L'ascolto nella relazione

Quando diventa costruttiva e significativa una relazione? Qualsiasi tipo di relazione. Un elemento importante è l'ascolto. In proposito ci sono tre tipi di stile di comunicazione che vanno p

6 APR 2016 · Tempo di lettura: min.
L'ascolto nella relazione

Quando diventa costruttiva e significativa una relazione? Qualsiasi tipo di relazione. Un elemento importante è l'ascolto.

In proposito ci sono tre tipi di stile di comunicazione che vanno presi in considerazione. Mi riferisco a quello assertivo, a quello aggressivo, a quello passivo. È chiaro che saper ascoltare equivale ad essere empatici, ovvero saper entrare in sintonia con l'altra persona.

La persona con un stile comunicativo assertivo oltre ad esprimersi in modo chiaro e corretto, mostra di sapere ascoltare quanto gli viene detto. L'esatto contrario avviene con la persona che ha uno stile aggressivo. Questa interrompe spesso l'interlocutore, fa critiche, dimostra sempre impazienza, anche con i gesti e gli atteggiamenti non verbali, e così l'altra persona percepisce uno scarso interesse nei propri confronti. Infine c'è lo stile passivo con il quale si attribuisce un'eccessiva importanza all'interlocutore, manifestando troppa accondiscendenza, non esprimendo mai disappunto, né la propria opinione.

Assertività per migliorare le relazioni

Risulta chiaro che è lo stile assertivo che favorisce la relazione, perché con esso si presta attenzione a ciò che gli altri hanno da dire, e si comunica l'importanza di ciò che stanno dicendo, inoltre favorisce la comprensione, in quanto si riesce a capire e a sentire lo stato d'animo dell'altra persona con la quale si sta parlando. Inizialmente è importante ascoltare l'altro senza interromperlo e poi comunicare messaggi di comprensione verbali e non verbali che manifestino il proprio interesse, sarebbe importante anche incoraggiare in modo caloroso l'altro ad approfondire ciò che sta dicendo, infine è opportuno restituire con parole diverse il messaggio ricevuto, consentendo a chi ascolta di capire che il messaggio è stato ricevuto e compreso.

Questi principi rappresentano il decalogo, a mio avviso, di un buon terapeuta, ma valgono anche al di fuori della relazione terapeutica. Troppo spesso le persone mostrano insofferenza e/o indifferenza nei confronti dell'interlocutore e questo spesso porta alla rottura della relazione. Terribile è quando la persona con cui si è in relazione rimane in silenzio. Non ha niente da dire, non parla, non comunica. Solo una persona malata fa questo, e, quindi, se un atteggiamento del genere è comprensibile all'interno di una relazione terapeutica, non lo è certamente in una relazione di altro genere, sia essa di lavoro, di amicizia o anche di amore.

Parlare, comunicare i propri stati d'animo, le proprie opinioni, e sapere ascoltare quelle degli altri è il modo esatto e proficuo per costruire una qualsiasi relazione. Almeno nel vivere civile.

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Scritto da

Dott. Sergio Rossi

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