I gesti che aiutano a superare stress ed ansia

Aumenta sempre di più la consapevolezza che le nostre vite siano unite dalla percezione comune che le nostre esistenze ci stiano sfuggendo di mano. Viviamo proiettati nel futuro attraverso p

21 DIC 2017 · Tempo di lettura: min.
I gesti che aiutano a superare stress ed ansia

Viviamo in una realtà in cui quotidianamente andiamo alla ricerca del nostro tempo perduto.

Indaffarati e sommersi di impegni, il tempo sfuggente sembra essere l'unica costante che unisce le persone fra loro.

Aumenta sempre di più la consapevolezza che le nostre vite siano unite dalla percezione comune che le nostre esistenze ci stiano sfuggendo di mano. Viviamo proiettati nel futuro attraverso progetti di vita e lavorativi che creano attese, aspettative ed ansie per il loro realizzarsi ed un passato spesso carico di rimpianti e di tristezza per le occasioni mancate o per la consapevolezza che niente sarà più come prima.

D: Oscillando continuamente fra ansia per le attese e nostalgia del passato, che tipo di presente viviamo?

Dott. Guerrini (Psicologo e Pedagogista): il problema è proprio questo. Il presente è l'attimo fondamentale in cui ognuno di noi dovrebbe impegnarsi a viverlo in maniera intensa e consapevole perché solamente in quel frangente la persona può incidere nella realtà.

Futuro e passato rappresentano dimensioni che rimangono fuori dal controllo della persona perché nessuno può modificare ciò che è stato o preventivare ciò che deve ancora determinarsi.

Al giorno d'oggi purtroppo, a causa del nostro stile moderno di vita, fagocitiamo il futuro con lo sguardo rivolto al passato e in questo modo non siamo mai pienamente consapevoli di ciò che ci accade nel qui ed ora.

D: Da cosa lo deduce tutto ciò?

Dal semplice fatto che, negli ultimi anni, si sono moltiplicate le offerte riguardanti corsi di meditazione, yoga, mindfulness, tutte discipline che aiutano le persone ad incrementare l'autoconsapevolezza, attraverso il controllo della respirazione, l'immaginazione guidata, l'attenzione al corpo e ai suoi segnali.

Discipline che, pur con metodologie diverse, aiutano il soggetto a riappropriarsi del proprio presente, aiutandolo a focalizzarsi su ciò che accade adesso e non su ciò che potrebbe avvenire in seguito o su ciò che ormai è stato.

D: Lei più volte ci ha parlato di "gesti che aiutano a superare tensioni e ad alleggerire la mente dai pensieri assillanti". In cosa consistono?

Credo fermamente che mente e corpo interagiscano costantemente fra loro, nel senso che, ciò che avviene a livello corporeo si il riflesso di ciò che accade nella nostra mente e viceversa. Molti sono gli studi condotti a questo livello, basti pensare alle pubblicazioni relative alla bioenergetica di Alexander Lowen, o alla vegetoterapia di Reich, ma anche alle discipline psicocorporee orientali, come il Qi gong, il Tai ji, l'Yi Quan,su su fino allo yoga nelle sue diverse diramazioni.

Sempre più persone si rivolgono a specialisti di queste discipline con l'intento di riuscire a tornare ad essere presenti a se stesse, ad essere autoconsapevoli e a non smarrirsi nel caos quotidiano; tutti elementi fondamentali e necessari per mantenere l'integrità psicofisica ed un livello di benessere più elevato.

D: Cosa consiglierebbe alle persone che non hanno tempo per frequentare corsi di questo tipo?

Riuscire a ritagliarsi degli spazi per rimanere soli con se stessi credo sia fondamentale.

E' possibile ad esempio praticare anche per 5/10 minuti al giorno, partendo da una posizione comoda e rilassata, stando seduti in poltrona.

Tenendo le mani all'altezza dell'ombelico la persona può, stando ad occhi chiusi, iniziare ad ascoltare il proprio respiro, percepire se ci sono blocchi, tensioni e a quale livello, prestare attenzione al battito del cuore e a tutto ciò che accade dentro di noi, senza nessun tipo di giudizio.

Successivamente il praticante può provare ad alzarsi, con i piedi paralleli e l'apertura delle gambe come l'ampiezza delle spalle. Tenendo le ginocchia leggermente piegate, può provare a percepire il peso del corpo che deve essere equamente distribuito su entrambi i piedi.

Ecco, a questo punto il praticante può sperimentare la sensazione di sentirsi radicato al suolo; accompagnando il tutto con la respirazione che si fa sempre più profonda, è importante che il soggetto percepisca la sensazione di essere "ben piantato" nel proprio presente, di esserCi, di essere un tutt'uno fra terra, corpo e mente. Battere in maniera ritmata i piedi a terra può agevolare ancora di più questo processo.

Un altro esercizio per allontanare, questa volta, preoccupazioni eccessive, può essere quello di inspirare portando le mani all'altezza dello sterno ed espirare ruotando i palmi in su, sollevando successivamente le braccia verso il cielo. Accompagnando questo gesto con l'immaginazione di spingere i pensieri e le preoccupazioni fuori da noi, è possibile e ritornare successivamente in noi stessi rilassando le braccia e facendole ricadere lungo i fianchi. Questo può aiutare il praticante ad avvertire un certo senso di benessere grazie all'esercizio della tensione-immaginazione -scarica e successivo rilascio.

E' possibile inoltre provare il gesto del "crearsi il proprio spazio" spingendo con le braccia in avanti, lateralmente ed indietro, stando sempre in piedi con le gambe in apertura di un passo e visualizzando bene ciò che sembra soffocarci ed invadere il nostro spazio.

Allontanare da noi queste presenze soffocanti può aiutarci a ridefinire i nostri confini, spesso invasi dagli altri e dalle loro pretese.

D: quali sono i suoi progetti futuri?

La mia passione è la divulgazione.

Mi piace tenere incontri dove si affrontano queste tematiche e se ne discute, si sperimenta e si realizzano progetti.

Spesso si confrontano queste tematiche con insegnanti, operatori sanitari e genitori, dove ognuno può portare il proprio contributo e raccontare le proprie esperienze.

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Scritto da

Dott. Andrea Guerrini

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