La bellezza dell’imperfezione

Saper apprezzare le proprie imperfezioni come strumento per poter tollerare l’altro e le sue diversità. Superare il concetto di bellezza per arrivare al senso delle cose che ci circondano.

25 OTT 2018 · Tempo di lettura: min.
La bellezza dell’imperfezione

"Quando mi guarda, lui non vede quello che mi manca o quanto io sia incompleta. Lui mi vede per quel che sono".

"Incapace di percepire la tua forma ti ritrovo tutto attorno a me. La tua presenza mi riempie gli occhi del tuo amore, onora il mio cuore perché sei ovunque",

In queste parole, tratte dal film "The shape of water" emerge quanto la forza dell'amore riesca ad oltrepassare le barriere delle convenzioni e dei pregiudizi, riuscendo ad imporsi in un mondo in cui la bellezza e la perfezione dell'uomo sono considerate requisito imprescindibile del vivere bene.

Sono parole tratte da una favola e per questo sono scritte per emozionare, forse ancor più oggi, in un mondo in cui l'imperfezione è un qualcosa di inconcepibile, qualcosa da eliminare a tutti i costi. Ma proprio per questo motivo, queste parole, oggi, dovrebbero farci riflettere!

Uno dei valori che sarebbe importante trasmettere già dall'infanzia è quello di saper apprezzare l'imperfezione che è in noi, soprattutto oggi, in un'epoca votata al consumismo in cui pare molto facile scartare tutto ciò che non risponde a criteri estetici omologati, e spesso dettati dai mass-media.

La vera sfida consiste dunque nella capacità di imparare ad apprezzare la bellezza delle piccole cose, anche quando sembra che quel che abbiamo davanti sia "diverso" ed "imperfetto" rispetto ai canoni attuali.

La capacità di tollerare i propri "limiti" significa donarsi la possibilità di essere più in pace con se stessi, di godere più profondamente della vita, di provare più amore verso se stessi e gli altri.

Possiamo quindi lamentarci, arrabbiarci, piangere per anni sulle nostre imperfezioni senza che nulla mai cambi o possiamo invece provare a cambiare prospettiva e lasciare che questo ci cambi.

Se non impariamo ad amare le crepe in noi stessi, e negli altri infatti, non potremo mai essere felici. Saremo sempre turbati, frustrati, insoddisfatti.

Solo attraverso questo difficile percorso, riuscendo ad amarci per quello che siamo, potremo tollerare l'altro e rispettare quella diversità che lo rende appunto Unico e speciale!

Solo così la favola potrà diventare la nostra favola.

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Scritto da

Dott. Celli Marco

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