Il legame tra i coniugi va oltre la morte

Secondo una ricerca, l'influenza di un coniuge sull'altro continua anche dopo la morte di uno dei due.

Nemmeno la morte può fermare l'amore di una coppia. Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science, infatti, quando uno dei due partner muore, il coniuge rimasto in vita continua a sentire fortemente l'influenza del suo compagno. Questo legame sembra essere fondamentale per il benessere del vedovo o della vedova.

Lo studio è stato condotto sui dati raccolti dalla ricerca Share a cui hanno partecipato circa 80.000 anziani di Israele e di 18 Paesi Europei.

Kyle Bourassa, capo del progetto e dottorando di psicologia presso l'Università dell'Arizona, dove è si è svolto lo studio, afferma:

«Le persone a cui teniamo continuano a influenzare la qualità della nostra vita anche dopo la loro morte. La qualità della vita di un vedovo o di una vedova risente dell'influenza del coniuge deceduto proprio come se questi fosse ancora in vita».

Fonte: fisicaquantistica.it

Quest'influenza, secondo i dati, non dipende né dall'età, né dagli anni di durata del matrimonio, né dallo stato di salute della relazione.

Con questo studio, il team capeggiato da Bourassa conferma i risultati delle ricerche svolte in precedenza sull'interdipendenza fra la vita dei due coniugi. Secondo queste indagini, infatti, lo stato mentale e fisico di uno dei due partner ha una forte influenza sull'altro coniuge. Quest'ultima ricerca, però, sottolinea che questa interdipendenza non ha conseguenze solamente sul presente ma anche sul futuro, nel caso del decesso di uno dei due coniugi.

I risultati di questi studi rappresentano solo la punta dell'iceberg. L'obiettivo del team di Bourassa è quello di spiegare in che modo si ripropone il legame all'interno della coppia nonostante la morte di uno dei due coniugi. In questa maniera, sarà possibile aiutare a migliorare il benessere psico-fisico di tutti quei coniugi che hanno perso il proprio partner.

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