Il corpo in terapia

Corpo e psicoterapia sono parole compatibili...Anzi, strettamente legate. Scopriamo come, attraverso quest'articolo che analizza la loro connessione.

5 OTT 2022 · Tempo di lettura: min.
Il corpo in terapia

Spesso si ritiene che il corpo in psicoterapia abbia un'importanza secondaria, mentre, questi assume una rilevanza estrema, poiché è il luogo in cui manifestiamo i nostri stati emotivi. In terapia Biosistemica, come in diverse altre terapie corporee, il movimento è parte fondamentale del processo terapeutico ed in più anche il lavoro sulla respirazione ha una importanza vitale.

In terapia Biosistemica concetto chiave è anche quello di grounding. Il grounding (che potrebbe essere tradotto con il termine radicamento) rappresenta il nostro modo di stare in contatto con il terreno. Il terreno può assumere a livello simbolico diversi significati, ad esempio può essere la "madre terra", dove esso assume il ruolo di surrogato materno, oppure può essere visto come "ciò su cui poggiamo i piedi", ciò con cui siamo in contatto anche se ogni volta in maniera differente (in altre parole, la realtà), oppure analizzando come si sta in contatto con il terreno, l'intero processo di grounding potrebbe assumere la valenza di "livello di sicurezza interiore".

Ci son diverse modalità di grounding (ad esempio abbiamo il grounding orizzontale, o il grounding verticale), ma ciò che importa è che lo scopo del lavoro sul radicamento è quello di spostare il baricentro del corpo a livello dell'addome (come in realtà dovrebbe essere) liberando la carica energetica delle gambe, e degli altri arti, ricongiungendo le varie parti del corpo (superiori ed inferiori, posteriori ed anteriori). In questo modo si avrà un senso di unità maggiore e si tenderà a sentirsi più integri.

Se si è radicati ci si sente saldi e sostenuti dal suolo. Secondo Lowen (1983) "avere grounding" significa essere pienamente in contatto con:

  • la realtà del suolo sul quale ci si trova;
  • la realtà del proprio corpo;
  • la realtà della propria sessualità;
  • la realtà delle situazioni della propria vita

Direi che non si può definire meglio di così.

Il grande vantaggio che secondo me, rispetto ad altre psicoterapie, il modello Biosistemico (insieme alle altre terapie corporee) comporta, è che praticamente esso risulta integrabile ed integrante con molti altri approcci. Liss e Boadella (1986), nel loro libro: "La psicoterapia del corpo" scrivevano:

"Il punto centrale è che ogni terapeuta che indirizza il suo lavoro verso un particolare processo fisico centrale o periferico può comunque accettare altri orientamenti terapeutici. Infatti, i teorici sistemici affermano che, per esercitare un'azione su un sistema che resiste ai cambiamenti (così come fanno tutti i sistemi stabili, secondo il principio di Le Chatelet), è solitamente più auspicabile iniziare con piccoli cambiamenti in più punti piuttosto che con grandi cambiamenti in un unico punto. In modo analogo si dimostra spesso più utile per il terapeuta introdurre stimoli al cambiamento in più punti, piuttosto che puntare tutto su una carta sola ed usare un unico metodo del suo armamentario terapeutico."(Liss J.,Boadella.1986."La terapia del corpo".Roma: Astrolabio. p12).

La psicologia fenomenologica sostiene che la psicologia dovrebbe passare dall'analisi dell'unità corpo-mente, all'osservazione di come il corpo si muove nel mondo. Io credo che questa visione sia corretta. È soltanto tramite la riscoperta del corpo (che dovrebbe esser visto come qualcosa di più e soprattutto di differente da una sommatoria di organi), che si possono ampliare i confini del proprio essere e che si riesce a ritrovare una stabilità ed una centratura che si credeva persa per sempre.

In terapia corporea si utilizzano anche una grande varietà di oggetti terapeutici di cui parlerò in altri articoli. Anche le psicoterapie cognitive di ultima generazione stanno attribuendo una nuova importanza al corpo, il quale rappresenta anche tutta la parte non verbale che si manifesta in una seduta. Infatti molto di ciò che viene omesso dal paziente in seduta è deducibile dall'osservazione corporea e comportamentale. Per anni abbiamo cercato la sede dell'inconscio per poi accorgerci che si trova proprio sotto gli occhi del terapeuta.

L'inconscio è nel corpo, e da li si può partire per intraprendere un percorso di crescita individuale.

PUBBLICITÀ

Scritto da

Dottor Angelelli Alessio

Bibliografia

  • Ferri, G.,Cimini,G.(2012), "Psicopatologia e Carattere. L'analisi Reichiana. La psicoanalisi nel corpo ed il corpo in psicoanalisi." Ed. Alpes Italia.
  • Dazzi,N., Speranza,A.M. (2006),"Modelli di attaccamento e sviluppo della personalità". Milano: Cortina Raffaello
  • Liss, J. (1992), "La comunicazione ecologica". Molfetta: La Meridiana.

Lascia un commento

PUBBLICITÀ

ultimi articoli su psicoterapia

PUBBLICITÀ