La magia dell'essere genitori

Essere genitori è una delle magie più meravigliose che la vita può riservare. Ma è necessario tenere a mente qualche buon suggerimento per godersela a pieno!

6 LUG 2016 · Tempo di lettura: min.
La magia dell'essere genitori

"Stai fermo, non ti muovere!"

"Se ti prendo, le prendi!"

"Quando fai così sembri tutto tua/o madre/padre, mi fai dannare!"

Quante volte ci è scappato di dire frasi simili ai nostri figi? E quante volte ce le siamo sentito dire dai nostri genitori, ripetendoci da piccoli che no, noi non ci saremmo mai comportati così con i nostri futuri figli?

Ci barcameniamo tra regole arrangiate, togliendogli il gioco dalle mani, il bimbo piange, si irrita, ci irrita, le nostre forze cedono, i nervi anche. E poi scatta magari pure un bel litigio col nostro partner, che sembra avere un modo di agire totalmente diverso dal nostro (tutta colpa della suocera, ovviamente!).

Eh sì, spesso capita tutto questo, nel provare a svolgere il mestiere più impegnativo che esista: educare.

Che strana magia che è essere genitori

Come una pozione magica dobbiamo mettere dentro tutta una serie di elementi fondamentali: una bella dose dell'idea che abbiamo dei nostri genitori, una massiccia dose dell'io bambino che ha vissuto in passato l'esperienza di figlio, un pizzico di idea razionale di come si intende educare; nella pozione bisogna poi dosare in maniera equilibrata le spezie, ovvero tutti i tipi di relazioni "altre" che possono influenzare la genitorialità: quella con il partner, quella con le famiglie di origine, il rapporto con il mondo esterno.

Insomma, diciamocelo chiaramente: fare i genitori non è per nulla semplice e a volte bisogna essere dei veri maghi per sostenere tutto ciò! Tra inciampi e riprese, strappi e ricuciture, riuscire ad essere dei genitori "sufficientemente" bravi (non troppo perfetti, mi raccomando!), porterà ad un benessere non solo per il bambino, ma per tutta la famiglia.

Procediamo quindi passo passo con la preparazione degli ingredienti di questa pozione magica della genitorialità.

Il concetto di essere genitori

Abbiamo detto che ci servono una dose di come vediamo i nostri genitori e una dose di come abbiamo vissuto da figli. Eh sì, perché in fondo già dalla nostra nascita abbiamo sperimentato il concetto di essere genitori: per un certo verso "genitori si nasce". Attraverso la relazione con i nostri genitori, abbiamo costruito infatti anno dopo anno dentro la nostra mente un'idea su come siamo noi stessi, su come sono gli altri e su come è il mondo che ci circonda. Da adulti, come genitori, sarà quindi molto probabile riproporre coi nostri bimbi ciò che abbiamo "imparato" da figli. Come una ruota che gira, il nostro modello appreso da piccoli e riproposto da adulti trasmetterà ai nostri figli un tipo di attaccamento. Tratteremo i nostri figli con tutti i difetti che vedevamo nei nostri genitori? Li faremo sentire allo stesso modo di come ci siamo sentiti noi in preda a qui difetti?

State calmi!

Nella nostra vita ci sono fattori che possono cambiare questo circolo vizioso, tra cui le successive relazioni che stringiamo e che ci portano a cambiare idee e rappresentazioni, il contesto sociale in cui siamo inseriti, le caratteristiche stesse di nostro figlio. Abbiamo quindi la possibilità – e la speranza! – di mettere in atto solo – o soprattutto – "il buono" di quanto appreso.

Altro grande ingrediente, utile proprio per imparare a gestire le nostre emozioni, istinti, paure: quella dose di consapevolezza teorica e pratica su come intendiamo educare i nostri figli. Qui è importante informarsi, formarsi, aprire le menti e l'esperienza. Siamo bravi genitori se ci apriamo a leggere, ad ascoltare i consigli degli esperti, a confrontarci con altri genitori.

Veniamo ora alle spezie della nostra pozione, da dosare bene e con criterio: le relazioni "intorno". Quando nasce un bambino, la famiglia deve riorganizzarsi per formare una nuova struttura relazionale. Formiamo una famiglia, un sistema aperto al mondo che ci circonda e che si evolve durante le fasi del ciclo di vita. Bisogna ridisegnare tutti i confini, interni ed esterni.

Il primo da tenere in considerazione è il confine tra la genitorialità e la nostra coppia coniugale (o "di fatto", aggiungiamo oggi): bisogna fare attenzione a non lasciare che i conflitti di coppia inficino la nostra capacità di gestire la co-genitorialità e al contempo nonlasciare che la genitorialità ci faccia dimenticare di investire sulla nostra coppia.

Ci sono poi i confini della famiglia con le famiglie di origine. La relazione con le famiglie di origine è una spezia importante che offre un sapore buono e importante alla nostra pozione… ma occhio! Ne basta un piccolo eccesso nella dose a far sballare tutti gli equilibri!

Infine parliamo delle spezie relative ai confini col mondo esterno: la scuola dei bimbi, i luoghi di lavoro, i contesti ludico-ricreativi, i rapporti con amici. Questi è importante che siano adeguatamente permeabili, perché possiamo trarre giovamento da questi contesti: è un errore lasciarcene risucchiare perdendo la nostra identità familiare o lasciarcene spaventare rischiando di chiuderci in barriere rigide e protettive.

Fatta la pozione magica della genitorialità. Ma non finisce qui. Bisogna saperla usare questa pozione. Insieme, in due: una magia a quattro mani.

Le regole per diventare dei bravi genitori

La prima regola per diventare dei bravi genitori, come dei bravi allenatori di una squadra, è pensare in due agli schemi di gioco da proporre ai piccoli giocatori. E questo si fa a porte chiuse, negli spogliatoi. E qui va bene discutere, ascoltare le diverse posizioni come risorsa, è sano negoziare regole chiare, coerenti che offrano contenimento. È importante tenere a mente che una buona coerenza tra gli stili educativi ed affettivi dei due genitori è la base su cui partire per iniziare il nostro buon lavoro. Dei genitori che assumeranno atteggiamento autorevole mostreranno un'idea chiara delle regole da attuare, rispetteranno i desideri del bambino favorendo gli scambi verbali e manifestando affetto e calore.

"Magicamente", tutto ciò ci farà sentire davvero competenti, capaci, bravi.

"Magicamente" tutto ciò porterà nel bambino serenità, sicurezza in sé.

"Magicamente" la famiglia diventa luogo di armonia, di equilibrio, di benessere per tutti.

Bene, è giunto il momento di giocare e sperimentarc iper vincere insieme una delle più faticose ma "magiche" partite della nostra vita: quella di essere genitori!

M. Cipolat, P. De Nardis, E. Marozza

Psicologhe del Centro di Psicologia Clinica"La Bussola dei Naviganti"

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