Il Disturbo Borderline di Personalità

Il Disturbo Borderline è un disturbo della personalità che coinvolge soprattutto le donne e si caratterizza per una difficoltà a regolare emozioni e impulsi.

13 LUG 2021 · Tempo di lettura: min.
Il Disturbo Borderline di Personalità

Il disturbo borderline è un disturbo della personalità che si caratterizza da un insieme di sintomi che fanno riferimento all'instabilità della regolazione emotiva e relazionale, sentimenti cronici di vuoto, impulsività rabbia immotivata e comportamenti al limite come grandi spese, relazioni sessuali promiscue, guida spericolata, abbuffate, uso di alcol e sostanze.

A completare il quadro possiamo trovare anche atti di autolesionismo (tagli, bruciature di sigaretta sulla pelle) o tentativi ripetuti di suicidio. Naturalmente la sintomatologia e l'intensità della stessa cambiano da persona a persona. Per i clinici può essere difficile trattare questi pazienti in quanto la loro personalità è profondamente scissa: non sono in grado di cogliere la contraddizione e l'ambivalenza e dunque abituati a vedere tutto "bianco o nero" , "buono o cattivo" senza contemplare sfumature. Allo stesso tempo però sono contraddittori nelle loro stesse modalità di comunicazione o di comportamento, è possibile infatti che all'interno di una stessa seduta il paziente dica al terapeuta quanto sia grato per l'aiuto da lui ricevuto e poco dopo può adottare una comunicazione del tutto opposta e se si tenta di far luce sulla contraddizione possono negare di aver detto o fatto qualcosa di natura ambivalente.

Questi pazienti si possono considerare cognitivamente rigidi e quindi limitati nella loro capacità di funzionamento del quotidiano, per cui se ad esempio sono stati maltrattati da una persona considerata buona , non riescono facilmente a cambiare la loro idea al riguardo rischiando di perpetuare i maltrattamenti. Potenzialmente a sottoporre una persona al rischio di sviluppare un disturbo borderline di personalità ci sono diversi fattori come predisposizioni genetiche, fattori psicologici come traumi, trascuratezza genitoriale, ma anche sociali, infatti vivere, crescere e rimanere in ambienti poco stimolanti e sfavorevoli è un importante fattore di rischio.

Le persone che sviluppano questo disturbo in genere da bambini hanno vissuto in ambienti invalidanti all'interno dei quali le loro emozioni, vissuti, pensieri e sofferenze sono stati ignorati, negati o banalizzati. Da queste esperienze deriva la loro incapacità di regolare le emozioni e gli impulsi rendendo il loro stile di comportamento inadeguato a persone e situazioni. Inoltre tendono a ricadere costantemente nel meccanismo nella coazione a ripetere, infatti mantengono vive quelle modalità di relazione e di comportamento che li riportano verso la sofferenza, dunque per esempio se una ragazza abusata da bambina sviluppa un disturbo borderline di personalità tenderà nel corso della sua vita a ricercare uomini abusanti in ambienti altrettanto maladattivi rischiando di non uscire mai dalla propria condizione.

Il disturbo in questione coinvolge soprattutto il genere femminile, le donne infatti nel corso della loro vita sono maggiormente predisposte a esperire abusi e maltrattamenti i quali sono talvolta alla base dell'eziologia del disturbo stesso. Gli abusi subiti possono inoltre non essere adeguatamente elaborati e superati portando ad atti di autolesionismo o tentativi di suicidio, due condizioni che rientrano frequentemente nella sintomatologia dell'organizzazione borderline di personalità.

Le difficoltà relazionali e di regolazione delle emozioni possono generarsi già da bambini all'interno del nucleo familiare, infatti le famiglie di questi soggetti vengono generalmente classificate come caotiche, perfette o tipiche.

  1. Nelle famiglie caotiche uno o entrambi i genitori (i quali non si esclude possano avere un disturbo di personalità) possono abusare di alcol o sostanze essendo solitamente assenti per i figli o risultare maltrattanti o addirittura abusanti.
  2. Le famiglie perfette sono famiglie senza problemi apparenti, ma è possibile che la coppia genitoriale non tolleri che il figlio esprima apertamente le proprie emozioni.
  3. Infine la famiglia tipica è quella che fa riferimento alla cultura occidentale in cui ogni forma di dipendenza è vissuta negativamente ponendo confini chiari tra sè e altro al contrario dell'indipendenza; anche in questo caso l'accento è posto sull'importanza di riuscire a gestire e controllare sempre in modo adeguato le proprie espressioni emotive.

Tuttavia non tutti hanno un temperamento tale da rientrare in questi standard e possono essere fortemente invalidati da questo stile di pensiero e di vita che proprio non gli appartiene sviluppando un disagio psicologico.

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Scritto da

Dott.ssa Bassan Marcella

Bibliografia

  • Linhean, M. Trattamento cognitivo- comportamentale del disturbo borderline. Volume I. Il modello dialettico.

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