Il gioco e l'apprendimento

Perché i bambini giocano così tanto? Cosa imparano attraverso quelle attività? Che tipi di gioco è utile che i figli facciano?

19 MAR 2015 · Tempo di lettura: min.
Il gioco e l'apprendimento

Voglio parlarvi di come il gioco sia uno degli strumenti più potenti per generare un vero apprendimento negli esseri umani.

Ognuno di noi è praticamente nato giocando: abbiamo passato buona parte della nostra infanzia tentando di riuscire in un gioco e oggi voglio farvi notare quante belle implicazioni siano nascoste dietro un'attività apparentemente banale.

Prima di tutto il gioco è un momento di crescita imprescindibile nella nostra vita ed è anche un momento di grande condivisione all'interno della famiglia. Ecco che il gioco già rappresenta una delle prime interazioni tra il mondo dei "piccoli" e quello dei "grandi".

Se dovessi chiedere a ciascuno di voi cosa sia la prima cosa che viene in mente pensando alla parola "gioco", probabilmente la maggior parte risponderebbe più o meno così: "Il gioco è qualcosa che esce da argomenti seri, è qualcosa che appartiene ai più piccoli ed è un passatempo."

E invece il gioco è, per un bambino, la sua attività principale, quasi il suo lavoro, di certo non un banale passatempo. Ed ecco che già leggendo queste due righe potrete capire bene perché vostro figlio preferisce "dilungarsi" nei giochi al posto di mettersi a fare i compiti…

Per vostro figlio il gioco è:

  • divertimento, chi di voi non si diverte quando gioca con qualcosa che gli piace;
  • scoperta del mondo, pensate a quante cose abbiamo scoperto attraverso i giochi;
  • imparare cose nuove, attraverso i giochi abbiamo imparato a riconoscere oggetti, a scoprire il mondo che ci circonda;
  • scarico tensionale, chi non ha bisogno di momenti di sfogo?;
  • liberazione della fantasie;
  • uscita momentanea dalla "realtà", a volte un essere umano ha bisogno di valvole di sfogo oppure anche solo di semplici momenti in cui liberare la propria fantasia e creare un mondo in cui siano le proprie regole a "vincere".

Da questo punto di vista più giocate con loro, senza eccessiva competizione mi raccomando, e più generate sensazioni positive e momenti di crescita insieme.

Pensate che il gioco genera cooperazione e socializzazione ed è un ottimo indicatore per valutare il grado di benessere emotivo all'interno della famiglia.

Il gioco favorisce sicuramente lo sviluppo cognitivo (si creano dei nuovi ragionamenti), lo sviluppo affettivo (si creano relazioni, nuovi legami e si rinforzano quelli già esistenti) e lo sviluppo sociale per i motivi elencati anche prima. In più ogni bambino si può sperimentare e scoprire anche la propria creatività e, perché no la propria genialità.

Secondo Piaget, primo psicologo a trattare realmente la teoria dello "sviluppo cognitivo", "il gioco è lo strumento primario per lo studio del processo cognitivo del bambino ed è la più spontanea abitudine del pensiero infantile".

Questa frase è di un'importanza clamorosa! Il gioco favorisce, quindi, memoria, attenzione, concentrazione, confronto con gli altri e relazioni; diventa così ovvio capire che delle carenze nelle attività ludiche fin da piccoli, possano creare carenze anche gravi negli anni successivi.

I giochi di cui voglio maggiormente parlarvi sono quelli che vi fanno interagire con i vostri figli, quelle occasioni per creare intimità che sempre più spesso non si riescono a trovare a causa delle decine di impegni che ognuno di noi ha. Vi chiedo di trovare il tempo per voi, per vivere delle esperienze che escano dalla routine scuola/lavoro, che spesso tendono a rovinare le relazioni nelle famiglie.

Eppure i dati non sono molto lusinghieri. I bambini, infatti, giocano molto molto molto meno rispetto a qualche anno fa e, secondo alcune autorevoli ricerche, i motivi sono da ricondurre a:

  • assenza costante dei genitori
  • troppi compiti per casa
  • abuso dell'utilizzo della TV
  • città che non presentano più aree di gioco per i bambini
  • famiglie più piccole (meno relazioni ad esempio con cugini e nonni)

Credo capiate bene perché ora diventi più impegnativo crescere i figli e aiutarli a vivere in un mondo in cui le regole possano essere accettate in maniera semplice e non imposta. Recuperate quel tempo, regalatevi dei momenti che sono dei doni preziosi che possono far germogliare ragazzi più forti e genitori più felici e soddisfatti.

Che giochi fare a questo punto?

Dipende ovviamente dall'età, ma di sicuro non conosco un gioco in scatola che non possa facilitare quello di cui vi ho parlato finora.

Oggi voglio proporvi un gioco che permetta di vivere diversi ruoli e che ha come caratteristica fondamentale il coinvolgimento di tutti: si chiama DIXIT. Si tratta di un gioco di carte adatto a quello di cui abbiamo parlato finora, che propone delle strategie e dei meccanismi di gioco che sono volti a stimolare il dialogo e la socializzazione, più che la competizione da cui spesso siamo cannibalizzati.

Giocate, giocate, divertitevi tanto e fate in modo che quelli siano i veri momenti di condivisione in famiglia. I vostri figli vi ringrazieranno per questo e voi ringrazierete voi stessi per essere rimasti bambini..

"Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se lo ricordano" Antoine de Saint-Exupéry

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