La dipendenza affettiva: il disamore per se stessi.

La dipendenza affettiva è una delle nuove forme di dipendenza che si sta diffondendo notevolmente, che nasce da un disamore per se stessi. Vi parlerò di come riconoscerla e come curarla.

18 NOV 2018 · Tempo di lettura: min.
La dipendenza affettiva: il disamore per se stessi.

La dipendenza affettiva

Descrizione

La dipendenza affettiva o love addictionè una delle new addiction -nuove forme di dipendenza in cui l'oggetto non è una sostanza chimica, ma un comportamento o una attività (gioco, sesso, internet, smartphone, lavoro, cibo).

Nella dipendenza affettiva (DA) l'oggetto della dipendenza riguarda le relazioni e l'amore, con una modalità patologica di vivere le relazioni, modalità patologica perché la persona dipendente arriva a negare i propri bisogni e a rinunciare alla propria vita per non perdere l'altro, altro senza il quale l'esistenza e la vita perde di senso; "la mia vita non ha alcun senso senza di lui" è una delle frasi più pronunciate da chi soffre di dipendenza affettiva.

È normale che l'amore preveda, soprattutto nella fase iniziale dell'innamoramento, un certo grado di dipendenzadall'altro, ma nella DA l'altro diventa una droga senza cui non si riesce a vivere. Ma l'innamorato vuole il bene dell'altro, mentre nella dipendenza affettiva si ha bisogno dell'altro.

La dipendenza affettiva mostra molti aspetti simili con la dipendenza da sostanze, quali:

ebbrezza e piacere conseguenti allo stare insieme, al fondersi con la sostanza/altro.

La tolleranza, cioè "la dose", la quantità di tempo sempre maggiore da passare con l'altro e per l'altro, arrivando ad annullarsi riducendo sempre più i propri spazi di autonomia e vita sociale.

L'astinenza che indica la fusione totale con l'altro, dove l'assenza del partner porta ad uno stato di disperazione e prostrazione che può essere interrotto solo dalla sua assunzione, cioè dalla sua presenza.

Perdita di controllo legata al disperato bisogno dell'altro ed alla perdita della capacità critica e della propria identità senza l'altro.

Origini

La DA sembra essere una patologia che riguarda soprattutto le donne, con una percentuale che supera il 90%.

Le donne che ne soffrono sono donne fragili ed insicure, con una scarsa autostima, donne che misurano la propria autostima ed il proprio valore in funzione di quanto rendono felice l'altro. Sono donne che non si sono sentite amate da bambine, diventando adulte che non sanno amare se stesse. Sono persone che hanno continuo bisogno di conferme; spesso arrivano da famiglie da cui hanno sviluppato un profondo senso di insicurezza ed inadeguatezza, che hanno profondi e dolorosi vissuti di inferiorità ed indegnità personale.

Tra i principali sintomi che caratterizzano la DA vediamo la paura che riguarda e copre vari ambiti: la paura della solitudine, la paura di perdere l'affetto, la paura di essere abbandonati, la paura di restare soli, la paura di mostrarsi per quello che si è, la paura del giudizio da parte degli altri, la paura di non esistere senza l'altro.

Alla base di queste paure abbiamo un forte e profondo bisogno di protezione che porta a cercare la presenza dell'altro senza il quale non si esiste, bisogno di protezione che porta a tollerare anche maltrattamenti pur di non perdere l'altro.

Evoluzione

Da qui il restringimento della vita sociale per il coinvolgimento totale e l'annullamento in questa relazione. Emergono gelosia, ossessione e possessività verso il partner per la paura di perderlo, l'annullamento e l'incapacità di smettere di vedere l'altro anche quando vi è consapevolezza che è patologico e distruttivo. Provare sentimenti di disperazione, rabbia e fallimento quando si è lontani, sperimentando forti vissuti ansiosi, con sensi di colpa, rabbia, vergogna sino ad arrivare a stati simili al lutto.

Trattamento

Un trattamento efficace è un percorso individuale a cui associare possibilmente, in una seconda fase, la terapia di coppia che rappresenta l'oggetto di dipendenza.

A differenza delle dipendenze da sostanze, dove l'obiettivo della cura è l'astinenza, qui l'obiettivo del percorso è ritornare ad una modalità relazionale sana, attraverso la consapevolezza dei motivi che hanno causato la dipendenza. Il trattamento passa attraverso l'amore per se stessi, imparando a volersi bene e a darsi valore.

Il trattamento è una sorta disintossicazione, disintossicazione simile a quella che si mette in atto con le dipendenze da sostanza, dove l'oggetto, in questo caso, è la relazione. È un percorso di recupero, recupero del controllo e dell'autonomia sulla propria vita, a partire dal riconoscimento e dall'accettazione di ciò che ha portato alla dipendenza.

Il processo di guarigione passa dalla dipendenza affettiva all'indipendenza e autonomia relazionale ed emotiva.

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Scritto da

Dott.ssa Jessica Ferrigno

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