Il litigio nella coppia: cosa fare quando diventa un problema

Quando litigare fa parte della routine e la relazione ne risente, la terapia di coppia puoò aiutare a comprendere cosa succede e a gestire meglio il conflitto

21 NOV 2019 · Tempo di lettura: min.
Il litigio nella coppia: cosa fare quando diventa un problema

Vi capita che da un semplice confronto su quando fare la spesa, sulle faccende domestiche o sulla giornata lavorativa arriviate a insultarvi a livello personale? Vi capita che un litigio duri giorni interi? E magari alla fine ti chiedi "come siamo arrivati fin qui, solo non avevo voglia di lavare i piatti"?

Litigare con il partner può essere stressante e faticoso soprattutto quando diventa l'unico modo di comunicare. Al litigio viene associato un valore negativo ma fa parte della fisiologia della coppia, è qualcosa di inevitabile. Il litigio nasce dalla necessità di esprimere energia, è una valvola di sfogo.

Il vero problema è: non sapere litigare o non litigare per paura.

Tutte le relazioni sono caratterizzate da cicli interpersonali. Il mio modo di rapportarmi con l'altro scatena in lui una determinata risposta: se io aggredisco qualcuno, lui risponderà aggredendomi; se evito qualcuno alla fine non mi cercherà più.

Detto questo possiamo identificare una struttura precisa del dialogo fallimentare:

  • la rabbia che alimenta il litigio dipende da come viene veicolato il messaggio più che dal contenuto;
  • imporre la propria convinzione, come verità assoluta e giusta, senza lasciare possibilità di replica e di esprimere la propria idea all'altro viene letto come "attacco" e quindi scatena la necessità di "difesa".

Quindi cosa fare?

  • Tendenzialmente ogni coppia ha una struttura precisa del proprio litigio: durata, contenuti, modalità. Il primo obiettivo è diventare consapevoli di come si litiga: provate ad osservare i vostri litigi e cercate degli elementi costanti e rindondanti.
  • Attenzione a come esprimete la vostra opinione. Alcune modalità comunicative creano irritazione, l'attivazione emotiva interrompe l'ascolto da parte dell'altro alimentando il litigio. Gli errori più comuni sono puntualizzare, recriminare, rinfacciare, il "te lo avevo detto" e "lo faccio solo per te". Prova a dire la stessa cosa senza ricorrere a queste modalità, sarai ascoltato e compreso meglio. L'ascolto reciproco è alla base del dialogo costruttivo, è un prerequisito necessario che permette di arrivare a una soluzione congiunta piuttosto che allo scontro sterile. Osservatevi e ponete attenzione a quale è l'errore comunicativo che fate di più, quello che irrita maggiormente voi e il vostro partner.
  • Il tempismo è tutto! Porre attenzione a quando dire qualcosa potrebbe aiutare a prevenire uno scontro. Chiedetevi quando il vostro partner è più sensibile alle osservazioni, quando è più stanco o nervoso, probabilmente in queste situazioni è meno disponibile all'ascolto.
  • Il litigio è espressione di energia, quindi deve avere un inizio e una fine. Tendenzialmente la coda del litigio si allunga quando viene dato peso all'offesa personale detta durante momenti di forte rabbia. Lavorare sui punti precedenti dovrebbe portare a provare rabbia a una minore intensità e, quindi, a gestirla meglio. Inoltre, è utile contestualizzare sempre quanto detto allo specifico momento in cui ci si trova.

La terapia di coppia può aiutare i partner a comprendere le dinamiche nella loro relazione e a gestirle in maniera più funzionale.

Litigare serve alla coppia, a patto che si sappia far bene!

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Scritto da

Dott.ssa Giada Sera

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