Le dipendenze patologiche

L'articolo tratta del concetto di dipendenze in senso generale, intese non solo come dipendenza da sostanze, ma anche come dipendenza da gioco d'azzardo, da sesso o dal cibo.

7 SET 2020 · Tempo di lettura: min.
Le dipendenze patologiche

L'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la dipendenza patologica come una "condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall'interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione".

La definizione data dall'OMS pone particolare attenzione ai fenomeni derivanti dalla dipendenza da sostanze, tuttavia numerosi studiosi in questo campo sono concordi nel trovare affinità tra il comportamento di assunzione di droghe e altri tipi di dipendenze patologiche: il gioco d'azzardo, la dipendenza da sesso, da internet e dal cibo sono, allo stesso modo, oggetti o mete verso le quali è possibile sviluppare significativa dipendenza.

A prescindere dall'eterogeneità delle sue mete, nel comportamento di dipendenza è possibile riscontrare aspetti comuni e trasversali. Limitazioni inerenti la vita sociale e lavorativa, la sfera familiare e relazionale, la continua ricerca di soddisfare il bisogno (craving) e una reiterazione del comportamento a rischio nonostante gli effetti negativi sulla salute, sono solo alcune delle caratteristiche comuni che è possibile riscontrare.

Il carattere patologico delle dipendenze si esprime inoltre in una marcata riduzione degli interessi della persona e in una compromissione di vari ambiti della propria vita, portando a notevoli stati di sofferenza soggettiva.

Nonostante queste difficoltà, non è infrequente che si presentino degli aspetti di negazione della sofferenza stessa, aspetti che spesso portano a differire la richiesta di aiuto oppure a ostacolarla, perpetuando la condizione di disagio dell'individuo.

Evidenze scientifiche dimostrano come l'approccio cognitivo comportamentale sia efficace nel migliorare aspetti legati alle dipendenze patologiche, in quanto considera pensieri ed emozioni come attività mentali strettamente collegate, e come esse si influenzino reciprocamente,. La psicoterapia cognitivo comportamentale, in associazione al trattamento farmacologico, si pone come trattamento di prima scelta nella cura delle dipendenze (Linee Guida dell'American Psychiatric Association, APA), permettendo alla persona l'acquisizione di una maggiore consapevolezza di sè e del proprio agire, maggiore autonomia decisionale e libertà di scelta.

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Scritto da

Dott. Davide Lanfranchi

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