La coppia in una prospettiva sistemico-familiare

Una breve rassegna sulla coppia: formazione, patto coniugale e riscrittura di nuovi bisogni inerenti le fasi del ciclo vitale.

4 GEN 2022 · Tempo di lettura: min.
La coppia in una prospettiva sistemico-familiare

Introduzione

Tutti noi apparteniamo ad un sistema di relazioni basato sull'esperienza vissuta dalla famiglia d'origine, all'interno di una specifica comunità e contesto culturale d'appartenenza.

Ad un certo momento della fase del ciclo vitale, nasce la necessità e il bisogno di incontrare un'altra persona per condividere assieme il percorso di vita (Andolfi, 1989). La scelta del partner è una mescolanza tra mito familiare, mandato e ricerca di soddisfacimento dei bisogni più strettamente personali e si fonda su un gioco di "vuoti e pieni" che attraverso la loro interazione dinamica permettono al rapporto di proseguire ed evolversi oppure interrompersi (Andolfi, 1999).

Quando nasce una coppia

La coppia nasce quando l'impalcatura familiare trigenerazionale prende forma e si costituisce il "patto coniugale" (Andolfi et al., 2019), cioè un intreccio complesso etico ed affettivo della relazione come "organizzazione relazionale". S'intende un patto di alleanza cioè un patto fiduciario che viene a costituirsi quando due partner decidono di consolidare il loro legame sentimentale condividendo un progetto di vita assieme (Andolfi et al., 2019). Tale patto è formato da una parte consapevole e socialmente riconoscibile e una parte inconsapevole di matrice psicologica che riguarda la sfera intima di ciascun partner con il relativo investimento emotivo.

Oltre al patto coniugale, si definisce all'interno della coppia il "patto intimo" cioè l'insieme dei bisogni, desideri, paure connesse alle reciproche storie pregresse che i membri della coppia si aspettano di trattare nel loro rapporto (Andolfi et al., 2019). Nei primi momenti della coppia, il patto intimo è quasi sempre funzionale: l'individuo si innamora di una caratteristica del partner, più che della persona, con l'idealizzazione tipica della famiglia romantica. L'altra componente fondamentale nella costituzione del patto di alleanza riguarda la valenza etica dei partner al legame sentimentale e l'impegno assunto come vincolo affettivo. A tale riguardo, si parla del "patto ufficiale" che caratterizza il progetto di vita in comune nei suoi valori concreti ed è riconoscibile dalla comunità sociale. Si manifesta nella promessa di fedeltà e riguarda gli obblighi reciproci da parte dei partner (Andolfi et al., 2019).

Per definire una "diagnosi multigenerazionale", Andolfi descrive la coppia come un Cubo di Rubik (Andolfi et al., 2019), avente diverse facciate: "facciata rossa" in alto è il "noi di coppia" cioè identità delle coppie che è venuta a formarsi attraverso il consolidamento del legame affettivo e cognitivo tra i due partner; due facce a destra e sinistra, corrispettivamente "bianca e gialla" sono "i due individui" cioè materia principale della coppia; due facce in alto e in basso, corrispettivamente "verde e arancione" composte dai "figli" e dalle "famiglie d'origine" con le quali i partner mantengono i rapporti; alle spalle la "facciata azzurra" che è composta da "lavoro, amicizia e cultura d'appartenenza" (Andolfi et al., 2019). In questo modo possono essere presi e definiti tutti gli elementi della coppia, considerandoli parte dello stesso sistema nel quale l'individuo vive ogni giorno.

Trasversalmente agli elementi del sistema, c'è il grado di "differenziazione del sé" che ognuno dei due componenti ha raggiunto rispetto alla propria famiglia d'origine (Falcucci et al., 2006). Il "legame coniugale" è un'occasione verso la differenziazione dalla famiglia d'origine, con l'acquisizione di nuove lealtà verso il coniuge che possono essere concepite come slealtà nei confronti della famiglia, dando origine a debiti e crediti (Boszormenyi-Nagy et al.,1988). Il compito principale è quello di confrontarsi tra lealtà vecchie e nuove, verticali e orizzontali in modo da evitare il conflitto (Andolfi et al., 2019). Utilizzando la figura della bilancia, si vede la differenziazione come un equilibro dinamico tra appartenenza e separazione (Bowen, 1979). L'appartenenza alla propria famiglia d'origine è un valore che si porta all'interno del matrimonio, che deve essere bilanciato con la separazione (Falcucci et al., 2006). L'appartenenza è un concetto positivo, ma se si appartiene troppo, si dipende e un'eccessiva dipendenza impedisce la separazione, così come un'eccessiva separazione impedisce l'appartenenza (Bowen, 1979).

