Il Training Autogeno come un percorso di 'iniziazione'

Si tratta di riconoscere, nel percorso di apprendimento del Training Autogeno, la Conoscenza e la Presenza sia del sacro che del profano.

10 MAR 2015 · Tempo di lettura: min.

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Il Training Autogeno come un percorso di 'iniziazione'

Parlare di Iniziazione in una tecnica di rilassamento significa approfondire la dimensione della pratica nei suoi aspetti fondamentali.

L'esperienza psicoterapeutica e percorsi di pratiche meditative ci hanno permesso inoltre di poter affermare che anche con il Training Autogeno si può accedere a una esperienza che può diventare strumento di trasformazione transpersonale.

Si è, infatti, desiderato sviluppare la ricerca più specifica e più profonda che da I.H. Schultz in poi si è voluto proseguire sullo sviluppo delle potenzialità di uno strumento di lavoro e di conoscenza di sé come è il Training Autogeno.

Si tratta di riconoscere, nel percorso di apprendimento del Training Autogeno, la Conoscenza e la Presenza sia del sacro che del profano.

La profanità, infatti si manifesta fuori dal tempio, ossia in mezzo al pubblico ma nello stesso tempo presuppone davanti a sé l'esistenza indubitabile del sacro, attraverso figure potenti che implicano la credenza, dell'uomo e del cosmo da esse.

Il sacro ha bisogno del profano per manifestarsi, infatti se da una parte essi si oppongono dall'altra rivelano reciprocamente la loro esistenza.

Il fatto è che il confine tra dentro e fuori, tra ciò che è tempio e ciò che non lo è, è un confine soprattutto mentale.

Il "rito" ha il pregio di non divenire una abitudine verbale e gestuale ma, pur ripetendosi nelle forme e non variando nella sua costituzione ideale, determina volontà di ricerca, di approfondimento, e libera l'immaginazione e l' interpretazione simbolica arricchendola di significati in diretta proporzione con il grado di sviluppo delle conoscenze e dell'informazione del singolo individuo.

Si tratta di "sacralizzare il profano".

Ciò che rende sacro è un atteggiamento mentale, è possibile non solo profanare ciò che per altri è sacro, ma anche sacralizzare ciò che comunemente si ritiene profano.

Ecco allora che il Training Autogeno può assurgere ancora una volta come esperienza importante per gli uomini di poca fede.

Nel rito di iniziazion Passa attraverso tre aspetti fondanti:

La Separazione, l'Emarginazione, l'Aggregazione. L'esito del passaggio è un uomo nuovo che assume un nuovo modo di essere.

L'uomo moderno non riesce a comprendere i rituali (mediante cui i simboli vengono attuati) e i rituali diventano semplici abitudini, e non hanno più alcuna efficacia trasformativaper la psiche.

Il simbolo media il passaggio dell'energia psichica dall'inconscio alla coscienza, il simbolo è trasformatore di energia, trasforma la libido da una forma inferiore a una superiore e permette di creare qualcosa, a patto che l'uomo entri in relazione con il simbolo, che l'lo comprenda e lo elabori.

L'uomo moderno disconosce l'uomo primitivo che è in lui ma come vive lo scorrere del tempo? Fast e Slow, ma quando c'è bisogno di decelerare come si può fare?

Lo stato autogeno come rito di passaggio, quindi il t.a. nasce come terapia e conoscenza di se' ma cosa diventa? Iniziazione come transizione al mondo del valore.

Un Nuovo Modo di Essere tale transizione si realizza attraverso ritualità, profondità passività, separazione dal mondo esteriore, accettazione incondizionata. Il Sacro emerge allora come forza concreta della vita!

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Scritto da

Dott. Luciano Palladino

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Commenti 1
  • Luciano Palladino

    Il training autogeno diventa terapia quando il lavoro di osservazione e di ascolto profondo consente un esplorazione di sè stessi. Una via all'autorealizzazione.

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