IL LITIGIO NELLA COPPIA

Il litigio serve alla coppia ? Perché è così frequente? È utile? Questo articolo prenderà in esame la dinamica del litigio

20 FEB 2015 · Tempo di lettura: min.
IL LITIGIO NELLA COPPIA

Perché il litigio è così frequente nelle coppie di innamorati? Credo che niente meglio del coinvolgimento affettivo riesca a tirar fuori le emozioni più antiche, che le persone hanno nei meandri più nascosti della psiche.

Le relazioni ri-attualizzano il passato e riaprono le porte a vissuti che sono stati interiorizzati dagli individui.....che prima sono stati percepiti in un certo modo, decodificati, e poi interiorizzati..Il rapporto di coppia li ritrova e li ravviva con una intensità enorme.

Noi non ce ne accorgiamo ma la tendenza naturale è quella di usare il partner per ricevere da lui ciò che ci è mancato nel nostro lontano passato e allo stesso tempo utilizziamo il partner per ricevere quelle risposte che ci difendono, ci tutelano dalle nostre ferite angoscianti.

Del partner non si deve aver bisogno

Dovremmo evitare di appoggiarci troppo all'altro o all'altra, perché lui o lei non è nostro padre o nostra madre o entrambi E non può darci lui o lei quello che ci è mancato, ne' può difenderci dalle nostre angosce più profonde.

Il litigio nasce infatti, spesso, quando non riceviamo le risposte che vorremmo, quando non riusciamo ad accettare l'autonomia dell'altro, quando le risposte dell'altro non sono soddisfacenti per i nostri bisogni. Litigare è necessario quindi? Se serve per crescere sì.

Dallo psicoterapeuta vanno spesso coppie che cercano una soluzione nel qui ed ora alle loro difficoltà relazionali, la domanda diretta e cosciente è quella di essere aiutati a superare le loro insoddisfazioni.

Tornare all'equilibrio

Spesso però tale richiesta non risulta essere integrata con la richiesta inconscia che potrebbe essere anche di natura diversa, ovvero la richiesta di non cambiare, di tornare all'equilibrio precedente la crisi. Il terapeuta dovrebbe essere bravo a rendere cosciente tale dinamica inconscia evidenziando alla coppia che il cambiamento deve essere fatto da entrambi e che cambiare significa entrare in crisi, mettersi in discussione, crescere facendo il lutto di quello che avrebbero voluto avere dai loro genitori e che non hanno mai avuto, accettando il fatto che non sono gli altri a dover cambiare per soddisfare i nostri bisogni rimasti insoddisfatti, ma l'unico cambiamento che può essere fatto è quello dentro noi stessi.

Più aumenta la gravità di ogni singola psicopatologia e più è difficile fare questo processo, non solo per questioni legate alle motivazioni, ma soprattutto per questioni legati alla scarsa capacità di mentalizzazione, alle carenze dei processi simbolici, alla disgregazione dei processi di pensiero.

Ogni struttura di personalità ha infatti un suo livello evolutivo. Il litigio, quindi, è un modo per tentare di esistere, una richiesta di aiuto, un modo per essere accettati, anche una scarica aggressiva sotto l'egida delle pulsioni di morte (Thanatos) nell'accezione freudiana. Alcune volte è utile altre volte è dannoso, alcune volte aiuta altre volte evita il cambiamento. Dipende da come la personalità lo utilizza e da come e quanto la personalità vuole ed è in grado di mettersi in discussione.


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Scritto da

Prof. Dott. Capponi Alessandro

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