La somatizzazione è un segnale di allarme: perché non ascoltarla?
Somatizzazione è la parola che usiamo per indicare l'espressione fisica (o corporea) dello stress e delle emozioni per via della connessione mente-corpo.
Il legame tra corpo e mente
La somatizzazione è un'allerta che comunica all'individuo la presenza di un disagio nel suo modo di vivere. In altre parole, è l'individuo spesso che si costringe inconsciamente a vivere e pensare in modo errato.
Le manifestazioni fisiche e psicosomatiche gli ricorderanno costantemente che è sulla strada sbagliata.
Nel linguaggio comune si parla di psicosomatica quando si associa una reazione fisica a una situazione stressante, angosciante o costrittiva. Per esempio tremare, sudare, il cuore che batte più velocemente del solito, la paura che si manifesta o ancora nausea, vomito, vertigini…le possibilità sono numerose.
Il bambino vittima di bullismo può sperimentare queste reazioni quando va a scuola, così come il dipendente che si sente in colpa per il suo lavoro, o ancora l'adulto che deve far visita ai suoi genitori con i quali è, però, spesso in conflitto. L’elenco potrebbe continuare.
Questi esempi sono relativamente facile da individuare.
Anche un trauma può portare alla somatizzazione
In generale, un trauma del passato o uno shock emotivo violento possono portare, nell'individuo, allo sviluppo di una somatizzazione che si attiverà in diverse situazioni, risvegliando l'intensità emotiva iniziale. Succede, come abbiamo detto, inconsciamente.
Può essere anche un trauma che si riattiva e si amplifica a seconda delle situazioni. La persona non ascolta il messaggio del proprio corpo e continua a vivere in modo inappropriato, accettando cose o situazioni che in realtà non gli/le fanno bene (*). Questa tendenza sconvolge tutto il suo sistema energetico e la coerenza tra corpo e mente .
(*) Lasciamo qui un esempio pratico: una donna non è contenta del suo matrimonio e di suo marito da anni. Ma la sua educazione non le permette di pensare al divorzio, inoltre ha due figli piccoli da crescere. È del tutto possibile che questa donna sviluppi somatizzazioni, come disturbi del sonno ed emicranie. Questo è un esempio reale: un caso clinico trattato in terapia con una paziente. Parliamo di sintomi che inizialmente si rifiutava di associare alla sua situazione personale.
Alcuni esempi comuni di somatizzazione
- Emicrania o cefalea cronica
- Sindrome dell'intestino irritabile
- Dolore al collo, mal di schiena, tensione cronica
- Eczema
- Gastrite (bruciore di stomaco)
- Cistite o micosi ripetute
Incontro molte persone con sintomi psicosomatici. Spesso è sufficiente lavorare sul passato per svelare l'impatto emotivo incistato e sbloccare la reazione somatica. A volte alcune persone sentono dire dal loro medico che il loro dolore o il loro sintomo è psicosomatico, questo per dire che non c'è un danno né un problema fisico od organico.
Tante persone soffrono di un fortissimo bruciore di stomaco, ma l'endoscopia non segnala niente. Tantissime altre soffrono di forti emicranie, ma sia la TAC che la risonanza magnetica sono perfette. Ci sono moltissimi esempi che potremmo fare.
Il messaggio dalla somatizzazione
Coloro che sono pronti ad ascoltare il proprio corpo, coloro che sono capaci di seguire i propri bisogni e di fare in modo che le proprie azioni siano coerenti con i propri pensieri, avranno meno possibilità di confrontarsi con i disturbi psicosomatici.
Mente e anima devono essere in sintonia con il percorso di vita dell’individuo. Il corpo (materia) è solo il veicolo che permette di vivere la vita. Se c'è dissonanza tra mente e anima, allora il corpo ne risentirà.
Per esempio, un bambino cresciuto da genitori che si dedicano alla scienza potrebbe avere poche possibilità di far capire ai suoi genitori che desidera diventare un acrobata o un ballerino classico (ovviamente, non è necessariamente così: si tratta, per l'appunto, di un esempio). Cercherà di adeguarsi per non cambiare direzione rispetto alla regola della famiglia. Ma un giorno, da adulto, il rischio è che finisca per pagare a caro prezzo questa scelta somatizzando, forse anche prima.
La domanda che bisogna porsi è la seguente: qual è il ruolo del dolore? Che significato ha per l'individuo? Cosa rappresenta per lui?
Vi lasciamo con questa riflessione.
Se pensi di aver bisogno di parlare con un professionista, ti lasciamo il nostro elenco di esperti specializzati in disturbi psicosomatici.
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Articolo di Nathalie Follmann pubblicato su Psychologue.net
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Buonasera da un po' di tempo sto soffrendo di ansia e dolore fisico in passato dopo la gravidanza ho vissuto attacchi di panico e li ho gestito senza medicinali però ogni tanto si presentano e quando ho un dolore fisico vado in tilt, sto male e facci tanti pensieri brutti. Ho 52 anni e si sta avvicinando la menopausa. Grazie attendo una risposta