La paura del contagio

L'articolo spiega la paura del contagio da coronavirus e come prevenirla, quali strategie adottare per non farsi prendere da paura, ansia e agitazione.

31 MAR 2020 · Tempo di lettura: min.
La paura del contagio

La paura di ammalarsi di covid-19: come gestire l'ansia di prendere il virus

Italia 2020, da inizio marzo, sembra che il nostro paese abbia preso un altro aspetto, è entrato questo sconosciuto virus che ci ha praticamente destabilizzati, impauriti e colti impreparati, specie da un punto di vista psicologico.

Ora a fine marzo siamo tutti chiusi in casa, in isolamento, ma a pesarci non è solo la gestione di questa chiusura ma anche la paura di prenderci il virus magari uscendo per cose essenziali, quando usciamo per la spesa o per andare alla posta, o peggio ancora il pensiero che forse l'abbiamo preso e magari ancora si deve manifestare, e tanti altri pensieri sulla malattia che ci perseguitano oramai da un po', generando ansia, angoscia, agitazione, stress, confusione, insonnia e sopratutto paura.

Paura, sì, proprio lei, questa emozione che ci accompagna spesso, che ci limita e che non riusciamo - spesso - a gestire, quella paura che ci ha fatto stare male in passato, che ci ha limitato in tante cose e che ora si presenta di nuovo.

Le conseguenze di questa chiusura, da un punto di vista psicologico, ci saranno perché è una situazione insolita, non prevista, molto stressante, dolorosa e destabilizzante per l'isolamento, per le immagini che vediamo dei numerosi morti nel nostro paese, per paura di prendere il virus, perché siamo preoccupati per il nostro lavoro e l'economia del nostro paese, perché dopo non sappiamo cosa accadrà.

Tutto ciò inevitabilmente ci sta creando una tensione e un malessere che ci portiamo dentro e che finita l'emergenza sentiremo il bisogno di scaricare, di buttare fuori, di liberarcene, di lasciar andare e di ritornare a una sensazione di leggerezza e di benessere che avevamo prima (ammesso che ci fosse).

Come gestire questa paura e questa ansia di prendere il virus?

Inutile dire di calmarsi, non avrebbe molto senso, quello che dovremmo iniziare a pensare è al fatto che una malattia si prende se si è esposti a dei reali pericoli; dopo bisogna valutare se ci sono sintomi sospetti, e se già queste due cose non sono presenti potremmo stare tranquilli, anche se è vero che si può essere dei contagiati asintomatici.

Ad oggi quello che bisogna fare è stare in casa, stare a una distanza di sicurezza e uscire solo per lo stretto necessario, lo avremmo sentito miliardi di volte alla tv in questi giorni.

Se praticate queste regole non c'è motivo di andare nel panico, stare in ansia, o pensare ossessivamente alla malattia, magari igienizzando 24 ore su 24 tutto senza sosta, o lavarsi continuamente.

Vale sempre la regola del viverla con lucidità senza esagerare ed esasperare la cosa, ad oggi dobbiamo seguire i virologi esperti e quello che hanno scoperto sulla malattia. Una volta praticate queste regole tutto il resto, cioè l'angoscia e il nervosismo che ci associamo non serve, ci fanno stare peggio e non portano a nulla.

Da domani, quindi, ogni volta che vado in tilt per la paura di essere stato contagiata/o, pensa se ti stai comportando correttamente e stai seguendo le istruzioni in modo scrupoloso, fatto ciò rilassati, rifletti e vivi questo periodo come un momento per fare tante cose che non riesci a fare nella vita normale, per mettere in discussione tanti tuoi lati caratteriali e perché no, magari di iniziare quel percorso psicologico che volevi fare da tempo.

Saluti Lettore.

Dott. Giuseppe Romano

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Scritto da

Dott. Giuseppe Romano

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