Le idee irrazionali secondo Albert Ellis.

Albert Ellis ha codificato una serie di organizzazioni cognitive, convinzioni, modi di pensare rigidi che ha chiamato irrazionali (disfunzionali) e che si ritrovano nella maggior parte dei più comuni problemi psicologici, emotivi, e comportamentali. Spesso però anche nelle persone "sane". Non sono vere, non sono sane, razionali.

Insomma, se continuate a pensare e a credere alle idee descritte sotto, continuerete a provare rabbia, tristezza, risentimento, ansia, disagio, paura e a non vivere serenamente

Le ho presentate di seguito in una forma da me modificata, rendendole meno tecniche e maggiormente comprensibili.

1. Io, ho assoluto bisogno estrema necessità di essere sempre amato, stimato e approvato. Ho bisogno anche di non essere giudicato male o ignorato da tutte le persone significative e per me importanti del mio ambiente, cioè da tutti quelli che dico io. Se non è così sempre o spesso e se qualcuno mi delude è gravissimo, orribile, terribile, catastrofico.

1. Io devo assolutamente essere sempre perfettamente adeguato, competente e di successo in tutto quello che faccio altrimenti sono indegno di valore, valgo poco o niente, gli altri penseranno male di me o mi derideranno.

1. Tutte le persone che dico io devono assolutamente comportarsi spesso o sempre come pare giusto a me, come dico io. Altrimenti sono intrinsecamente cattive, malvagie e scellerate e meritano di essere severamente condannate e punite anche perché così imparano. Toglierò loro il salute o la confidenza.

1. Tutte le cose devono assolutamente andare sempre come piacerebbe a me, come mi sembra giusto che vadano altrimenti è inaccettabile, intollerabile, insopportabile, io non lo accetto, non lo tollero, non lo sopporto.

1. La mia infelicità disagio, depressione, rabbia, angoscia dipende da cause esterne o dagli altri. Quindi io posso fare poco o niente per cercare di controllare le mie pene, i miei disturbi e le cose che non vanno nella mia vita. Io sono fatto così, reagisco così, non posso cambiare, è la mia natura, il mio carattere
2. Siccome può succedere qualcosa di brutto, di dannoso, pericoloso allora mi devo preoccupare in continuazione, pensare che succederà di sicuro, che succederà nelle forme peggiori, che non ci potrò mai fare nulla, e che tutto finirà nel modo più orribile e catastrofico. Devo fare in modo che non accada mai nulla di male ne a me ne ai miei cari.

1. Se qualcosa mi sembra difficile, se qualcosa richiede impegno, lavoro, studio, disagio, o un'assunzione di responsabilità, mi provoca ansia, sofferenza, mi costa fatica, mi conviene quindi evitarla piuttosto che affrontarla. Meglio non rischiare ed è inutile impegnarsi.

1. Io sono debole insicuro, incapace, inadeguato, emotivamente instabile e facilmente vulnerabile. Ho bisogno quindi di qualcuno più forte a cui appoggiarmi e da cui dipendere altrimenti non ce la posso fare (a vivere, ad essere felice, a lavorare, a muovermi).

1. Il mio passato (la mia infanzia, le mie esperienze) è la causa assoluta delle mie condizioni attuali; se una volta qualcosa ha avuto una forte influenza su di me, allora continuerà per sempre ad esercitare lo stesso effetto, quindi non c'è niente da fare (la mia personalità, il mio carattere è stato formato in questo modo da queste esperienze, e quindi non si può cambiare). Il passato mi condizionerà per sempre, non c'è niente che io possa fare.

1. Se qualcuno ha qualche problema o disturbo o sofferenza che gli fa fare (dire, pensare o sentire) qualcosa che non mi piace (che mi sembra sconveniente, irragionevole, dannoso, ingiusto) allora io mi devo tremendamente sconvolgere per questo. Non posso e non devo lasciar passare la cosa come se nulla fosse.

1. E' sempre possibile trovare una soluzione perfetta, avere una sicurezza assoluta, o un controllo completo di fronte a qualsiasi problema umano. Io devo assolutamente trovare sempre la soluzione ad ogni problema, devo mantenere il controllo su me stesso, gli altri e il mio mondo altrimenti succederanno catastrofi ed orrori oppure sarò giudicato male.

Dott. Vito Lupo

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