La differenziazione del Sé è strettamente relativa a ciò che Bowen definisce "posizione Io" cioè la posizione da adulto (Bowen, 1979). La "posizione Io" non si acquisisce attraverso l'uscita da casa, ma secondo Williamson, l'età matura, che si aggira intorno ai trentacinque/quarant'anni, arriva quando ci si svincola realmente dalla famiglia d'origine, superando il processo di intimidazione intergenerazionale (Falcucci et al., 2006). Nel considerare una coppia e il suo livello di funzionamento rispetto al grado di differenziazione del Sé, è utile suddividere tre piani generazionali (cioè piano della coppia, della famiglia d'origine e dei figli), cercando di identificare le diverse tipologie di posizioni che la coppia può assumere nei tre piani (Falcucci et al., 2006). Oltre ai piani, bisogna individuare le appartenenze, cioè gli elementi di contenuto, valori, tradizioni, atteggiamenti che possiede ogni membro, che fanno parte del patrimonio affettivo, emotivo e conoscitivo delle famiglie.

Da qui, secondo il modello sistemico familiare, si identificano coppie con posizione bilanciata e coppie con posizione sbilanciata. In ogni tipologia di coppia si individuano tre fasi di sviluppo dell'intimità di coppia:

1) l'intimità a due, amore romantico e appassionato;

2) un rapporto responsabile di intesa nell'allevare i figli dove i coniugi sentono l'essere "noi di coppia";

3) rapporto ritrovato e maturo con il partner dopo l'uscita di casa dei figli con trasformazione del "noi di coppia" (Falcucci et al., 2006).

La crisi della coppia

Secondo Andolfi, nelle coppie in crisi, si incontrano due storie di sofferenza e di speranza (Andolfi et al., 2019). La danza relazionale tra i due partner e l'armonia nei movimenti si apprendono se si restituisce la soggettività dell'uno come dell'altro, superando incastri di coppia e complementarietà disfunzionali (Andolfi et al., 2019). Questo è possibile se ciascun partner riuscirà a scoprire il vero Sé dando senso alla storia di sviluppo (Andolfi et al., 2019).

Tale svelamento del Sé si inserisce nel ciclo vitale che prevede fasi distinte, con momenti di transazione (fisiologici), fasi di riorganizzazione e periodi di assestamento (Andolfi et al., 2019). Secondo Walsh, nel corso della coppia si possono incontrare delle crisi e il loro superamento, non si ha cambiando partner, ma cambiando il tipo di contratto con lo stesso partner (Walsh, 1988). L'intera vita di una coppia è attraversata da un compito evolutivo cioè quello di occuparsi di se stessa e di rinnovarsi adattandosi alle fasi del ciclo vitale e ai bisogni richiesti in ogni fase (Andolfi et al., 2019).

Dott.ssa Fabiana Marra

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Scritto da

Dott.ssa Fabiana Marra

Bibliografia

  • Andolfi, M., Angelo, C., & De Nichilo, M. (1989). The myth of Atlas: Families and the therapeutic story. Psychology Press.
  • Andolfi, M. (Ed.). (1999). La crisi della coppia: una prospettiva sistemico-relazionale. Cortina.
  • Andolfi, M., & Mascellani, A. (2019). Intimità di coppia e trame familiari. Cortina.
  • Boszormenyi-Nagy, I., & Spark, G. M. (1988). Lealtà invisibili: la reciprocità nella terapia familiare intergenerazionale. Astrolabio.
  • Bowen, M., Andolfi, M., & De Nichilo, M. (1979). Dalla famiglia all'individuo: la differenziazione del sé nel sistema familiare. Astrolabio.
  • Falcucci, M., Mascellani, A., Santona, A., & Sciamplicotti, F. (2006). La terapia di coppia in una prospettiva trigenerazionale. I seminari di Maurizio Andolfi.

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Commenti 1
  • Fabiola Cortese

    La dott.ssa Fabiana Marra è il top!

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