Il sogno: luogo del desiderio e occasione di risveglio

La via regia per giungere al desiderio inconscio, a monte dei sintomi è, per Freud, il sogno. Nella psicoanalisi d'oggi, tuttavia, si coglie nel sogno anche l'occasione di risveglio.

20 APR 2021 · Tempo di lettura: min.
Il sogno: luogo del desiderio e occasione di risveglio

I sogni nella tradizione

Non è stato Sigmund Freud a scoprire il valore dei sogni. In molte culture antiche ci si affidava ai sogni in una prospettiva divinatoria, per compiere delle scelte, prima di prendere certe decisioni. In una certa tradizione religiosa già si credeva che alcune manifestazioni oniriche fossero dei messaggi inviati da entità del mondo sovrasensibile per orientarci nella nostra vita.

Si poneva allora il problema della fonte dei sogni che poteva essere divina o diabolica; per esempio, si credeva che alcune formazioni oniriche nelle quali si vedeva l'immagine di propri cari morti costituissero dei preziosi consigli da loro inviati e che altri sogni fossero invece menzogneri. Per questo, vi erano delle figure presupposte avere un potere sciamanico e considerate in grado di interpretare i sogni alle quali ci si rivolgeva per trarne delle predizioni.

Freud e il desiderio

Freud era invece permeato del metodo scientifico: aveva un'impostazione laica e clinica. Si accorse che il sogno ha a che fare con un desiderio inconscio. Nel suo celebre libro L'interpretazione dei sogni, scritta a chiare lettere come titolo del terzo capitolo, si trova la sua famosa tesi: il sogno è la soddisfazione di un desiderio.

I sogni sono desideri.

Come giovane medico, egli si occupava soprattutto di donne considerate isteriche. Sosteneva che i sintomi, i problemi psicopatologici per cui un essere umano soffre nel proprio corpo oppure nella propria mente, avessero a che fare con una logica inconscia. Qualcosa sfugge alla coscienza e non ne abbiamo consapevolezza ma, anche se non da subito attingibile, questo qualcosa determina la nostra esistenza secondo vie e binari già in parte tracciati. Dunque, per giungere alla guarigione, si tratta di cogliere la logica inconscia che organizza la nostra vita.

Come decifrare quest'altra scena psichica? Lo stesso Freud, considerava che le manifestazioni oniriche fossero la via maestra per giungere all'inconscio attraverso il metodo della libera associazione. Esso consiste nel collegare i vari elementi che compongono il sogno e che ne costituiscono il contenuto manifesto e preconscio al contenuto latente e inconscio.

Il sogno trae origine da residui della vita diurna e rinvia ad un desiderio inconscio risalente all'infanzia. I sogni, specialmente se presentano una trama ricorrente, danno una chiave di volta illuminante sull'organizzazione dell'inconscio. Una produzione onirica si rivela appagamento di un desiderio inconscio e, soprattutto, di un desiderio inconscio risalente alla nostra infanzia.

Un sogno come strumento di risveglio

Tuttavia, oltre a svelare un desiderio inconscio, il sogno diventa anche un'occasione di risveglio. Permette di mettere a fuoco qualcosa che, nella vita diurna, si stentava a vedere. Se una produzione onirica giunge a toccare un punto molto intimo, una radicale domanda inconscia, allora l'effetto è quello di svegliarsi. Spesso senza più riuscire a riaddormentarsi. Un sogno di questo tipo prende a volte la forma dell'incubo e altre volte la forma di un sogno connotato dall'affetto dell'angoscia. Tende a rimanere impresso nel ricordo del soggetto e a orientarne l'esistenza. Diviene talora un punto di svolta. Non a caso, certe decisioni rinviate a lungo vengono prese di getto, appena si viene destati dall'irruzione nel sonno di un'immagine onirica significativa.

Come scriveva un paio d'anni or sono lo psicoanalista parigino Eric Laurent, non senza l'insegnamento del Lacan degli anni Settanta, il sogno diventa allora uno strumento di risveglio. In analisi, bisognerà dunque innanzitutto decifrare i sogni per giungere in un secondo momento della traiettoria analitica a "un punto fuori-senso". È spesso quel punto di insensatezza a svegliare il soggetto dal torpore nel quale trascinava la sua esistenza in modo inautentico. A ridestarlo dalle consuetudini nelle quali smarriva la propria singolarità, che ha sovente caratteristiche diverse da quelle dei canoni sociali moralistici.

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Scritto da

Dott. Roberto Pozzetti

Bibliografia

  • S. Freud (1900), L'interpretazione dei sogni in Opere, Volume 3, Bollati Boringhieri, Torino.
  • E. Laurent (2019), Il risveglio dal sogno, https://congresoamp2020.com/it/articulos.php?sec=el-tema⊂=textos-de-orientacion&file=el-tema/textos-de-orientacion/19-09-11_el-despertar-del-sueno-o-el-esp-de-un-sue.html

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