La trasmissione Transgenerazionale del disturbo post traumatico da stress-pstd

Giunge la conferma che i traumi vissuti dai genitori possono essere trasmessi ai figli e alle successive generazioni.

12 MAR 2018 · Tempo di lettura: min.
La trasmissione Transgenerazionale del disturbo post traumatico da stress-pstd

Come si sentiranno i figli dei milioni di sopravvissuti nei campi di concentramento nazisti? I nipoti delle vittime, dei feriti, degli sfollati e rifugiati delle tante guerre che teniamo educatamente ai margini del nostro giardino europeo? Può sembrare una domanda oziosa, addirittura cinica, perché è già difficile fare qualcosa per le vittime attuali. Tuttavia vale la pena di porsela perché sono stati fatti importanti passi avanti nella comprensione dei processi neurobiologici di trasmissione dei traumi da una generazione all'altra.

Da pochi anni, giunge la conferma che traumi vissuti dai genitori possono essere trasmessi ai figli e alle successive generazioni, dunque ai/alle nipoti di cui sopra. Il ché potrebbe tra l'altro spiegare l'elevata incidenza nelle generazioni successive di alcune famiglie di disturbi psichici non o non solo geneticamente determinati come il Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD). È questo, l'affascinante campo dell'epigenetica.

Il Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD) è il più importante, caratteristico e meglio studiato disturbo connesso all'esperienza di eventi traumatici; secondo quanto definito dal Manuale Diagnostico e Statistico delle Malattie (DSM IV-TR, 2000), il PTSD è un disturbo d'ansia conseguente all'esposizione diretta o indiretta a un evento traumatico di gravità oggettiva o soggettiva estrema con minaccia per la vita o l'integrità fisica propria o altrui.

Le guerre del Novecento costituiscono le radici delle teorizzazioni sul concetto di trauma che hanno portato all'attuale definizione di "Disturbo Post Traumatico da Stress" (PTSD). Lo studio e la comprensione delle reazioni allo stress fecero passi da gigante durante la Prima Guerra Mondiale, quando i medici militari dovettero confrontarsi con migliaia di soldati sotto shock come mai prima di allora si ricorda in letteratura.

La Seconda Guerra Mondiale creò inoltre uno scenario unico nella storia prima di allora, quello di milioni di uomini internati e uccisi nei campi di sterminio nazisti. Tra i sopravvissuti si svilupparono sintomi che andarono a far parte della cosiddetta "Sindrome del sopravvissuto", entità nosografica che, dopo gli studi sui reduci dal Vietnam, avrebbe costituito la base dell'attuale Disturbo Post traumatico da Quando nel 1945 la guerra terminò e i campi di sterminio furono divelti, non si prevedeva che gli effetti del trauma sui sopravvissuti all'Olocausto sarebbero dilagati anche oltre la generazione delle vittime dirette e avrebbero coinvolto e colpito anche i figli attraverso meccanismi psicobiologici ed epigenetici di trasmissione trans generazionale.

L'epigenetica è la branca della genetica che studia tutte le modificazioni ereditabili che variano l'espressione genica pur non alterando la sequenza del DNA. Si tratta quindi di fenomeni ereditari in cui il fenotipo è determinato non tanto dal genotipo ereditato, quanto dalla sovrapposizione al genotipo stesso di "un'impronta" che ne influenza il comportamento funzionale. Le stesse impronte che la Shoah ha lasciato sui figli dei sopravvissuti attraverso meccanismi di Programmazione fetale, in cui un determinato input ambientale precoce, nelle primissime fasi della vita di un individuo, può modificare un dato fisiologico e/o un comportamento trasmesso geneticamente poiché ambienti avversi nel periodo pre e post-natale possono alterare i processi metabolici in maniera inizialmente adattiva, ma poi, nel corso della vita, traducendosi in patologia.

Inoltre numerosi studi, dei quali la maggior parte deriva da linkage sugli animali, ci mettono a conoscenza dei geni candidati implicati nel PTSD. Finora, sono il gene trasportatore della serotonina (5-HTT), il gene del recettore della dopamina (DRD2) e il gene trasportatore della dopamina (DAT), il gene recettore dei glucocorticoidi (GR), il gene del recettore GABA, il gene dell'apolipoproteina E (ApoE), il gene brain-derived neurotrophic factor (BDNF), e il gene neuropeptide Y (NPY). Di questi geni, dei meccanismi di programmazione fetale materna e delle implicazioni che essi hanno nella trasmissione transgenerazionale discuterò nei capitoli che seguono ma va sottolineato in ultimo che parlare di esperienza traumatica significa anche interrogarsi sulla percezione e risposta allo stress nelle esperienze individuali e collettive, sullo stile di accudimento e attaccamento al caregiver, sulle naturali capacità di resilienza e di autocura dell'individuo e su come rinforzarle e sviluppare competenze nonostante circostanze avverse.

I futuri progressi nella genomica e nell'epigenomica continueranno a fornire nuove informazioni per una migliore comprensione dei meccanismi epigenetici e delle interazioni tra stress e trasmissione intergenerazionale. Ciò dovrebbe contribuire a suggerire nuovi approcci per la prevenzione, il trattamento e la riduzione di molte malattie.

Questo nuovo approccio sta modificando il paradigma di pensiero rispetto a molte patologie con una importante componente psicologica, come appunto il Disturbo Post Traumatico da Stress, poiché sta sempre di più emergendo come, anche le dinamiche psicologiche, siano biologicamente influenzate, portando necessariamente ad un modello di intervento multidisciplinare.

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Scritto da

Dott.ssa Jessica Cavuti

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