La Sindrome della rassegnazione, la misteriosa malattia che colpisce i bambini rifugiati

Questi sintomi colpiscono bambini e ragazzi, generalmente dai 7 ai 19 anni.

18 FEB 2018 · Tempo di lettura: min.
La Sindrome della rassegnazione, la misteriosa malattia che colpisce i bambini rifugiati

Alcuni figli di rifugiati in Svezia vengono colpiti da una sorta di coma, chiamata Resignation Syndrome, in seguito al rifiuto della richiesta d'asilo.

Negli ultimi anni, la Svezia è uno dei paesi europei che, in proporzione, accoglie più rifugiati. Tuttavia, dal 1998, fra i figli dei rifugiati si sono manifestati casi allarmanti: alcuni dei bambini sono entrati in uno stato di coma, una sorta di disconnessione dal mondo reale, dopo aver scoperto che alla propria famiglia è stato negata la richiesta d'asilo. A esserne colpiti sono soprattutto i bambini provenienti dai paesi ex-sovietici, dall'ex Yugoslavia o dalla minoranza Yazidi. Gli scienziati non hanno ancora scoperto con certezza quale sia la causa di questo fenomeno, battezzato come "Sindrome della Rassegnazione", o uppgivenhetssyndrom, in svedese.

Dalle analisi, è risultato che questi bambini, pur cadendo in questa sorta di stato catatonico, non hanno alterazioni a livello fisico o neurologico. Nonostante ciò, si presentano immobili, passivi, apatici, in alcuni casi non riescono a mangiare né a bere e non rispondono agli stimoli, come se fossero completamente disconnessi dalla realtà. Questi sintomi colpiscono bambini e ragazzi, generalmente dai 7 ai 19 anni.

Nonostante siano passati vent'anni dal primo caso e ne siano seguite alcune centinaia, le cause continuano a non essere chiare. Si pensa che questo fenomeno possa essere di natura psicologica, probabilmente correlato a episodi di trauma e di forte stress causato da tutte le esperienze negative che hanno dovuto vivere queste famiglie, una sorta di meccanismo di difesa. Tuttavia, ciò non spiegherebbe perché colpisce solamente alcuni gruppi di determinate zone geografiche e non tutte le altre e perché i casi si presentino solamente in Svezia. Secondo gli studi, si potrebbe trattare di una sorta di "psicogenesi culturale", come spiega il quotidiano spagnolo El País.

Gli esperti non sono ancora in grado di capire come evitare l'aumento dei casi. In più, questa sindrome del tutto singolare fa nascere un dilemma morale sulle deportazioni dei migranti, obbligandoli a rientrare nel loro paese d'origine. Per questo, dopo le firme raccolte fra i cittadini, molte richieste d'asilo sono state prese nuovamente in esame, circa 30.000.

Alcuni scettici, però, hanno diffuso la teoria secondo cui i bambini sarebbero indotti dai loro stessi familiari ad agire in questo modo per evitare di tornare nel paese di origine. Tuttavia, non ci sono prove a favore di questa teoria, visto che, tra l'altro, i sintomi non sembrano assolutamente volontari.

Nonostante alcuni bambini abbiano fatto progressi positivi quando è stata accettata la richiesta d'asilo, non a tutti ha fatto lo stesso effetto o il miglioramento non è stato immediato. Per ora, quello che è certo è che le esperienze che hanno dovuto sopportare questi bambini possono avere conseguenze devastanti sul loro benessere psico-fisico. Sarà necessario ora attendere altri studi che possano fare maggior chiarezza sulle cause e sulla cura della sindrome della rassegnazione.

Se vuoi ricevere maggiori informazioni sul tema, puoi consultare il nostro elenco di professionisti esperti in trauma psicologico.

Per ulteriori informazioni su questo argomento, consigliamo di consultare l'articolo di Ana Vidal Egea nel giornale "El País" del 23 gennaio 2018

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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