Le conseguenze del bullismo

Il bullismo: caratteristiche, cause e conseguenze sociali di un fenomeno sociale che si sta evolvendo.

18 FEB 2016 · Tempo di lettura: min.
Le conseguenze del bullismo

Olweus (1970), è stato uno tra i primi studiosi a occuparsi di bullismo ed ha evidenziato peculiarità, differenze di genere e di ruoli, assunti dai soggetti coinvolti.

Olweus è uno psicologo svedese e ha elaborato e sperimentato diverse metodologie e programmi d'intervento con l'intento di prevenire e contrastare il diffondersi del bullismo: è considerato il padre fondatore della ricerca in questo ambito, ed esperto mondiale nel settore. Nel 1970 ha dato inizio a un progetto, oggi considerato il primo vero studio scientifico sul fenomeno bullo/vittima, trasformato in seguito in un testo dal titolo "L'aggressività nelle scuole: bulli e capri espiatori " pubblicato nel 1978 negli Stati Uniti.

Ciò che Olweus descrive sono gli aspetti caratteristici di questo fenomeno, come la reiterazione delle prepotenze e lo squilibrio nella forza tra il prepotente e la vittima, distinti visibilmente dai comportamenti genericamente aggressivi messi in atto dai bambini.

"Uno studente è oggetto di azioni di bullismo, ovvero è prevaricato o vittimizzato, quando viene esposto, ripetutamente nel corso del tempo, alle azioni offensive messe in atto da parte di uno o di più compagni (Olweus, 1986, 1991)".

Caratteristiche

Ad ogni modo vari studiosi concordano nel ritenere il bullismo una sottocategoria del comportamento aggressivo, con alcune caratteristiche distintive:

  1. L'intenzionalità
  2. La sistematicità
  3. L'asimmetria di potere.

Con intenzionalità s'intende la messa in atto consapevole di prepotenze atte a trarre vantaggio personale in prestigio, rispetto e talvolta somme di denaro.

La sistematicità si riferisce al fatto che gli atti di bullismo non si limitano a episodi isolati, bensì si ripetono e sono persistenti per lungo tempo.

L'asimmetria di potere è data dal fatto che la sopraffazione avviene all'interno di una situazione in cui vi è una forte disparità di potere, dovuta alla differenza di forza fisica o psicologica, di età e in alcuni casi di numerosità.

In ogni caso il bersaglio delle azioni prevaricanti, la vittima, ha difficoltà a difendersi, trovandosi in una situazione di impotenza rispetto a colui o coloro che lo molestano.

Quali potrebbero essere le cause del bullismo?

Il bullismo potrebbe essere il risultato della mescolanza di più componenti, genetiche, maturative e ambientali: l'accudimento psicologico delle figure parentali, compresi gli stili educativi adottati, le caratteristiche individuali quali le abilità cognitive, temperamentali e affettive, gli ambienti scolastici ed extrascolastici in senso più ampio, ecc.

Purtroppo, essendo un fenomeno a carattere sociale, si manifesta soprattutto in ambito scolastico, e si può esprimere in modi diversi: da piccole prepotenze sui compagni designati, fino a giungere in casi estremi, a vere e proprie violenze fisiche.

Nel bullismo diretto, che si differenzia da quello indiretto in modo sostanziale, i comportamenti del bullo si manifestano in modo chiaro ed evidente e consistono in aggressioni fisiche ( calci, pugni, sputi, spintoni ecc.) o verbali ( insulti, calunnie, derisioni, minacce, ricatti, umiliazioni ecc.), ci può anche essere la sottrazione o il danneggiamento del materiale della vittima nonché la richiesta di denaro o altri oggetti.

Diversamente, nel bullismo indiretto, la finalità del bullo consiste nell'isolare la vittima dal gruppo, cercando di renderla e farla sentire diversa; le strategie messe in atto in questa forma così subdola consistono nel diffamare, calunniare e ridicolizzare la vittima arrecando alla stessa un significativo danno all'immagine sociale.

Il più recente "cyberbullying"

Una forma recente e più evoluta di bullismo è il "cyberbullying" che si serve della tecnologia per consumare angherie, vessazioni e umiliazioni ai danni della vittima; il termine cyberbullying è stato coniato dall'educatore canadese Bill Belsey, creatore del sito bullying.org. Rientrano in questa tipologia la diffusione di video che riprendono le vittime mentre vengono umiliate e/o ridicolizzate spesso dagli stessi compagni di scuola.

Nel cyberbullyng si fa ampio uso anche di sms, e-mail, mms e chat.

Conseguenze

Il bullismo non è un problema solo per la vittima, è un problema anche per tutte le persone che si trovano coinvolte o sono a conoscenza dei fatti, per il clima di tensione e di insicurezza che si instaura. In particolare le vittime possono lamentare sia sintomi fisici senza che sia presente una reale causa organica, sia sintomi psicologici come disturbi del sonno, incubi e attacchi d'ansia, problemi di concentrazione e apprendimento, calo del rendimento scolastico, disturbi alimentari, rifiuto scolastico e svalutazione della propria identità I bambini che subiscono prepotenze spesso sviluppano un atteggiamento di rifiuto verso la scuola e mostrano segni di ansia e angoscia; a lungo termine possono andare incontro a vere e proprie depressioni, comportamenti autodistruttivi, abbandono scolastico, problemi nell'adattamento socio-affettivo, ritiro sociale e isolamento.

Per tutti questi motivi è indispensabile, una volta compresa la natura del problema, intervenire prontamente con una persona qualificata che possa sostenere psicologicamente ed emotivamente sia la vittima sia i membri della sua famiglia.

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Scritto da

Dott.ssa Iolanda Gaeta

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