L’essenzialismo di Greg Mckeown: solo poche cose sono realmente di vitale importanza..

Più cose inutili riusciremo ad eliminare dalle nostre abitudini e dal nostro modo di pensare tanto migliori saremo nelle cose che realmente contano nelle nostre vite.

30 GIU 2018 · Tempo di lettura: min.
L’essenzialismo di Greg Mckeown: solo poche cose sono realmente di vitale importanza..

Nel suo libro il consulente aziendale inglese Greg Mckeown ci spiega come solo poche cose siano realmente di vitale importanza per raggiungere i nostri obiettivi. Se impareremo a concentrarci su queste poche cose essenziali e a fare meglio facendo meno le nostre vite saranno molto più produttive ed appaganti.

Al giorno d'oggi tutti noi abbiamo agende piene di impegni e tutti noi pensiamo che dobbiamo svolgere tutti i compiti che ci siamo assegnati per poter allargare i nostri orizzonti e per poter migliorare le nostre vite. Tutti sentiamo quasi il bisogno di avere tutto e di fare tutto mentre invece dovremmo comprendere che non possiamo essere esperti in tutti i campi, che non possiamo avere tutti i giocattoli e che non possiamo vivere tutte le esperienze possibili. Non abbiamo il tempo, né lo spazio, né il denaro per tutte queste cose e tuttavia non è detto che avere e fare tutto facciano necessariamente di noi delle persone più felici. Quello che invece dovremmo imparare a fare è concentrarci su ciò che è essenziale alla nostra felicità e al nostro benessere. Adottando il principio dell'essenzialismo dovremo imparare a capire quali sono le priorità su cui focalizzare le nostre forze e la nostra attenzione. Dovremo abituarci a comprendere quali sono le cose superflue nelle nostre vite ed eliminarle e a fare al meglio le cose che restano. Bisogna cioè scegliere una direzione e fare progressi nelle cose che per noi più contano.

L'essenzialista è colui che sa decidere in ogni situazione se ciò che sta facendo vale o meno il tempo e le energie che ci sta mettendo o se invece è meglio investire in un settore più proficuo. Se una persona è costantemente sopraffatta da una lista infinita di impegni questa persona perderà presto la capacità di fare le scelte giuste.A questo proposito l'autore cita l'esempio della compagnia aerea Southwest Airline che è riuscita ad ottenere un grandissimo risultato concentrandosi sul principio fondamentale dell'essenzialismo. L'azienda si è cioè limitata a trasportare i propri clienti dal punto A al punto B senz'altro, comprendendo che se avesse cercato di offrire altri servizi sarebbe inevitabilmente fallita. Concentrandosi invece su poche cose fatte bene, come fare arrivare i viaggiatori alle loro destinazioni la compagnia aerea è riuscita a fare grandi profitti. La Continental Airlines invece decise di usare una strategia diversa e, anziché concentrarsi su pochi servizi decise di creare un ulteriore brand low cost da affiancare al proprio brand tradizionale creando alla lunga inefficienze e disservizi che fecero perdere svariati milioni all'azienda.

Una delle strategie suggerite da Greg McKeown per avvicinarci ai principi dell'essenzialismo è quella di concedersi un periodo di tempo nel quale non si abbia nulla da fare per poter avere la possibilità di fermarsi un attimo a pensare e a fare chiarezza sul da farsi. Per fare ciò basterebbe includere nella propria agenda un piccolo break ogni giorno in modo da avere un po' di tempo per pensare. Avere ogni giorno qualche minuto per pensare alla propria vita ci aiuterà a capire ciò che è di vitale importanza e ciò che non lo è. Alcuni grandi geni dell'umanità come Newton e Einstein usavano questa tecnica. Entrambi si isolavano concedendo a sé stessi tempo per pensare alla proprie teorie. Molti dei più grandi e talentuosi capi d'azienda odierni fanno lo stesso programmando alcune ore di "spazi bianchi" nelle loro agende per poter pensare alle cose essenziali. L'isolamento serve non solo a capire quali sono le cose importanti su cui concentrarsi ma serve anche per rimanere concentrati su ciò che realmente conta. La gente oggigiorno è così presa dalle piccole cose quotidiane che tutto perde di significato. Per poter quindi rimanere sempre concentrati sull'essenziale sarebbe un'ottima regola anche tenere un diario ma invece di scrivere tutto quello che ci accade ogni giorno bisogna cercare di imporsi di scrivere il meno possibile. Questo farà sì che ognuno di noi possa ripensare alle cose fatte concentrandosi però solo su ciò che è realmente essenziale. Rileggendo quindi ciò che avremo scritto sul nostro diario potremo vedere emergere chiaramente le cose realmente importanti.

