La discriminazione nei confronti dei single

"Hai trovato un fidanzato/a? Ancora no? Come mai?". Quante volte ti hanno rivolto domande simili durante il pranzo di Natale o di Pasqua?

2 MAR 2018 · Tempo di lettura: min.
La discriminazione nei confronti dei single

"Nessuno criticherà una donna perché pensa, finché l'oggetto dei suoi pensieri è un uomo", Virginia Woolf.

"Hai trovato un fidanzato/a? Ancora no? Come mai?". Quante volte si sono sentite rivolgere queste domande le persone single, magari dai parenti, durante il pranzo di Natale? Tante, fin troppoe...Questa domanda ce la sentiamo ripetere fin da quando siamo adolescente e ragazzi. Ci sono persone single, ad esempio le donne o chi ha superato la soglia dei 30, che sono soggette a un vero e proprio bombardamento da parte della società.

Essere single per scelta o perché non si è trovata ancora la persona giusta, sembra essere una stranezza se non addirittura una colpa.

Nonostante molti articoli di riviste, giornali o anche i nostri stessi amici ci narrino i mille vantaggi di non essere in coppia, la realtà non è poi così semplice. Avere una relazione amorosa, con o senza matrimonio, sembra essere un obbligo sociale da raggiungere a tutti i costi ed entro una certa età. Per questo, i single, nonostante si sentano bene con sé stessi e con le proprie scelte, vengono colpiti dalla discriminazione sociale che può farli sentire colpevoli, esclusi e strani.

Le donne, probabilmente, sono fra le più colpite dallo stigma sociale nella vita di tutti i giorni. Un'idea ancora difficile da estirpare è la seguente: se non ci si sposa e non si hanno figli, una donna non è del tutto completa. Questo stereotipo ne alimenta altri: una donna che non ha avuto figli, rispetto a quelle che hanno avuto questa esperienza, non è in grado di capire la vita o non ha provato realmente alcune sensazioni. Anche il tempo di una donna single viene valutato diversamente: non avendo una famiglia, infatti, il suo tempo è meno importante. Di conseguenza, a lavoro, sono i single che, secondo gli altri, dovrebbero avere più flessibilità quando si parla di ferie o di ore extra. Non si tiene in considerazione, insomma, che anche un single possa essere occupato o avere interessi al di fuori della famiglia e del lavoro.

Oltre alla sfera famigliare i single possono essere discriminati anche sul posto di lavoro. Un uomo o una donna single (queste ultime, in ogni caso, continuano a essere stigmatizzate se decidono di avere figli!) vengono percepiti come persone meno affidabili e immature perché non hanno legami né impegni "seri". Questa convinzione, in alcuni casi, si traduce in una discriminazione anche a livello di salari.

Ma ripetiamolo: esiste anche l'altra faccia della medaglia. Spesso le donne, durante i colloqui di lavoro, si sentono rivolgere domande come "sei fidanzata e/o sposata? Hai intenzione di avere figli?", per poi non essere mai richiamate nonostante le loro competenze. Perché? Perché le aziende, a volte, temono che possano avere un bambino e andare in maternità.

Il matrimonio o lo stare in coppia è un'ottima scelta solo se viene presa liberamente e non solo in quanto convenzione sociale indispensabile per una grande fetta della società. Eppure i single in molte parti del mondo, e anche in Italia, vengono visti come immaturi e quasi con una certa pena, per non aver fatto la "scelta giusta".

Lo stereotipo secondo cui la felicità si basi esclusivamente sulla coppia è totalmente infondato se non pericoloso, perché la pressione sociale potrebbe portare molte persone a fare scelte che non corrispondono ai propri desideri.

Per molti, dunque, è difficile comprendere il perché alcune persone decidano volontariamente di essere single. Sposarsi, convivere, restare single o qualsiasi altra opzione sono tutte scelte valide se sono prese in maniera consapevole e non vanno giudicate.

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Questo articolo è stato scritto prendendo in considerazione l'esperienza clinica e gli anni di formazione, non ha valore diagnostico o statistico.

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Scritto da

Dott. Matteo Agostini

Sono il Dott. Matteo Agostini, laureato in Scienze Psicologiche Applicate e con Laurea Magistrale in Psicologia Clinica. Ho acquisito competenze nell’ambito della psicologia clinica, della neuropsicologia clinica, e della psico-sessuologia. Sono Tutor per bambini e ragazzi con ADHD/DSA presso il CCNP San Paolo di Roma e consulente sessuale e nutrizionale.

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Commenti 2
  • Eleonora

    single , per mancanza d'occasioni, nonostante ne abbia cercate molte ed ho avuto pure più d'un corteggiatore, di cui uno m'ha chiesto di fidanzarsi con me, ma , purtroppo, non mi piaceva.

  • Roberto Golfarelli

    Single perché probabilmente non si sono le condizioni per scommettere sulla riuscita di una vita in coppia. Forse la paura di andare incontro ad un fallimento, fa rinunciare in partenza.

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