprio mondo interiore.

L'adolescenza

In romanzi come Tokio Blues, Murakami analizza una delle fasi più complesse della vita di ogni persona: l'adolescenza. I cambiamenti, i primi amori, le prime esperienze dolorose o la paura del futuro vengono mostrate nei giovani personaggi di Murakami che si trovano di fronte a una scelta importante seppur nella confusione causata dall'insicurezza di questa fase. La "metamorfosi" dall'adolescenza all'età adulta vuol dire scegliere fra una vita "normale", accettata dalla società, e quella di una persona anticonformista che opta per strade diverse.

La diversità

Nonostante la globalizzazione, nonostante la tradizione e nonostante anche la monotonia che sembra caratterizzare molti dei suoi personaggi, Murakami raggiunge più volte il tema della diversità di ogni essere umano. Questa caratteristica divide ogni persona in due poli opposti: da una parte si vuole mostrare a tutti i costi la propria singolarità; dall'altra parte, in quanto animale sociale, l'uomo tende naturalmente a voler appartenere a un gruppo sociale e ad "appiattirsi" sugli stessi standard degli altri componenti. Eppure, ricorda Murakami, nessun individuo è uguale a un altro nella sua vita interiore. Pur sembrando una caratteristica positiva, la diversità di ogni individuo lo porta a sentirsi spesso incompreso e attaccato dalle altre persone.

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«Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente. La comprensione non è altro che un insieme di fraintendimenti. Questo è il mio piccolo segreto per conoscere il mondo. In questo nostro mondo, "le cose che sappiamo" e "le cose che non sappiamo" sono fatalmente inseparabili come gemelle siamesi, e la loro stessa esistenza è confusione. [...] E in quel momento capii. Eravamo state meravigliose compagne di viaggio, ma in fondo non eravamo che solitari aggregati metallici che disegnavano ognuno la propria orbita. In lontanaza potremmo anche essere belle a vedersi, come stelle cadenti. Ma in realtà non siamo che prigioniere, ognuna confinata nel proprio spazio, senza la possibilità di andare da nessun'altra parte. Quando le orbite dei nostri satelliti per caso si incrociano, le nostre facce si incontrano. E forse, chissà, anche le nostre anime vengono a contatto. Ma questo non dura che un attimo», La ragazza dello Sputnik.

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Commenti 1
  • Manuela caobianco

    Io mangio prima i biscotti cattivi e poi mangio quelli buoni.

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