Un altro suggerimento dell'autore è quello di considerare il gioco non come una perdita di tempo ma come un potente strumento da cui ottenere ispirazione. Se realmente vogliamo scoprire cosa è di vitale importanza nelle nostre vite potremmo usare il gioco per "pulire" le nostre menti e avere un approccio più creativo. Il gioco ci aiuta a sviluppare nuove connessioni tra idee che altrimenti non avremmo nemmeno considerato ed è anche un ottimo antidoto contro lo stress. Anche il riposo è un ottimo strumento che incrementa le nostre capacità di pensare creativamente, di collegare le idee e di massimizzare la produttività durante le ore di veglia. Una sola ora di sonno equivale a molte più ore di alta produttività il giorno seguente.

Dobbiamo imparare ad essere spietati quando dobbiamo eliminare le cose inutili dalle nostre vite. Come quando dobbiamo scegliere se eliminare o meno un vecchio indumento dal nostro armadio dovremmo sempre adottare la regola del 90 percento. Con questa regola tutto ciò che è meno di 90 (anche 89) equivale a zero e tutto ciò che ha totalizzato meno di 90 deve essere eliminato. Dovendo per esempio decidere se tenere una vecchia camicia o meno dovremo chiederci:

"Indosserò ancora questa camicia in futuro?". Se la risposta sarà meno di 90 in una scala da zero a 100 dovremo eliminare la vecchia camicia.

Dovremmo inoltre porci sempre degli obiettivi ben chiari. Se per esempio il nostro obiettivo fosse quello di far finire la fame nel mondo ci renderemmo presto conto di quanto possa essere vago e di difficile realizzazione. Dovremmo quindi avere sempre degli obiettivi molto specifici, concreti, chiari e dovremmo invece smettere di fare cose inutili e destinate al fallimento. Molta gente infatti si dedica a cose che palesemente sono uno spreco di denaro, tempo ed energie. Per illustrare questo fenomeno l'autore cita l'esempio dello spettacolare fallimento del jet Concorde. Il governo francese e quello inglese continuarono ad investire enormi risorse per quattro decadi su questo progetto pur essendo pienamente consapevoli del fatto che la maggior parte dei soldi non sarebbe stata recuperata. Bisogna evitare assolutamente questa trappola avendo il coraggio di ammettere i propri errori e abbandonando senza esitazione i progetti che si rivelano troppo ambiziosi e/o fallimentari. Per evitare questi scenari nefasti è possibile stabilire a priori dei confini ben precisi. Anche se a un non essenzialista i confini possono apparire come delle inutili costrizioni di fatto essi sono fondamentali. Immaginiamo ad esempio un cortile di una scuola vicino ad una strada molto trafficata. I bambini potranno giocare solo sotto la stretta sorveglianza degli insegnanti per evitare che succedano incidenti. Se invece il cortile fosse dotato di un recinto che delimitasse bene i confini entro i quali i bambini potessero giocare in totale sicurezza sarebbe molto meglio. I bambini sarebbero al sicuro e gli insegnanti avrebbero molte meno preoccupazioni.

Una volta trovate le cose essenziali della vita e una volta stabiliti i relativi confini è importante procedere a piccoli passi creando delle routine. Le routine a loro volta daranno vita alle abitudini le quali finiranno per rendere facili le cose apparentemente più difficili. Il campione olimpico di nuoto Michael Phelp durante i suoi allenamenti si creò una routine. Ogni mattina al risveglio egli visualizzava un video al rallentatore di quella che per lui doveva essere la gara perfetta e durante l'allenamento cercava di replicare quella che faceva nel video immaginario. Alla fine, quando arrivò il giorno della gara, Phelp fece realmente la gara perfetta e vinse numerose medaglie.

Concludendo, il messaggio contenuto in questo libro è che più cose inutili riusciremo ad eliminare dalle nostre abitudini e dal nostro modo di pensare tanto migliori saremo nelle cose che realmente contano nelle nostre vite.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dott.ssa Vania Camerin

Consulta i nostri migliori professionisti specializzati in stress
Lascia un commento

PUBBLICITÀ

Commenti 1
  • Marino Lettich

    Ho scritto il libro le tre essenze... Sono un essenzialista e condivido tutto

ultimi articoli su stress

PUBBLICITÀ